Piantarla in balcone: la scelta dei semi

Soft Secrets
26 Oct 2021

Dalla giusta scelta dei semi dipende il successo della coltura e l’approvvigionamento per la stagione seguente. Esplorare le caratteristiche, i sapori e gli effetti per selezionare quelli che si adattano meglio alle proprie condizioni contribuisce ampiamente al successo di un raccolto


Da oltre un decennio, tutti gli anni fanno la loro comparsa banche di semi nuove e nuove varietà delle banche esistenti, il che moltiplica le opzioni per balconi e i nostri attici. Molte volte una decisione affrettata complica una coltivazione e ostacola l’approvvigionamento di marijuana di qualità per la stagione seguente. Se durante le settimane prima dell’inizio della coltivazione ci dedichiamo a programmare con pazienza le varietà che pianteremo, avremo molte più possibilità d’individuare tutti gli ostacoli e di arrivare alla fine della coltura con una buona quantità di marijuana di qualità.

Aspettare fino alla fine e prendere decisioni sulle varietà che il grow shop ha a disposizione a seconda delle capacità d’immagazzinamento del punto vendita può rendere le cose più difficili durante la coltivazione. Dedicare del tempo e scegliere con tranquillità i semi che rispondono meglio alle nostre esigenze, rilassarsi fumando una canna e leggendo un catalogo su internet, per poi decidere tranquillamente e richiederle al punto vendita di fiducia con abbondante anticipo, aiuterà ad arrivare alla fine della coltura nelle condizioni migliori.

Quando si selezionano le varietà da piantare sul balcone, bisogna tenere in considerazione diversi fattori: Lo spazio fisico è il fattore principale poiché non può essere modificato. Si potrà sfruttare meglio o peggio ma lo spazio di cui disponiamo per piantare sul balcone o sull’attico, è un elemento fisso che determinerà la scelta futura. L’area disponibile per la coltura determina il tipo di piante e di varietà che si adattano meglio a questo spazio. In uno spazio piccolo è preferibile optare per varietà poco ramificate e dall’altezza contenuta: le varietà con struttura a colonna, come per esempio le Kush o le varietà autofiorenti, sono quelle che si adattano meglio alla mancanza di spazio. Ci sono fattori che vanno al di là dello spazio fisico, come la visibilità della coltivazione dall’esterno o la presenza di lampioni la cui luce finisca direttamente sulle piante modificandone il fotoperiodo. I vicini fastidiosi possono essere annoverati fra questi fattori. 

Il tempo che abbiamo a disposizione per le piante, non solo a livello di minuti, ma anche in quale parte della giornata, mattina, pomeriggio o sera, come anche la disponibilità per l’intera stagione, sono tutti fattori da tenere in considerazione, nel decidere gli orari d’irrigazione, se le piante verranno nascoste per far avanzare la fioritura o eventuali limiti al periodo di fioritura. Decidere all’inizio della coltivazione quante ore potremo dedicare alle piante ci aiuterà a scoprire quali piante si adattano meglio al nostro tempo, per esempio, le varietà con genetica Skunk sopportano meglio eventuali errori e dimenticanze nelle nostre colture.

Il budget a disposizione per la nostra coltivazione è un altro fattore determinante nel selezionare i semi. Fortunatamente, la grande quantità di banche di semi e i loro ampi cataloghi e offerte permettono di trovare quasi sempre la varietà  da piantare a un prezzo accessibile. Un fattore ovvio, in quanto è quello che si tiene in considerazione più facilmente degli altri quando si scelgono i semi, sono i gusti personali (effetti, sapori, aspetto). Bisogna tenere presente che oltre alle sative, alle indiche e agli ibridi, negli ultimi anni si sono aggiunte le varietà autofiorenti e le varietà a fioritura rapida.

