Steve DeAngelo, il padre della Cannabis legale
Steve DeAngelo è comunemente definito il padre della cannabis legale. Originario di Filadelfia, è considerato uno tra i più famosi e rinomati attivisti americani che ha dedicato l'intera vita alla causa della Cannabis. Ha lottato per le strade, nei tribunali e attraverso i mezzi di comunicazione prendendo anche parte a diverse iniziative legate alla cannabis, tra cui la più importante è Harbourside. Come autore, nel 2015 ha scritto "The Cannabis Manifesto: A New Paradigm for Wellness" e nel 2019 ha lanciato un'organizzazione benefica chiamata "The Last Prisoner Project"
Steve DeAngelo, uno dei pionieri più influenti dell'industria della cannabis, ha compiuto il 12 giugno 65 anni. Da sempre coinvolto in tutti gli aspetti legati alla Cannabis, ha combattuto per la legalizzazione della marijuana medicinale in California e per la creazione del mercato legale, fino alla co-fondazione di Harborside, l'azienda dalla quale si è separato nel 2018 dopo oltre un decennio di coinvolgimento.
Oltre ad Harborside, DeAngelo ha co-fondato anche Steep Hill, uno dei primi laboratori di test della marijuana in California e negli Stati Uniti. Ha inoltre giocato un ruolo cruciale nella creazione della National Cannabis Industry Association, la prima e più grande associazione commerciale del settore, e di The ArcView Group, un importante hub di investimenti nel settore della cannabis.
Inoltre, ha dimostrato un impegno significativo per il Last Prisoner Project, un'organizzazione benefica focalizzata sul garantire la liberazione delle persone incarcerate per reati legati alla cannabis. Dopo aver lasciato Harborside, l'azienda che ha fondato nel 2006, DeAngelo ha spostato la sua attenzione sull'attivismo, creando il podcast e lo show televisivo chiamato Radio Free Cannabis.
Attraverso questa piattaforma, riconosciuta come la voce del movimento globale per la libertà della cannabis, DeAngelo si connette con attivisti appassionati della cannabis, veri eroi e organizzazioni che lottano per i diritti della cannabis in tutto il mondo. Attraverso il suo lavoro in vari settori, DeAngelo ha ampliato la sua influenza nell'ambito della cannabis, diventandone una figura centrale. Molti pensavano che Steve si sarebbe allontanato dall'industria della cannabis dopo aver lasciato Harborside alcuni anni fa. Tuttavia, è rimasto profondamente impegnato nel settore, soprattutto nel renderlo più equo e migliore. Si batte per il sostegno alle piccole imprese e agli agricoltori a scala ridotta. Si batte per una cannabis di alta qualità prodotta artigianalmente, invece di fiori prodotti in serie.
Lotta anche per i diritti delle persone colpite dalle politiche di criminalizzazione della cannabis. DeAngelo si oppone esplicitamente alla cannabis aziendale, come evidenziato nel suo articolo di opinione intitolato "Abbattere la Piramide", scritto l'anno scorso. In esso, esprime il suo sostegno incondizionato alla cannabis artigianale e ai coltivatori tradizionali. Sottolinea che la controcultura della cannabis, le persone che amano profondamente questa pianta e che hanno fatto molti sacrifici per renderla legale, sono in gran parte state escluse dal mercato legale, con molte di loro che hanno perso completamente i mezzi di sostentamento.