Guida alla coltivazione avanzata sul balcone (1ª parte)

Soft Secrets
05 May 2022

Il primo di una serie di quattro articoli sulla coltivazione di marijuana in balcone con i fertilizzanti Advanced Nutrients


Dalla sua fondazione, più di dieci anni fa in Canada, Advanced Nutrients si è specializzata in fertilizzanti avanzati per la coltivazione della marijuana. Le linee di fertilizzanti prodotte rientrano in due gruppi in base alla loro origine: organici (o naturali) e biominerali, finalizzati a ottenere le massime rese nelle coltivazioni indoor. Questo articolo riguarda la linea organica, che permette di ottenere cannabis di alta qualità, più facile da consumare, relativamente economica e che conserva tutti gli aromi e i sapori originali delle varietà da noi normalmente coltivate.

Si deve optare per un sapore e un effetto migliori o per una resa massima?

Per il cannabicoltore domestico vale la prima opzione: puntare alla massima qualità di cannabis! È meglio piantare una o due piante in più, della migliore qualità, che optare per una resa massimizzata a scapito di un sapore ottimo e un effetto bilanciato e "chiaro". Per la coltivazione all'aperto, invece, si deve cercare di ottenere una resa maggiore, senza trascurare la qualità. Per la coltivazione in balcone, la linea organica è quella più indicata, in quanto più adatta alle esigenze e alle condizioni outdoor. Con Advanced Nutrients, come con tutte le marche di fertilizzanti, la preparazione del sostrato è fondamentale. Se si inizia con un sostrato di scarsa qualità, anche usando un ottimo fertilizzante non si otterranno i risultati sperati. Ecco perché è sempre molto importante iniziare con un terriccio di buona qualità.

Cercheremo un sostrato facile da inumidire e in grado di drenare l'acqua in eccesso quando si innaffia. A tal fine, è sempre raccomandabile aggiungere un pò di fibra di cocco e perlite ai terricci commerciali normalmente reperibili nei growshop. Non bisogna essere parsimoniosi nell'uso del terriccio: è comunque un costo da sostenere una volta sola. Con un terriccio sbagliato sarà tutta la coltivazione a risentirne. Non ha senso usare semi e fertilizzanti di alta qualità in un sostrato mediocre o di bassa qualità. I terricci di qualità venduti nei growshop contengono concime per due o sei settimane. Bisogna tener conto di questa riserva di concime perché, qualora si abbia intenzione di piantare semi autofiorenti, non sarà richiesto nessun trapianto. Tuttavia, nella coltivazione di piante fotodipendenti (cioè non autofiorenti), sia regolari che femminizzate, sarà necessario trapiantarle almeno tre volte durante la loro fase vegetativa (crescita).

Nelle 17 settimane del periodo di crescita delle piante, tra aprile e luglio, utilizzando un terriccio altamente fertilizzato non si dovrà impiegare nessun fertilizzante, o se ne dovrà utilizzare una quantità minima alla quinta settimana dal trapianto per integrare la quantità di concime rimasta nel sostrato. Invece, con un sostrato poco fertilizzato, sarà necessario fertilizzare più di frequente. Tutto dipende da come preferiamo coltivare e dal tipo di pianta. Se è nostra intenzione tenere sotto controllo le piante durante la loro crescita sarà meglio utilizzare terriccio con una bassa dose di fertilizzante. Se invece non abbiamo tempo, conosciamo bene le nostre varietà e sappiamo che cresceranno forti e sane con una quantità elevata di fertilizzante, possiamo usare un terriccio preconcimato per 6 settimane e somministrare solo acqua di buona qualità. In ogni caso, durante le prime settimane di crescita dovremo sempre scegliere un sostrato poco concimato, poiché le piantine si nutriranno dai cotiledoni. Nel mio caso ho preferito un terriccio con una bassa quantità di fertilizzante, di tipo light.