Indiche: si tratta in genere di piante dall’altezza contenuta, dalla distanza internodale corta, le foglie ampie e l’effetto narcotico rilassante. Sative: si tratta di piante più alte, che ci mettono più tempo a fiorire, che hanno una distanza internodale ampia, tante ramificazioni, si allungano abbastanza durante la fase di crescita e fioritura, con foglie lunghe e sottili. L’effetto è chiaro ed energico. Ibridi di indica/sativa: hanno tempi di fioritura ed effetti diversi. Accorciano il tempo di fioritura delle sative, rendono più produttive e ramificate le indiche, per ottenere una combinazione di caratteristiche ed effetti. Femminizzate: le varietà femminizzate, ossia ottenute attraverso reversione del sesso delle piante madre, hanno comportato un grande passo in avanti per chi coltiva sul balcone, con poco spazio a disposizione, e un grosso risparmio a livello di substrato e concime. Le varietà autofiorenti: si tratta delle varietà incrociate con la cannabis Ruderalis per fare in modo che fioriscano a prescindere dal fotoperiodo, che hanno risolto i problemi di chi aveva poco spazio a disposizione o chi coltivava in zone con inquinamento luminoso. Le varietà di marijuana in versione rapida, sono incroci con la Ruderalis che, senza arrivare a renderle piante automatiche, portano a una fioritura di circa 40 giorni, che in outdoor avviene un paio di settimane prima delle varietà originarie. Queste varietà consentono di ottenere un raccolto prima della stagione delle piogge in autunno. Hanno fatto poi la loro comparsa le varietà ad alto contenuto di CBD Cannabidiolo, un composto attivo della cannabis dalle molteplici applicazioni mediche. Per capire meglio come si collegano fra di loro questi fattori che ci permettono di determinare quali varietà di marijuana ci conviene piantare, passiamo in rassegna questi esempi reali di persone che coltivano cannabis sul balcone o sull’attico, che arrivano con successo al raccolto e riescono ad approvvigionarsi di marijuana di qualità tutti gli anni.

Alberto deve traslocare sulla costa per lavoro da luglio a fine anno. Questa situazione costituisce un problema, perché se non coltiva e va a lavorare, spenderà il poco che gli avanza nel suo club di consumatori. Alberto ha risolto questo problema piantando sul balcone varietà autofiorenti che germinano ad aprile e si raccolgono a giugno, potendo così tornare a lavorare felicemente a luglio e con la borsa piena. Nel corso degli anni ha scoperto le varietà che si adattano meglio agli effetti e ai sapori che gli piacciono. All’inizio faceva fatica a trovare sapori simili a quelli delle varietà abituali, ma racconta con emozione che le banche hanno migliorato le varietà automatiche e che ottiene effetti e sapori simili alle varietà convenzionali.

Carlos è un fumatore abituale da anni, coltiva su un attico e fa in modo che la sua coltivazione gli basti fino al raccolto seguente. Seleziona varietà automatiche per fumare fino a giugno. Pianta anche varietà a fioritura rapida, varietà precoci e un paio di piante più tardive ma che gli piacciono molto. In questo modo, raccoglie in modo graduale a giugno e luglio le varietà automatiche, alla fine di agosto quelle a fioritura rapida, a settembre quelle a fioritura precoce e lascia per ottobre quelle più tardive. Non si verifica così overbooking nella stanza che usa per essiccare le piante. E ha da fumare fino a giugno.

Ana è una paziente che fa uso di cannabis per scopi medici da anni. Su consiglio di un’altra paziente, ha parlato con il suo medico di base che l’ha spinta a provare. All’inizio chiedeva le cime che fumava a coltivatori per uso ricreazionale che la compativano per la sua situazione, ma ha capito che stavano correndo rischi per lei e che l’erba che le serviva per il trattamento non era delle stesse varietà che coltivavano i suoi amici. È stato così che, anziché chiedere cime agli amici coltivatori, ha cominciato a chiedere consigli sulla coltivazione. Avendo bisogno di piante ad alto contenuto di CBD Cannabidiolo e basso o medio contenuto di THC, ha deciso di optare per varietà considerate medicinali. All’inizio ha provato con piante fotodipendenti ma le colture di vari mesi richiedono più cure, travasi, risciacquo dei sali dal substrato e con il trattamento della sua malattia le cure sono diventate più complicate. Adesso cerca piante automatiche a elevato contenuto di CBD, rapide e molto facili da coltivare per ottenere la sua medicina. A differenza di altri pazienti che hanno bisogno di cannabis con maggior contenuto di THC, per trattare per esempio il glaucoma o di varietà indiche narcotiche per conciliare il sonno e rilassarsi, Ana cerca varietà ad alto contenuto di CBD e basso contenuto di THC, che siano molto semplici da coltivare.

