Guida alla coltivazione avanzata sul balcone (2ª parte)

Soft Secrets
20 Jun 2022

Termina la primavera e comincia l’estate per le nostre piante di cannabis coltivate sul balcone


Sono già trascorse le prime settimane (leggi l’articolo della prima parte) e siamo ora nella seconda fase di crescita delle nostre piante, che è ancora più importante. Nell'emisfero settentrionale, ciò avviene di solito tra giugno e luglio per le varietà indica e gli ibridi a dominanza sativa e indica. Per le varietà sativa pure a lunga fioritura la fase può essere estesa di un mese fino a settembre. Queste settimane di crescita sono essenziali per ottenere infiorescenze buone, abbondanti e di qualità nella fase finale. 

La produzione di fiori (le c.d. cime o "bud") è determinata dalla genetica e dalla fase in cui una pianta raggiunge la fioritura. Nella fase finale di fioritura potremo impegnarci a somministrare fertilizzanti e stimolatori specifici. Ma se le piante non hanno prima attraversato una fase di crescita adeguata, che serve come base per lo sviluppo dei bud, la loro crescita sarà rallentata e, alla fine, nonostante i nostri sforzi per porvi rimedio, la resa finale sarà scarsa e del tutto insoddisfacente. 

Un errore comune è non prestare abbastanza attenzione a questa fase e restare con le mani in mano dopo le prime settimane di coltivazione. Vediamo prima cosa succede nella seconda metà della fase di crescita, con le nostre piante di marijuana coltivate in soffitta o sul balcone: 

- Aumentano le ore di luce, il che è un bene per le piante perché cresceranno più vigorose.

- Aumenta la temperatura. Un aumento a circa 20ºC di notte è benefico. Durante il giorno, però, l’aumento della temperatura in soffitta o sul balcone finisce per scaldare il pavimento dove le nostre piante stanno crescendo. Questa condizione avversa finirà per influenzare lo sviluppo radicale. 

- Inoltre, con l'aumento della temperatura proliferano i parassiti, gli attacchi degli insetti succhiatori di linfa sono più frequenti e anche la riproduzione di tutti gli altri insetti infestanti aumenta. Questi fattori finiscono per incidere sulla qualità e la quantità del nostro raccolto.

- Durante le prime settimane di crescita le radici crescono attraverso il substrato e riempiono tutto il vaso raggiungendone i bordi, dove urtano contro la plastica e si ritraggono. Lo schiacciamento dei capillari radicali fa sì che alcuni di essi muoiano e diventino terreno di coltura per funghi e patogeni del suolo. 

- La pianta ha un forte scatto di crescita ed i suoi rami si caricano di foglie: ciò causa un esaurimento delle riserve di nutrienti nel sostrato e l'accumulo di sali. Un problema sorge quando s’irriga con acqua di rubinetto molto dura, in cui la concentrazione di sali disciolti è superiore a 0,8 mS. Le piante non ne risentono durante le prime settimane, perché si nutrono dai loro cotiledoni e usano anche le sostanze nutritive dei terricci commerciali preconcimati. Ma quando si aggiunge altro fertilizzante, il tenore di sale arriva alle stelle causando uno squilibrio nella pianta stessa. 

- Il vaso si asciuga più velocemente e la rapida alternanza di asciugatura e irrigazione finisce per stressare la pianta. 

- Inoltre in queste settimane la temperatura comincia a raggiungere valori massimi, le radici crescono e non hanno più spazio e i parassiti proliferano creando un vero e proprio inferno. Se a questo si aggiunge il fatto che, con l'intenso caldo estivo, non abbiamo più voglia di passare ore al sole a controllare le piante e preferiamo andare al mare, il risultato sarà un sicuro disastro. 

- Questa situazione si verifica ogni anno. 

pianta 2

Chi segue i forum di coltivazione, saprà sicuramente che, durante queste settimane, il 90% delle colture non viene più controllato. In questo periodo le piante perdono tutto il loro splendore e l'insuccesso della coltura comincia a vedersi a occhio nudo. In questa fase sono gli insetti a farla da padroni nutrendosi delle nostre piante. Mentre nelle prime settimane sono sufficienti pesticidi preventivi, in questa seconda metà dello sviluppo vegetativo saremo costretti a usare prodotti curativi, per evitare vere e proprie infestazioni. Conviene usare prodotti a base di piretrine e piretroidi, che sono molto efficaci e si degradano alla luce del sole. Si consiglia di applicarli nel tardo pomeriggio, quando comincia a fare buio, per ottenere una maggiore efficacia senza danneggiare la pianta. 

