Fumare Cannabis: vantaggi e svantaggi
Fumare Cannabis per alcuni è divertimento allo stato puro o una buona pratica serale, per altri una medicina necessaria a curarsi, per altri ancora una sostanza da cui stare lontani. Al di là del fatto che una legalizzazione sarebbe auspicabile per lasciare le persone libere di scegliere, è anche vero che, oltre ai lati positivi, il fumare e soprattutto la modalità di consumo, può portare con sé anche degli aspetti sconvenienti da tenere sotto controllo e non sottovalutare
La reazione soggettiva
Ci sono persone che per vari motivi non tollerano bene la cannabis, è un peccato, ma è così, non tutti gli organismi rispondono allo stesso modo agli effetti dell’erba. Per queste persone la cannabis non offre vantaggi o per lo meno i vantaggi percepiti sono inferiori al loro livello di intolleranza. Altri aspetti negativi invece sono uguali per tutti e questi riguardano soprattutto le modalità di consumo che possono essere molto dannose per l'organismo. Ad esempio, dati i costi e a volte la scarsità di sostanza, molti consumatori utilizzano tabacco da mischiare alla marijuana invece che fumare erba pura. In questo modo tutte le sostanze chimiche presenti nelle sigarette vengono allo stesso modo assimilate anche attraverso la Cannabis. Inoltre, a causa della sua illegalità, la necessità di rivolgersi al mercato nero sottopone il consumatore al rischio di acquistare prodotti trattati chimicamente e ottenuti attraverso lavorazioni nocive o tossiche. L’ideale quindi sarebbe sempre fumare erba coltivata con amore e passione in casa da sé stessi oppure da una persona esperta e fidata.
Alcune persone inoltre possono sviluppare delle problematiche psichiche attraverso il consumo, a volte eccessivo, di Cannabis. Anche questa è una variabile genetica e soggettiva e spetta al consumatore stesso di analizzarne i risultati. Se il vostro organismo reagisce male, se cadete in continuazione in stati paranoici o di estrema passività a cui non riuscite a sottrarvi, forse sarebbe meglio usare più cautela e non stressare eccessivamente il proprio equilibrio con questa sostanza. A volte può bastare cambiare genetica e trovare l’erba che più si adatta alla propria personalità, anche in questo però l’illegalità è un forte ostacolo perché al mercato nero non è possibile scegliere né tantomeno conoscere cosa si sta fumando. Le erbe non sono tutte uguali.
Le modalità di consumo
La Cannabis può anche essere consumata attraverso cibi, oli, può essere vaporizzata. Il fumo è il modo più comune di usare la pianta a cui la maggior parte di noi è abituata, ma, come già detto, ha le sue conseguenze. Parlare di fumo è parlare di combustione, ed è su questo processo che dobbiamo fermare la nostra attenzione. Nella combustione il fattore determinante è quale sostanza viene bruciata. Per questo motivo fumare cannabis con una carta sbiancata non è la stessa cosa che con una naturale. Né è lo stesso bruciare una carta spessa o una carta sottile, e cambia anche l’accenderla con del gas butano o con una corda di canapa. Un buon consiglio è quella di rollare “a bandiera” evitando di bruciare la carta in eccesso, così si fumerà per ogni spinello circa il 40 per cento di carta in meno (dipende però anche da quanto siete abituati a farle spesse!).
Il grande vantaggio del fumare
Che si fumi o si vaporizzi il vantaggio è sempre lo stesso: sentire gli effetti della Cannabis quasi immediatamente. Questo, oltre ad essere benefico per le persone che usano la Cannabis per scopi ricreativi, è estremamente utile per le persone che usano la Cannabis per scopi medicinali, perché risponde al bisogno urgente di determinate situazioni di salute che lo richiedono.
Le sostanze
Oltre a bruciare carta, colla per carta (idealmente naturale) e gas dell'accendino, vengono bruciate anche tutte le sostanze contenute nella Cannabis, fiori e/o concentrati, hashish, BHO, polline, colofonia, cristalli o quant'altro venga utilizzato o aggiunto. Queste sostanze possono avere tracce di fertilizzanti inorganici, residui di gas di estrazione, microrganismi, ecc. Ecco perché è fondamentale conoscere l'origine del materiale che consumiamo. Se si sente il classico graffio nella gola o se ci fa tossire troppo è probabile che ci siano sostanze indesiderate. Se la cenere è molto scura o addirittura nera, significa anche che stiamo usando materiale vegetale di scarsa qualità.
Vaporizzare
Anche attraverso la vaporizzazione si ingeriscono queste sostanze ma, poiché la temperatura è più bassa, molte di esse non raggiungeranno il nostro flusso sanguigno. Un altro aspetto positivo dell'utilizzo di un vaporizzatore è che la maggior parte di essi incorpora un controllo della temperatura che consente di vaporizzare determinati cannabinoidi e ottenere effetti diversi, anche con la stessa erba. Inoltre, poiché non c’è combustione, il vaporizzatore è il modo migliore per godersi il sapore della Cannabis.
Cibi
Fare edibili o altri generi alimentari è il modo migliore per evitare sostanze indesiderate. Primo, perché il materiale vegetale viene solitamente cucinato rimuovendo parte delle impurità, secondo, perché l'assorbimento avverrà nell'intestino piuttosto che negli alveoli dei polmoni. Gli alveoli polmonari sono progettati in modo tale che i gas che passano nel sangue siano molecole molto più piccole di quelle che passano attraverso i villi intestinali. Per questo l’ingestione permette di ottimizzare la quantità di principio attivo assorbito, ottenendo effetti maggiori a parità di dosaggio. L’ideale non è quello di far bollire la cannabis in acqua: l’erba infatti è scarsamente idrosolubile e quindi i cannabinoidi non vengono adeguatamente decarbossilati e molte sostanze non riescono ad essere estratte. Poiché i cannabinoidi sono lipofili, si dovrebbe utilizzare un solvente in grado di sciogliere i cannabinoidi, tra i migliori c'è senza dubbio il latte in quanto è una emulsione, cioè una miscela di grasso in acqua, in grado di estrarre sia sostanza grasse che idrofile. A differenza della Cannabis fumata quella ingerita non si attiva subito nel nostro organismo e necessita di più tempo per mostrare i propri effetti.