La prima volta, cioè per i primi trapianti, l'ho mescolato con un terzo di fibra di cocco, per consentire alle radici delle piantine di svilupparsi meglio. Ho anche aggiunto una quantità di micorrize e tricoderma, che ho poi aumentato ad ogni trapianto, perché proteggono le radici da muffe e patogeni presenti nel terreno, migliorano l'assorbimento dei nutrienti e favoriscono lo sviluppo radicale. Il periodo migliore per coltivare sul balcone inizia a fine marzo o aprile, quando la temperatura minima comincia a superare i 10ºC. Se vogliamo che le piante crescano bene e rendano in modo efficiente, questo è il momento giusto per germinare. Se invece si desiderano piante più piccole e discrete, occorre attendere qualche settimana in più. Di solito inizio a coltivare le mie piante in vasi piccoli e in serra e, dopo qualche settimana, le sposto prima in vasi da 10 e poi da 30 litri. Durante le prime settimane di crescita, le radici si sviluppano bene. Tuttavia, la terra abbonda e le radici sono poco sviluppate, il che significa che l'acqua somministrata può essere assorbita lentamente; non è quindi necessario innaffiare con molta acqua per evitare di inibire lo sviluppo degli esemplari coltivati.

Inoltre non bisogna innaffiare spesso per evitare di inzuppare eccessivamente il sostrato e formare pozzanghere: ciò infatti favorisce la formazione di croste di terra e riduce l’apporto di ossigeno, pregiudicandone la crescita delle piante e, in casi estremi, favorendone l’ingiallimento. Per questa fase di coltivazione avremo bisogno di: 1 litro di Iguana Grow, che utilizzeremo durante tutta la crescita 1 litro di Ancient Earth e di Sensizym, che useremo sia durante la crescita che in fase di fioritura. Il fertilizzante di base adatto alla prima fase di crescita è Iguana Grow, contenente azoto, fosforo e potassio, oltre a micronutrienti, vitamine e aminoacidi.

È organico e naturale al 100% ed è anche tra i prodotti con la maggior percentuale di massa biologica sul mercato. Iguana Grow, come tutti i fertilizzanti utilizzati nelle coltivazioni di questo tipo, ha ottenuto la certificazione OIM dal California Department of Food and Agriculture, che certifica i materiali organici di partenza (Organic Input Materials) da utilizzare per la coltivazione di prodotti biologici certificati. Come additivo, possiamo usare Ancient Earth, che contiene acidi umici e fulvici ottenuti dalla leonardite, una materia organica che non ha ancora completato il suo processo di mineralizzazione. Gli acidi umici e fulvici contenuti in Ancient Earth aumentano la permeabilità della membrana cellulare, che a sua volta stimola l'assorbimento di acqua e di macro e micro nutrienti. Agisce come chelato naturale con importanti microelementi, quali rame, ferro, manganese e zinco. Ancient Earth ha anche una funzione tampone nel sostrato: bilancia cioè qualsiasi cambiamento di pH a beneficio della crescita vegetale. Di solito, io aggiungo anche Sensizym, uno dei prodotti di punta di Advanced Nutrients, con più di 80 enzimi. Sensizym converte le radici morte in nutrienti e zuccheri pronti per essere assorbiti dalle piante. Scompone i sali che si accumulano nel terreno, rigenera l'ambiente del sostrato e previene la putrefazione e la comparsa di muffe e patogeni. Contribuisce anche alla formazione di nuove radici. Con Sensizym, le piante crescono in un sostrato sano, con conseguente stimolo della crescita e del vigore e, quindi, maggiori rese. Gli esemplari sono più sani e resistenti. Sensizym ha una durata massima di 18 mesi, quindi è consigliabile controllare la data di scadenza sulla confezione. Una volta aperto, deve essere conservato in frigorifero per mantenere intatte le sue proprietà.

