Miti attorno alla pianta

Soft Secrets
11 Jul 2019

La coltivazione di cannabis è un argomento sicuramente molto interessante, specie per chi sta leggendo, e particolareggiato. Nel senso che le leggende e i falsi miti sono ancora tra noi. È una caratteristica di un qualcosa di non ancora alla luce del sole, direi uscente dall'underground. Ad esempio chi ha mai letto quel meme sugli effetti di una erba indica rispetto ad una sativa? Ecco, non esiste nessun effetto indica e tantomeno un effetto sativa. Esiste una miriade di componenti che da luogo a numerosi e diversi effetti. Mai nessuno studio però ha evidenziato una correlazione tra la morfologia della pianta (quindi tra indica e sativa) e un particolare effetto


Tantomeno è corretto affermare che una morfologia contenga più di un cannabinoide o più di un altro: non è sempre vero! Esistono differenti chemiotipi di cannabis a seconda della presenza dei cannabinoidi principali, il THC e il CBD. Dopodiché è la quantità di terpenoidi a determinare la salita, la durata e la tipologia dell'esperienza. I terpeni attuano non solo in bocca bensì anche nella mente, prima ci danno il sapore di una infiorescenza (o di un estratto) e poi guidano i cannabinoidi nell'espletare la loro funzione. Indica e sativa sono due termini che si riferiscono alla forma delle foglie e al portamento dei rami... Purtroppo ancora ovunque si trovano questi termini per riferirsi a due effetti differenti: uno è il cosiddetto effetto indico ed è rilassante, l'altro è l'effetto sativo che ti alza dalla sedia e riempie di energia. Ma ripeto, sono due termini che si riferiscono alla forma della pianta e non hanno correlazione con un particolare effetto. Tornando a parlare di luce del sole, come nell'incipit, parleremo del mito dell'outdoor. Purtroppo di erba coltivata bene e outdoor ve ne è pochissima nel mondo. La stagionalità e le difficoltà della fioritura in esterni rendono questo hobby ancora più difficile che la coltivazione indoor, per inciso illecita anch'essa ma meglio occultabile. Quei pochi che realmente hanno conosciuto il piacere dei prodotti dell'orto dei miracoli, o meglio dire coloro che hanno potuto degustare erbe ben coltivate, noteranno nell'erba outdoor una complessità di corpo maggiore e anche una forte caratterizzazione. La caratterizzazione è la personalità che prende l'erba coltivata in una determinata area. Anche la vigna coglie ispirazione dal terreno dove è piantata, così fa l'erba. Se fosse legale coltivare alla luce del sole allora avremmo varietà tipiche di differenti zone d'Italia. Qualcuno sostiene che sia più buona l'erba outdoor, e sicuramente non sbaglia. Ma la caratterizzazione è un valore aggiunto? O la purezza è lo stato dell'arte di queste erbe create per la coltivazione indoor? Questo dilemma mi strugge, e non posso passare il giorno a fumare erba ben coltivata ora che ho ridotto notevolmente il mio fumare, anzi praticamente non fumo più. Un fumatore è curioso di sapere di cosa sa un particolare strain e, perché no, in un futuro potrà anche compararlo con qualcosa di caratterizzato da un determinato areale nel mondo. Per ora, rimaniamo con quel pochissimo outdoor ben fatto che c'è in giro. Nel resto del mondo outdoor significa dimenticata in giardino, con foglie e se va bene senza semi. Effettivamente le prime erbe pregiate erano quelle senza semi, ma son passati 40 anni abbondanti da quei giorni... Un'altra bellissima leggenda riguarda la coltivazione biologica. Cioè produce meno, costa di più, è più lenta, sono cime più piccole e via dicendo... Nel 2019 possiamo permetterci di utilizzare la scienza e coniugare le conoscenze moderne con la coltura rispettosa dell'ambiente e quindi biologica. Per produrre bene con un metodo organico, bisogna sapere esattamente quali input si stanno usando e quando darli alle piante. La regola ferrea da tenere a mente è quella del fattore limitante, cioè è inutile sovraccaricare la pianta di un input (che può essere un fertilizzante) se se ne ha un altro carente. I buoni risultati saranno conseguenza di una pratica costante di cura delle piante e di un utilizzo oculato del fertilizzante. Poco è sempre meglio rispetto a tanto. A volte può andar bene un light mix titolato 12-14-24 e se le piante non sono voraci si risparmierà sul fertilizzante. Un amico è riuscito a raccogliere un prodotto supersoil dando solo acqua nel terriccio light mix. Che si sappia, il light mix vuol dire che è un terriccio areato, leggero... ma non scarico! 12-14-24 è una carica fertilizzante importante! C'è in giro chi pensa che light mix significhi scarico di fertilizzante e si ritrova con le piante verde scuro a metà fioritura... Ho finito con il mio voler parlare di falsi miti. Internet è una fonte dalla quale è bene abbeverarsi col bicchiere. In rete si trovano numerosi approfondimenti su quanto ho scritto. Buone fioriture a tutti...e buona estate! di CBG

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