Canapa Mundi, interessanti conferenze sulla cannabis terapeutica

Soft Secrets
17 Feb 2019

Dalla medicina veterinaria a quella umana, al Canapa Mundi molti esperti accademici si sono avvicendati per parlarci delle applicazioni terapeutiche della cannabis, aggiornando sugli studi e i casi clinici più recenti


Grandi e interessanti novità dalla fiera internazionale Canapa Mundi. In questi tre giorni si sono tenute numerose conferenze inerenti le applicazioni terapeutiche della cannabis, con gli interventi di numerosi esperti provenienti dall'ambiente accademico della cannabis. La giornata di ieri ha visto due fasi di relazioni: in mattinata si è parlato di cannabis e applicazioni mediche per gli animali, mentre nel pomeriggio abbiamo potuto assistere ai progressi negli studi per i trattamenti sull'uomo. Gli aspetti veterinari sono stati aperti dell'interessante intervento della Prof.ssa Giorgia Della Rocca, docente dell'università di Perugia. Sono stati da lei illustrati tutti gli aspetti e le basi scientifiche sulle possibili applicazioni nei trattamenti delle patologie degli animali. Un importante focus è stato effettuato sul sistema endocannabinoide, regolatore di tutte le principali funzioni vitali per gli animali, compreso l'uomo. La relazione della docente dell'ateneo perugino ha effettuato un approfondimento anche sugli altri componenti della pianta, con un panorama dettagliato su terpeni e il fitocomplesso. Ambedue le voci sono importantissime nell'ambito terapeutico per svariate applicazioni ed effetti benefici. Il successivo intervento è stato a cura del Dott. Daniele Corlazzoli, medico del Policlinico Veterinario Roma Sud. L'esperienza del suddetto nelle applicazioni dei cannabinoidi per l'epilessia veterinaria è stato il fulcro della sua relazione. Innumerevoli le testimonianze di pazienti che, affetti da tale disturbo, si sono ritrovati a dover affrontare molte crisi epilettiche quotidianamente, ridotte in modo drastico grazie all'utilizzo dei cannabinoidi. Per i cani affetti da tale sindrome è stata sottolineata l'importanza del dosaggio e del tipo di cannabis da prescrivere. Purtroppo, in Italia, come ha avuto modo di sottolineare Corlazzoli, non esistono studi veterinari pubblicati a riguardo. Sono state precisate anche le criticità inerenti i costi delle terapie necessarie per effettuare terapie prolungate, viste le problematiche di approvvigionamento in merito. Ha concluso gli interventi della mattina la Dott.ssa Elena Battaglia della Clinica Veterinaria di Genova. Il suo intervento è stato una bella panoramica a 360° su vari casi clinico veterinari da lei trattati con focalizzazione su ogni singola tipologia di farmaco a base di cannabis da utilizzare con rispettivi dosaggi. I casi clinici trattati dalla Dott.ssa Battaglia hanno evidenziato, in pressoché tutti i casi, buoni e importanti progressi dal punto di vista clinico per gli animali trattati con la cannabis (in particolare cani, gatti e cavalli). È stato possibile scoprire una vasta gamma di prodotti che possono aiutare gli animali, tuttavia è importantissimo ricordare che deve essere effettuato il tutto sotto l'occhio vigile di un Medico Veterinario per evitare di sbagliare dosaggi e per un trattamento della cura costante. Gli interventi pomeridiani hanno spaziato sulla cannabis come terapia per l'uomo. Ha aperto gli interventi Francesco Crestani dell'associazione Cannabis Terapeutica con un focus sulla situazione attuale della cannabis terapeutica come metodo palliativo e per il trattamento della fibromialgia.

[caption id="" align="alignnone" width="1000"] Courtesy to Royal Queen Seeds[/caption]

La fibromialgia è una condizione patologica che provoca effetti come dolore muscolare diffuso, stanchezza cronica, disturbi del sonno, disturbi del sistema nervoso, cefalea muscolotensiva, emicranie, rigidità muscolare, colon irritabile e altro. La causa di questa malattia è stata dibattuta a lungo, ma i ricercatori stanno cominciando a metterne in relazione i sintomi con il sistema endocannabinoide. La cannabis sta rappresentando un modo per poter davvero trattare ed alleviare i sintomi sopra elencati. L'intervento della docente dell'Università di Torino Francesca Baratta si è limitata alla legislazione vigente sulla cannabis come terapia con focalizzazione sul sistema nervoso centrale. Interessante anche l'intervento della Dott.ssa Tania Re, insegnante dell'Università di Genova. Ha trattato l'argomento degli oli essenziali. La Farmacopea europea elenca 28 oli essenziali (EO). Questi oli sono impiegati per inalazione, dermica (assorbimento percutaneo) e per ingestione orale sotto forma di capsule. La canapa industriale (cultivar di Cannabis sativa L.) è coltivata per la produzione di fibre e semi, ma ha un numero incredibile di possibili applicazioni come ingrediente nell’industria cosmetica, come aromatizzante per bevande (industria alimentare) e in medicina. Diversi studi sono stati condotti sul contenuto di cannabinoidi, sulla resina e sull’olio di semi di cultivar di Cannabis sativa L., ma pochi studi si sono concentrati sulla composizione chimica e sulla farmacologia dell’olio essenziale estratto da infiorescenze fresche e ancora meno studi riguardano isuoi possibili usi. L’olio essenziale di canapa è una miscela complessa di molti composti volatili, principalmente monoterpeni, sesquiterpeni e altre sostanze simili a terpenoidi. I principali componenti chimici sono mircene, β-cariofillene, limonene, a-pinene, p-pinene, terpinolene e α-humulene. Le proprietà generali di queste sostanze includono antidepressivi, rilassanti, ansiolitici, sedativi, antimicrobici, antibatteriche e antiossidanti. Nelle battute conclusive della giornata di ieri si sono viste le linee guida sull'utilizzo consapevole della cannabis. Complessivamente un grande convegno quello del Canapa Mundi che ha contribuito a fornire importanti dettagli su come il mondo scientifico e accademico italiano si sta muovendo riguardo la cannabis.

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