Commento alla relazione preliminare dell'OMS sulla Cannabis
Nelle convenzioni internazionali le cosiddette "droghe", sostanze di probabile abuso, senza indicazioni terapeutiche, sono state vietate perché avrebbero causato problemi - e spese non necessarie - alle aziende sanitarie dei vari Stati aderenti alle convenzioni.
Dagli anni '50 dello scorso secolo ci sono commissioni ufficiali che, chiamate ad esprimersi sulla liceità della proibizione della cannabis, chiedono a gran voce di riconsiderare questa sostanza, utile, anzi indispensabile per numerosi problemi di salute degli esseri umani e degli animali. Come più volte affermato (anche se sono stato contestato da chi si dice "antiproibizionista"), considero il consumo di cannabis come SEMPRE terapeutico: chiunque utilizza cannabis o suoi derivati lo fa per sentirsi MEGLIO. E il cercare di sentirsi meglio è sempre un tentativo di autoterapia (nonostante certi medici non accettino questa terminologia). Dal 2005 ci sono voci dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che chiedono di riclassificare la cannabis nelle varie legislazioni mondiali per poterla nuovamente usare come farmaco, per lo più ignorate dalla politica e dalla scienza ufficiale. Nel giugno del 2018, da un comitato di esperti dell’OMS viene preparato un documento che è un'analisi preliminare sulla cannabis. Nel dicembre dello stesso anno, si sarebbe dovuto stilare un documento finale, che alla luce delle evidenze e degli studi più recenti avrebbe dovuto terminare chiedendo ai vari Governi del Mondo di rivedere le legislazioni sulla cannabis, non considerandola più come "pericolosa sostanza d'abuso" ma come medicina indispensabile per molte patologie. La compilazione del documento finale è stata rinviata a data da destinarsi per divergenze di vedute e di interpretazioni della relazione. E per pressioni di tutto un mondo (proibizionista e non) economicamente interessato a brevetti sui costituenti della cannabis. Potete trovare l’originale e la traduzione su diversi siti che si occupano del problema cannabis, fra questi i siti di Associazione Tara, Cannabitx e Canapa Caffè. Vi riporto qui le frasi più significative del documento:
• Dose Letale
Le dosi necessarie per essere letali sono ben oltre le possibilità di consumo di un essere umano.
• Effetti sul sistema cardiovascolare
C'è una minima evidenza nella popolazione per suggerire che fumare cannabis aumenti il rischio di infarto ischemico, sebbene sia difficile separare il contributo del tabacco in quest'associazione.
• Effetti sul sistema respiratorio
Il fumare cannabis migliora decisamente le dinamiche respiratorie.
• Effetti sul sistema immunitario
I cannabinoidi hanno effetti immunosoppressivi e antinfiammatori: gli effetti della cannabis in pazienti immunodepressi per l'AIDS non hanno dimostrato nessun effetto avverso clinicamente significante sulla funzionalità immunitaria.
• Mutagenicità e cancro
I cannabinoidi riducono la proliferazione delle cellule cancerogene, inducendo in queste cellule apoptosi (suicidio), così come inibendo la migrazione e l'angiogenesi delle cellule cancerogene in numerosi tipi di cancro.
• Fertilità e teratogenesi
Le madri assuntrici di cannabis partoriscono neonati con un peso alla nascita di 109 grammi in media più basso che madri non consumatrici di cannabis. Non è chiaro se il peso minore alla nascita possa essere attribuito specificamente ai cannabinoidi. Potrebbe essere spiegato con l'ingestione di monossido di carbonio presente nel fumo di cannabis.
• Effetti sulle funzioni cognitive
Non si sono potute trovare associazioni fra l'uso di cannabis e la riduzione di funzioni cognitive in studi con un periodo di astinenza maggiore di 72 ore.
• Salute mentale
La grande maggioranza delle persone che usano cannabis non svilupperà mai un disordine psichico, i casi accertati è probabile abbiano qualche vulnerabilità genetica alle psicosi indotte dalla cannabis.
• Guida sotto l'effetto di droghe
L'uso di cannabis causa un aumento nel rischio di essere coinvolti in un incidente da basso a moderato. Questi deficit cognitivi e sulla performance si riscontrano meno in esperti consumatori di cannabis, fatto dovuto alla tolleranza, e possono anche essere del tutto assenti.
• Reazioni negative negli esseri umani
Il consumo di cannabis causa euforia, riso e loquacità. È uno stimolante dell’appetito, e può promuovere secchezza delle fauci e vertigini, così come aumentare le percezioni visive, olfattorie e uditive. In ogni paragrafo troviamo pareri e studi discordanti: se cerco qualche possibile danno attribuibile a qualunque sostanza, è molto probabile che lo trovi. Tutte queste ricerche sono state fatte allo scopo di trovare possibili danni dati dalla cannabis, e non possibili benefici... Per questo è particolarmente significativo che in tutti i paragrafi i rischi connessi all'uso di cannabis siano particolarmente bassi, o insignificanti. Alla luce di questi risultati e da quello che sta succedendo nei Paesi dove la cannabis può essere usata, è appurato che la cannabis non causa un aumento di spese sanitarie, anzi ne evita parecchie, la Cannabis Sativa Lynneum non dovrebbe più essere classificata come "Droga" ed essere liberamente fruibile. Per tutti. E non dovrebbero più esserci interpretazioni mistificatorie degli effetti: di recente uno studio ha appurato che l'uso di cannabis stimola la crescita e l'aumento delle connessioni della corteccia prefrontale, collegata alle funzioni cerebrali superiori. Questo fatto dovrebbe essere interpretato in modo positivo, invece è stato presentato come un pericolo! Attenzione, un aumento della capacità di "intelligere" è pericoloso per un potere che si mantiene sulla menzogna e sulla presa in giro... Buona lettura del documento dell'OMS!