Le prime fertilizzazioni manuali devono essere fatte quando il fertilizzante residuo nel terreno si sta esaurendo. Se si inizia a coltivare con un terreno light, occorre attendere una settimana e mezza o due settimane prima di concimare, mentre con un terreno normale preconcimato bisognerà attendere due o tre settimane. Un terriccio preconcimato per 6 settimane non è invece raccomandato. Inizieremo con dosi minime di Iguana Grow e Ancient Earth, aumentandole gradualmente nelle settimane successive, man mano che la pianta cresce. Preparo il fertilizzante con acqua osmotica ricostituita con calcio e magnesio a 0,5 mS, dato che, dove vivo, l'acqua del rubinetto è molto dura e inutilizzabile per coltivare cannabis di qualità. Per questo motivo, uso un misuratore di EC (elettroconduttività). Per prima cosa, riempio un secchio con acqua ricostituita, aggiungo Iguana Grow, mescolo bene e aggiungo Ancient Earth, poi mescolo ancora e innaffio. Inizio con una piccola quantità di fertilizzante, 5ml di Iguana Grow e 5ml di Ancient Earth ogni 10 litri d'acqua e aumento gradualmente fino a 20ml di ciascun prodotto. Applico gli enzimi all'inizio; cioè, per ogni 5 cicli con il fertilizzante, applico un ciclo con gli enzimi. In seguito, con il progredire della crescita e durante la fioritura, applico gli enzimi più spesso. La dose di Sensizym che applico è di 20 ml per 10 litri di acqua di base. Aggiungo il fertilizzante solo una volta alla settimana e ogni volta che è necessario.

Non è necessario innaffiare frequentemente all'inizio della crescita, poiché in primavera il sostrato rimane umido più a lungo, il clima mite non provoca molta evaporazione dell'acqua come accade normalmente in estate, peraltro le piante e le loro radici sono ancora piccole. Bisogna sempre concimare in base alle esigenze delle piante e mai secondo una tabella. Ciò che conta è nutrire correttamente le piante, quindi l'osservazione è la prima cosa da fare, dimentichiamoci delle tabelle! Le tabelle sono una semplice indicazione: mostrano quali sono le condizioni ottimali nelle coltivazioni indoor. Ecco perché è meglio usare dosi più basse di fertilizzante all'aperto: le condizioni ottimali per le piante sono difficili da raggiungere in una coltura all'aperto e ancor meno su un balcone. In condizioni ottimali, le nostre piante cresceranno al massimo del loro potenziale, ma avranno anche bisogno di più nutrienti e additivi. D'altra parte, per le piante coltivate sul balcone in condizioni non ottimali – ad es. meno ore di sole, un vaso che si surriscalda per il calore del pavimento, etc. – eccedere con le dosi di fertilizzanti e additivi può influenzare il sapore e la qualità della nostra marijuana, oltre ad aumentare i costi di produzione. Se manca la luce o la temperatura è troppo alta, maggior concime non servirà a nulla; al contrario, le piante avranno probabilmente bisogno di meno concime, perché le condizioni sono peggiori e non potranno, pertanto, svilupparsi al massimo del loro potenziale.

Occorre iniziare con una piccola quantità di fertilizzante e poi aumentarla per ottenere una nutrizione corretta, piuttosto che il limite di fertilizzazione noto, per evitare di esagerare. Se le piante sono verdi e non mostrano segni di sofferenza, non avranno bisogno di concime. Quindi pazienza è la parola d'ordine. Durante questa fase, i primi animali infestanti da evitare sono soprattutto gli uccelli. Quando un seme è appena germogliato, I cotiledoni (false foglie arrotondate) e la prima coppia di foglie appena formate saranno per loro un'irresistibile leccornia. È importante tenere in serra le piantine appena germogliate, in attesa che crescano. In questi mesi sono presenti sui balconi altre minacce, come il minatore delle foglie e il tripide. In questo caso possono tornare utili trappole di nastro appiccicoso colorato e biopesticidi preventivi a base di neem, ma se le piante sono totalmente infestate potremo sbarazzarci dei tripidi usando la piretrina. In questa fase della coltivazione, le piante non richiedono molta attenzione. D'altra parte, i costi complessivi di produzione, compresi sostrato, fertilizzanti e semi, sono particolarmente elevati in questo periodo dell'anno. È quindi buona norma risparmiare in anticipo piuttosto che dover far quadrare i conti a fine mese o trascurare le nostre piante.

Nel prossimo numero discuteremo della fase finale di crescita, quando il nostro scopo sarà di ottenere la migliore fioritura per le piante di cannabis da noi coltivate.

 

Questo articolo è tratto dal numero 2/2022 della Rivista cartacea Soft Secrets.

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