Cannabis in Italia, svolta storica
Il Governo ha mantenuto la parola data convocando il 14 dicembre le associazioni di attivisti e i loro esperti al Tavolo permanente di lavoro sul tema Cannabis. Santa Sarta: "Mai prima d’ora le associazioni erano state coinvolte direttamente nei lavori. Abbiamo tutti risposto con entusiasmo all’appello"
Momento storico per la Cannabis medica in Italia, il Governo chiede collaborazione alle associazioni di attivisti. Ha mantenuto la parola data il Sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa che solo poche settimane fa aveva istituito il primo tavolo tecnico permanente di lavoro sul tema Cannabis (leggi l’articolo) mostrando una decisa apertura nei confronti delle associazioni di pazienti e attivisti al fine di affrontare insieme le tematiche in materia di cannabis ad uso medico.
Ora quella collaborazione è finalmente realtà grazie alla convocazione ufficiale, per martedì 14 dicembre alle 17.30, dei membri del Comitato Pazienti Cannabis Medica, di Canapa cafè, La piantiamo, Deep Green, e Associazione Luca Coscioni, senza escludere in futuro il coinvolgimento di altre realtà.
La prima convocazione avrà lo scopo di presiedere l’insediamento del tavolo e l’eventuale allargamento a nuovi esperti e/o rappresentanti di associazioni. «Si tratta di un momento storico - commenta Santa Sarta presidente del Comitato Pazienti Cannabis Medica - poiché mai prima d’ora le associazioni erano state coinvolte direttamente nei lavori. Abbiamo tutti risposto con entusiasmo all’appello accogliendo con piacere e fiducia la possibilità di presentare esperti che potranno portare sicuramente una ventata di innovazione nelle progettualità del ministero».
Per gli attivisti due sono soprattutto le sfide da affrontare nel breve periodo: la gestione della fornitura dei farmaci a breve termine e la gestione dell’avviamento e produzione di nuove realtà agroindustriali di supporto al settore medico. Per raggiungere questi due obiettivi è quindi necessario produrre la bozza di un nuovo decreto per l’avvio di nuove progettualità e ampliare i fondi per i nuovi progetti con il tavolo di lavoro con cui avviare entro fine anno una importazione d’emergenza, incrementando il numero di nazioni fornitrici a 15. Sarà fondamentale anche fare una nuova stima delle quantità di cannabis medica nazionale sulla base dei potenziali impieghi.
«L’attesa per iniziare i lavori è molto forte e ci rende ottimisti – prosegue Santa Sarta - anche se proprio in questi giorni abbiamo appreso notizie contrastanti. Da un lato sembra sia stata prevista una diminuzione della produzione attesa dello stabilimento di Firenze da 500 kg del 2021 a 400 del 2022, come previsto dall’appena approvato decreto del 26 novembre 2021. Dall’ altra viene annunciato un accordo per l’ampliamento della produzione nazionale di cannabis nello stabilimento farmaceutico, che sarà firmato venerdì 17 dicembre dal ministro della difesa e dal ministro della salute. non riusciamo a comprendere come le due notizie possano conciliarsi e speriamo che la prima riunione del tavolo possa servire anche a chiarire questo punto».