Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze si rinnova: un futuro di qualità per la cannabis medica italiana

Maria Novella De Luca
12 Sep 2025

Qualcosa di significativo si sta delineando per la cannabis a uso medico in Italia, e il suo epicentro si trova a Firenze


Il 5 settembre, Mattia Cusani, Presidente di Canapa Sativa Italia e Direttore Generale di CannabiService, ha visitato lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (SCFM), l'unico polo pubblico del Paese autorizzato alla produzione di cannabis a scopo terapeutico. L'obiettivo è stato quello di documentare i progressi di un'istituzione storica e di condividere con i cittadini la sua crescente importanza.

"Desidero condividere con tutti i cittadini l’importanza di ciò che sta accadendo in questa storica istituzione dello Stato," ha dichiarato Cusani, sottolineando il ruolo cruciale dell'SCFM.

Per anni, l'SCFM è stato oggetto di critiche, accusato di non riuscire a soddisfare la domanda e di produrre con standard superati. Oggi, questa percezione sta cambiando radicalmente. La visita, condotta sotto la guida del Comandante Colonnello Arcangelo Moro e del Dott. Giorgio Faggiana, capo sezione Cannabis, ha rivelato un impegno concreto verso il rinnovamento.

Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze si rinnova: un futuro di qualità per la cannabis medica italiana
Mattia Cusani, Presidente di Canapa Sativa Italia e Direttore Generale di CannabiService

Un segnale tangibile di questo cambiamento è la varietà FM2, una varietà terapeutica a basso effetto psicoattivo, con un profilo THC 5–8% e CBD 7,5–12%, oggi disponibile con un livello di cura e attenzione che ne ha migliorato il colore, il profumo e la consistenza che raccontano un livello di cura e attenzione finalmente allineato agli standard contemporanei. 

"FM2 oggi a stock è tutta un’altra cosa rispetto al passato, un segno che lo SCFM ha rimesso ordine e qualità al centro" nota Cusani spiegando che la nuova produzione rispecchia standard qualitativi elevati, offrendo un prodotto sano, affidabile e tracciato che risponde perfettamente alle esigenze terapeutiche dei pazienti. 

La dedizione dello Stabilimento non è passata inosservata: il 6 giugno 2025, la Regione Toscana ha conferito all'SCFM il prestigioso Pegaso d’Oro, il massimo riconoscimento regionale, per l'impegno nella ricerca e nella produzione farmaceutica.

Ma la vera rivoluzione però sembra essere alle porte con l'introduzione di due importanti novità:

  1. Oli senza solventi: sono in fase di sviluppo oli ottenuti con processi naturali senza solventi e standard farmaceutici. Prodotti stabili, uniformi e affidabili, pensati per garantire continuità ai pazienti e credibilità all’offerta pubblica.
  2. Nuove genetiche: si sta lavorando a varietà moderne e performanti, con nuovi aromi e caratteristiche in linea con i migliori riferimenti internazionali, assicurando una maggiore qualità percepita e costanza nel tempo.

"Questo percorso non va letto come competizione contro le imprese private o contro altri mercati," sottolinea ancora Cusani. 

"Al contrario: lo SCFM, in quanto soggetto pubblico, fissa uno standard di qualità e dimostra alle Istituzioni che processi seri fanno la differenza".

La solidità di una base pubblica efficiente e affidabile può ridurre la dipendenza dalle importazioni e scongiurare carenze di prodotto, garantendo che i pazienti italiani non debbano più ricorrere al mercato nero. 

Questo significa che i cittadini italiani non saranno più costretti a rivolgersi al mercato nero, dove il rapporto tra costi, qualità, aromi e contenuto di THC è spesso sconveniente e non garantito. 

"L’Italia può offrire prodotti nazionali, garantiti e accessibili, che non hanno nulla da invidiare a quelli esteri. Non si tratta solo di autosufficienza: è la concreta possibilità di diventare esportatori di qualità, rafforzando la sovranità sanitaria, valorizzando le competenze e restituendo prestigio a un’industria pubblica troppo spesso sottovalutata".

Questo percorso rappresenta il successo di un'industria nazionale e di una scelta istituzionale lungimirante. È un passo avanti per la salute dei cittadini e per la trasparenza dei processi, un modello che l'Italia può e deve mostrare con orgoglio. 

"Siamo solo all’inizio, ma questa volta il percorso è chiaro: l’Italia può e deve essere orgogliosa del suo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare," conclude Cusani.

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Maria Novella De Luca