Sballo o sbornia: stili di vita ed effetti a confronto

Soft Secrets
10 Jun 2022

L'eterno dilemma tra alcol e Cannabis sembra ancora non essere stato risolto da molti ma, intanto, solo una delle due sostanze è fortemente proibita e osteggiata mentre tutte le porte sono aperte al consumo della più dannosa, considerato normale anche nelle più giovani fasce d'età


C’è chi ma farsi un drink in più e chi invece non sa rinunciare a una bella fumata di ottima erba, magari consumata tra le risate di un bel gruppo di amici. Tra le sostanze più utilizzate da sempre per superare i limiti della lucidità quotidiana sicuramente alcol e Cannabis sono quelle più diffuse ad ogni fascia d’età. 

Con una sottile ma enorme differenza: mentre il primo è legale, si può acquistare praticamente ovunque a qualsiasi ora e si può usare in modica quantità anche prima di mettersi alla guida, dall’altro lato la marijuana è generalmente ancora fortemente proibita e il suo uso osteggiato come la summa di tutti i mali, come l’accesso a qualsiasi altro uso tipo di dipendendenza. 

Poco importa se l’alcol (insieme al tabacco) è una delle principali cause di morte prematura mentre non sono mai stati registrati casi di morte per overdose fatale da marijuana, la realtà è che solo la pianta viene vista come un male mentre gli adolescenti, già all’età di 12 o 13 anni, possono recarsi in un qualsiasi supermercato e comprarsi un litro di superalcolici della peggiore qualità.

Ma quali sono le reali differenze tra le due sostanze? Possono essere equiparate? E infine, l’effetto psicoattivo giustifica realmente la proibizione della Cannabis a fronte di un alcol consumato a fiumi?

Da una stima approssimativa attualmente circa 2,3 miliardi di persone bevono alcolici regolarmente (ricordiamo che in molti Stati il bere è considerato sconveniente se non addirittura proibito) mentre circa 200 milioni fanno uso occasionale di cannabis. Spesso le popolazioni di questi due gruppi si sovrappongono ma, altre volte, il consumatore è strettamente settoriale e considera l'altra sostanza dannosa per la sua salute.

In generale l'abuso di alcol comporta un aumento del livello di violenza, di vandalismo, di problemi di salute e anche di incidenti alla guida. I consumatori, e i censori, non sembrano però preoccuparsene e il suo consumo è considerato alla stregua del mangiare un piatto di pasta. La Cannabis, dal canto suo, oltre ad avere infinite applicazioni terapeutiche, a non causare complicazioni di salute come l’alcol, possiede anche un effetto rilassante che non sfocia in atti di violenza e anzi favorisce l’empatia tra le persone. 

Da un punto di vista fisico le due sostanze agiscono in modo totalmente differente. L'alcol si lega ai principali neurotrasmettitori del cervello e rallenta l’attività del sistema nervoso centrale con effetti quali: sonnolenza, distorsioni percettive, diminuzione della coordinazione nei movimenti fino a vomito e incoscienza. La cannabis invece agisce sul sistema endocannabinoide che governa quasi tutta la nostra fisiologia. Le cellule cerebrali sotto effetto di Thc aumentano la produzione di dopamina che fornisce l'effetto dello "sballo". Gli effetti sono: aumento della fame, occhi rossi e secchezza, aumento della frequenza cardiaca, rilassamento dei muscoli, disturbi intestinali.

Entrambe le sostanze possono portare stati di malessere e benessere, in particolare la Cannabis può creare paranoia, panico, senso di disagio mentre l’alcol appunto violenza, malessere e interruzione del pensiero logico. In positivo la Cannabis favorisce l’euforia, il buonumore e una maggiore introspezione mentre l’alcol rompe l’ansia sociale e dona anch’esso euforia.

Per quanto riguarda la salute invece, mentre è comprovato che l’abuso di alcol causa complesse patologie in praticamente ogni organo del corpo, la Cannabis può portare a benefici per la salute, specie se usata in maniera terapeutica. Infatti, nonostante si dica che un bicchiere di vino al giorno fa bene alla salute, nessun medico prescriverebbe ai suoi pazienti de superalcolici mentre in tutto il mondo sono moltissime le patologie curate con la Cannabis.

Per concludere quale che sia l’atteggiamento dei consumatori va ricordato che non è l’uso ma bensì l’abuso a rendere una sostanza più o meno nociva e pericolosa. Invece che proibire uno Stato dovrebbe lasciare ai suoi cittadini la libertà di scelta ed educarli al buon uso, chissà che così facendo non diminuiscano anche gli incidenti stradali e le morti per patologie legati agli abusi (di alcol).

 

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