Cannabis Medica al teatro: uno show contro i pregiudizi
L'incontro tra l'associazione Seminiamo Principi e l'attore Vito Garofolo attraverso un laboratorio teatrale per sradicare le false credenze attorno la pianta e la disabilità
Il dibattito sulla Cannabis diventa uno spettacolo teatrale. Sarà presentato il 13 aprile a Torino, in via Giordano Bruno 191/H nella sede dell’associazione A.P.S. Seminiamo Principi, il progetto "I colori del clown - Laboratorio DiversaMenTeatrale", nato dall’incontro dell’attivismo a favore della Cannabis medica con il teatro di Vito Garofalo.
Dodici appuntamenti che confluiranno in uno spettacolo vero e proprio, “La Maschera di Foglie” in programma il 3 dicembre, nella giornata mondiale delle Persone con disabilità. L’obiettivo è offrire a chiunque parteciperà, soprattutto alle persone con disabilità e quelle che vivono uno stato di disagio e di discriminazione, l'opportunità di poter fare un lavoro di introspezione, per aumentare la propria autostima e poter vivere con un po' di leggerezza alcune dinamiche presenti nella società e dettate troppo spesso dal pregiudizio e dalla non conoscenza.
«Io e Vito abbiamo avuto l’idea del laboratorio teatrale la scorsa estate, durante la realizzazione di un cortometraggio, che lanceremo a giorni, destinato alla campagna di sensibilizzazione a favore della Cannabis terapeutica - spiega Simone Stara, presidente di Seminiamo Principi - Il laboratorio permetterà ai partecipanti di portare in scena uno spettacolo che tratterà la tematica tanto dibattuta in Italia riguardo la Cannabis. Infatti è necessario sradicare i pregiudizi che ancora esistono attorno alla pianta e al suo utilizzo terapeutico».
Garofalo è un professionista del settore con doti di mimo, clown, attore e pittore da molti anni attivo nel sociale, avendo maturato diverse esperienze soprattutto in relazione alla disabilità.
«Il nostro obiettivo è far passare il messaggio che i pazienti che si curano attraverso la Cannabis non sono dei drogati opportunisti opportunisti - continua Simone Stara - né tantomeno persone che non possono essere inserite in un contesto lavorativo e sociale. Attraverso il teatro vogliamo comunicare le potenzialità di questa sacra pianta in maniera differente, cercando di coinvolgere un pubblico non di nicchia, attraverso un linguaggio universale non verbale».
I pazienti che utilizzano Cannabis terapeutica infatti sono spesso vittime di pregiudizi e lo spettacolo teatrale vuole far maturare un punto di vista differente in grado di coinvolgere il pubblico stesso verso un giudizio "finale" più obiettivo e scientifico. «La scelta del clown è a sua volta significativa - conclude Stara - poiché incarna e rappresenta ciò che la società è ma che non riesce più a vedere per il velo che gli si è creato davanti agli occhi. Sarà un'esperienza unica nel suo genere che speriamo possa avere un seguito anche oltre la penisola».
L’appuntamento del 13 aprile potrà essere seguito on line grazie alla diretta dalla pagina Instagram dell’associazione A.P.S. Seminiamo Principi.