Con l'inizio dell'estate compare anche il ragnetto rosso. Le piretrine e i piretroidi possono risolvere questo problema, ma se il problema è diffuso, l'Abamectin può essere una soluzione migliore. Spruzzando questi prodotti sulle piante, occorre proteggere le mani, coprirsi la bocca e il naso, seguire le istruzioni riportate sugli insetticidi e le relative precauzioni di sicurezza ed osservare le date di scadenza per l'uso e le norme di smaltimento dei contenitori. 

È opportuno fertilizzare al momento dell'ultimo trapianto, prima dell'inizio della fase di fioritura. È comunque importante non rimandare la fertilizzazione per non ritardare la fioritura. Per la maggior parte delle varietà di cannabis (le indica e gli ibridi a dominanza sativa o indica) è consigliabile effettuare il trapianto all'inizio di luglio, in modo che finiscano di consumare le quantità residue di fertilizzante presente nel terriccio preconcimato prima di cominciare a fiorire. A differenza della fase precedente, questa volta possiamo optare per un terriccio con una maggiore quantità di concime, o un terriccio poco concimato e fertilizzarlo manualmente di tanto in tanto.

Se si usa un terriccio preconcimato per un periodo di tempo più lungo, è meglio trapiantare prima: questo ci permetterà di consumare il concime per la crescita prima della fase di fioritura. 

 

Consigli per le varietà autofiorenti 

In questo caso, si hanno a disposizione solo poche settimane per fertilizzare. Infatti considerando che 

• un terriccio light ha abbastanza concime per due settimane; 

• nelle varietà con fase di crescita breve è consigliabile aerare maggiormente il sostrato aggiungendo 1/3 di fibra di cocco, che non contiene fertilizzante; 

• le autofiorenti hanno un periodo di crescita di sole 3-5 settimane prima di iniziare a fiorire, non è necessario fertilizzare più di due o tre volte. Per evitare di fertilizzare eccessivamente le nostre piante, applichiamo ogni volta basse dosi di fertilizzante. 

Se coltiviamo varietà fotodipendenti, queste possono essere considerate le settimane più importanti. In caso di varietà regolari, questo è il momento giusto per sessare le piante e rimuovere i maschi. Bisogna tenere presente che un fertilizzante deve essere dosato in base alle esigenze della pianta, che variano non in base all'età, ma in base alle dimensioni. Un errore molto comune è quello di pensare che tutti i problemi della pianta siano dovuti ai nutrienti e possano essere risolti aggiungendo più fertilizzante o stimolante, mentre, in realtà, nel 90% dei casi, questi problemi sono dovuti alla cattiva qualità dell'acqua e al mancato controllo da parte del coltivatore dell'acidità dell'acqua di irrigazione, del pH, del calore nelle radici e del livello di esaurimento del sostrato. In parole povere, sarebbe come curare una spalla lussata aumentando la quantità di cibo che mangiamo o facendo colazione due volte. 

Tutti i problemi di crescita richiedono una soluzione specifica e non si risolvono regolando altri fattori concomitanti. Se le piante si afflosciano a causa del troppo calore nelle radici, questo problema deve essere risolto non aumentando il dosaggio del fertilizzante o applicando stimolanti, ma riducendo la temperatura del sostrato. Lo scopo della fertilizzazione non è capire quanto fertilizzante possiamo somministrare nel sostrato prima che la pianta si bruci, ma piuttosto favorire il suo sviluppo nel miglior modo possibile, in modo che possa esprimere tutto il suo potenziale in termini di aroma, gusto. effetto e massima resa possibile. È inutile investire in semi e o somministrare fertilizzanti di alta qualità solo per ottenere un raccolto di scarsa qualità. Se la pianta rimane verde e vigorosa, come di solito avviene usando Iguana Grow, lasceremo le cose come stanno senza aumentarne il dosaggio e solo valutando l'opportunità d'innaffiarla più spesso, se necessario. 