Juan è fanatico delle sative a lunga fioritura, ma gli risulta difficile coltivarle sul balcone a causa del clima della sua città e dell’altezza delle sative. In alcune stagioni gli tocca fare il lavoro di nascondere le piante in casa per ottenere cicli di 12 ore di luce e 12 ore di buio, a partire dall’estate, e per anticipare la fioritura. Per altre stagioni seleziona per il balcone varietà sative dalla fioritura rapida e ibridi a predominanza sativa, con un effetto chiaro e stimolante, ma che si possono raccogliere in ottobre. Tutte queste persone hanno adattato la propria coltura allo spazio disponibile, alle ore che potevano dedicare alle piante, oltre alle preferenze e alle esigenze personali, per ottenere un raccolto di successo. Il passaggio seguente è… Mettersi al lavoro!

Prenotare i semi

Chiedete i semi in anticipo al vostro grow shop di fiducia, almeno un mese prima del giorno in cui decidete di farli germinare. In questo modo darete tempo al negozio di trovare i semi e se per caso la rispettiva banca li avrà terminati, potrete scegliere un’altra varietà con caratteristiche simili. È meglio tenere i semi in casa, aspettando un mese, piuttosto che disperarsi all’ultimo momento e finire con il coltivare qualcosa che non si sia scelto, o ancora peggio, posticipando la coltivazione fino all’arrivo dei semi. Prenotare i semi con sufficiente anticipo ci libererà da più di un grattacapo e dallo stress dell’ultimo minuto! Compro sempre il 10% in più di semi rispetto a quelli che mi servono. Che mi faccia trasportare dalla voglia di coltivare varietà diverse? Sì, bisogna ammetterlo, ma anche per precauzione nel caso in cui non funzionino, ossia lo stesso motivo per cui in generale faccio germinare qualche seme in più. Questo mi serve per non perdere tempo per la crescita, a prescindere dal fatto che voglia o meno riportare i semi non germinati alla banca, andare al negozio o altro, ma faccio sempre germinare qualche seme in più e pianto qualche seme in più, in modo da essere coperto nel caso in cui alcuni di questi semi non germinino o alcune pianticelle sono deboli, deformi, poco vigorose o vengono mangiate da un uccello e le sostituisco al momento, senza perdere tempo. È preferibile investire in 2 semi in più o sfruttare i semi che ci regalano al grow shop, alla fiera della cannabis o alla banca di semi e fare in modo che la coltivazione non s’interrompa in nessun caso. Tenete in considerazione che, fra andare e tornare, reclamare e tornare a germinare potremmo perdere in totale un mese di crescita. Assicurandoci il successo con un paio di semi in più, possiamo continuare senza perdite di tempo, il che significa ottenere piante più grandi, più sane e con una maggiore produzione finale.

Conservate in frigorifero i semi in eccedenza per la prossima stagione. Conservateli nella confezione originale per poterli identificare o in un sacchetto con chiusura a zip con il nome della varietà e la data di acquisto. Metteteli in un barattolo a chiusura ermetica per evitare l’umidità, in modo da poterli conservare fino all’anno seguente, in modo efficiente e certi che germineranno. Nei grow shop, nei negozi e nelle banche di semi, spesso, quando si comprano confezioni di semi, ci regalano altri semi da provare. Non perdete la testa per i semi in regalo. Molte volte per piantare i semi che ci regalano, abbiamo una coltura complicata da gestire o che non si adatta alle nostre possibilità. Stabilite uno schema di coltivazione come quello che vi abbiamo consigliato e cercate di adattare i semi in regalo al vostro schema di coltura, senza cambiare lo schema per alcuni semi in regalo e assicuratevi così il raccolto. Sfruttate questi mesi d’interruzione della coltura per mettere a punto il balcone o l’attico, buttate tutti i resti della coltivazione precedente e pulite bene, prestando particolare attenzione ai luoghi in cui possono vivere i parassiti da una stagione all’altra, come legno, piante ospite, ecc. È anche il momento ideale per mettere a punto tutti gli adeguamenti dell’attico o del balcone in modo che sia pronto per la stagione futura. Ricordate che una buona selezione di semi, che si adattino alle nostre condizioni, esigenze e gusti, è un primo passo fondamentale per ottenere l’agognato raccolto con successo.

 

di Bosterix

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