Fumare prima di dormire, quali sono gli effetti sul sonno?

Marco Ribechi
27 Aug 2024

Molti consumatori hanno scoperto che la pianta può aiutarli a dormire influenzando le varie fasi del sonno


Usare la cannabis per stimolare il sonno può essere una buona idea?

Ovviamente tutti coloro che hanno provato a fumare almeno una volta nella vita hanno già sperimentato l’effetto di stanchezza e rilassamento che deriva dall’uso della pianta. Ma questo può essere utile come riposo? Naturalmente, ogni corpo è un po’ diverso dall’altro, motivo per cui non tutti reagiscono esattamente allo stesso modo a determinate dosi di THC o CBD. Anche le abitudini del sonno variano molto da persona a persona e ognuno reagisce in modo leggermente diverso anche in relazione alla cannabis.

Le fasi del sonno

Il primo stadio è a metà tra il sonno e la veglia e il dormiente può essere facilmente risvegliato. La seconda fase è un sonno leggero, dal quale è un pò più difficile svegliarsi. La terza fase è conosciuta come sonno profondo o sonno ad onde delta. La quarta fase è la fase del sonno profondo, durante la quale avviene il movimento rapido degli occhi (REM). In generale, si può dire che la cannabis aiuta la maggior parte delle persone ad addormentarsi più facilmente. Ma dipende sempre dalla dose di cannabis. Se le dosi sono troppo elevate si può correre il rischio di ottenere l’effetto contrario.

Consumo limitato

Gli studi hanno dimostrato che il consumo limitato nel tempo di cannabis può avere effetti terapeutici sul sonno. Questi includono un aumento della durata totale del sonno, una fase del sonno più breve, un aumento delle fasi del sonno profondo e una riduzione delle fasi del sonno REM. Inoltre, dopo essersi addormentati si osservano meno reazioni al risveglio, il che può portare a una qualità complessiva del sonno più elevata.

Consumo a lungo termine

Con l'uso regolare e a lungo termine della cannabis, puoi abituarti all'effetto di induzione del sonno. Tuttavia, a lungo termine, l’uso di cannabis può portare a una riduzione della durata totale del sonno e del sonno profondo, aumentando al tempo stesso la latenza dell’inizio del sonno. È stato inoltre riscontrato che il risveglio avviene più frequentemente dopo essersi addormentati. Tuttavia, gli effetti sulle fasi REM sono descritti in modo incoerente in letteratura. I consumatori di cannabis in tutto il mondo riferiscono che con l'uso regolare, l'esperienza soggettiva del sogno è ridotta o assente e che la cessazione dell'uso di cannabis fa sì che i sogni ritornino con notevole intensità. Sembra che dietro a ciò ci sia la riduzione del sonno REM causata dal THC. Scegliere una varietà di cannabis che contenga livelli comparabili di CBD e THC può mitigare questo fenomeno ma ad oggi non è ancora chiaro se la cannabis sia un valido aiuto per i problemi del sonno.

La ricerca ha dimostrato che il CBD può essere terapeuticamente utile, il THC no.

Pertanto, la cannabis dovrebbe probabilmente essere utilizzata solo per i disturbi del sonno occasionali e non come cura per i disturbi del sonno cronici o l’insonnia. In generale, le varietà indica sono migliori per il sonno rispetto alle varietà sativa. Ma ci sono molti fattori da considerare perché la cannabis ha sempre effetti diversi da persona a persona. 

 

A questo link trovi un recente studio scientifico sugli effetti del CBD 

M
Marco Ribechi