Ogni varietà o, per meglio dire, ogni pianta assorbe i nutrienti in una quantità specifica. Per esempio, diciamo che una pianta consuma 10ml di fertilizzante alla settimana. In primavera, se innaffiamo una volta con l'aggiunta di fertilizzante, poi aspettiamo 3 o 4 giorni e quindi annaffiamo senza fertilizzante, ciò significa che ne abbiamo somministrato 10 ml senza causarle inconvenienti. Ma se aumentiamo la frequenza d'irrigazione in estate perché la temperatura è più calda, per esempio a giorni alterni, e innaffiamo una volta con fertilizzante e una volta senza, finiremo per somministrare il doppio di questa quantità in una settimana. L'irrigazione e la fertilizzazione devono essere fatte secondo le necessità della pianta, non secondo la nostra comodità o i nostri piani. Se in estate dobbiamo somministrare 30 ml di fertilizzante a settimana ed è nostra intenzione innaffiare una volta con fertilizzante e una volta senza, dovremmo distribuire il fertilizzante in modo uniforme fino a raggiungere 30 ml in totale. Inoltre in estate le piante traspirano di più e hanno bisogno di più acqua. Se aggiungiamo costantemente fertilizzante al limite, finiremo per bruciarle, il che ci farà perdere molto gusto e aroma nel prodotto finale. Per esempio, se innaffiamo con un annaffiatoio da 10 litri e, nella fase precedente, aggiungevamo 30 ml di Iguana Grow a settimana e, nella stagione più calda, cominciamo ad innaffiare le nostre piante ogni giorno, dovremo distribuire i 30 ml di fertilizzante in modo uniforme: possiamo somministrare ogni volta 4 millilitri di fertilizzante, oppure innaffiare una volta con fertilizzante - 8 millilitri per 10 litri - e una volta solo con acqua. 

 

La cura delle radici 

Quando arriva il caldo si consiglia di isolare la base del vaso con legno o polistirolo, per proteggerlo dal pavimento caldo. Se necessario, si potrebbe usare rete ombreggiante per ridurre la temperatura alle radici. In questo caso, continueremo a usare Iguana Grow come fertilizzante di base per la crescita combinandolo con Sensizym, un preparato enzimatico, e Ancient Earth Organic, acidi umici e fulvici estratti dalla leonardite. La dose di Iguana Grow deve essere aumentata in base alle dimensioni delle piante e alle loro esigenze. Man mano che aumenta la quantità di radici morte e l'accumulo di sale nel sostrato, dovremmo somministrare enzimi con più frequenza. Inizieremo a usare Sensizym una volta alla settimana, per mantenere il sostrato nelle migliori condizioni. Le micorrize e i tricodermi sono ancora un grande alleato in questa fase, quando il sostrato è più caldo e la minaccia di patogeni e funghi aumenta. Li applicheremo ad ogni trapianto. In questo momento è fondamentale non abbandonare la coltura perché le piante raggiungano la fioritura nelle migliori condizioni. 

La fase di fioritura non deve iniziare con piante di dimensioni grandi e cariche di foglie ma esauste. Non siamo interessati a produrre fibra vegetale ma bud e la nostra preparazione - perché la fioritura avvenga al meglio - è di massima importanza. Non bisogna indugiare nei trattamenti o trapianti. Quel che conta è arrivare all'inizio della fioritura con piante comunque di una certa dimensione e vigorose, ma soprattutto sane e con un sostrato in buone condizioni. 

Nel prossimo numero parleremo delle prime settimane di fioritura, una fase in cui le piante si allungano e sono pronte a fiorire. In questo periodo, gli stimolatori fioritura. i concimi e i fertilizzanti sono d'importanza primordiale. Diamoci da fare e prepariamo le nostre piante di marijuana ad affrontare questa fase. Buona fortuna e buon raccolto!

 

Questo articolo è tratto dal numero 2/2022 della Rivista cartacea Soft Secrets.

Leggila on line o scaricala gratuitamente a questo link.

S
Soft Secrets