Quante tasse vale la Cannabis legale per l'Italia?
La filiera produttiva della Cannabis rappresenta sicuramente una fonte di occupazione e un notevole gettito fiscale ma, al di là delle previsioni, è difficile calcolare una stima precisa dell’eventuale beneficio che rappresenterebbe per l’Italia
La legalizzazione della cannabis sta diventando un argomento sempre più dibattuto a livello internazionale, e l'Italia non fa eccezione anche se, purtroppo, la discussione si sviluppa nella maggior parte dei casi fuori dalle sedi amministrative che contano. Oltre alle implicazioni sociali e sanitarie, molti esperti stanno esplorando le possibili conseguenze economiche di una tale mossa. In particolare, uno degli aspetti più interessanti è il potenziale impatto positivo sulle finanze pubbliche statali grazie alla nascita di un nuovo settore e quindi a un nuovo gettito fiscale. La legalizzazione della cannabis potrebbe infatti aprire le porte a un nuovo settore economico che potrebbe generare un significativo introito per il paese.
Calcolare una stima precisa del gettito fiscale derivante dalla legalizzazione della cannabis in Italia può essere un compito complesso. Uno dei primi elementi da considerare è la dimensione del mercato, ovvero la domanda di cannabis, sia a fini ricreativi che terapeutici. Ciò può essere valutato attraverso studi demografici, ricerche di mercato, sondaggi e dati provenienti da fonti governative e non governative. Inoltre, bisogna considerare la prevalenza del consumo di cannabis nella popolazione italiana, identificando la quota di individui che utilizzano cannabis o potenziali consumatori in base a diverse fasce d'età, contesti sociali e finalità d'uso. Questa valutazione può aiutare a comprendere la dimensione potenziale del mercato in termini di numero di consumatori e frequenza di utilizzo. Va poi fatta un'analisi su quello che potrebbe essere il prezzo e la relativa tassazione. Si possono considerare i prezzi medi di mercato per la cannabis legale, sia per la cannabis ricreativa che per quella terapeutica. Moltiplicando il volume di vendita stimato per l'aliquota fiscale applicabile si può avere il valore del gettito. Ad esempio, se si prevede un'imposta del 10% e il volume di vendita stimato è di 1.000.000 di euro, il gettito fiscale sarebbe di 100.000 euro.
Il percorso fin qui tracciato però è relativo solamente alla vendita diretta della Cannabis al consumatore finale. Quella della Cannabis in realtà, esattamente come quella del vino o di altri prodotti agricoli, è però una filiera che coinvolge moltissime aziende fornitrici di servizi.
La legalizzazione della cannabis potrebbe aprire le porte a un'intera industria legale, che comprende la coltivazione, la produzione, la lavorazione e la distribuzione di prodotti a base di cannabis. Questo settore potrebbe generare una serie di opportunità lavorative, creando posti di lavoro in tutte le fasi della catena di approvvigionamento, dalla coltivazione e lavorazione delle piante, alla produzione di estratti e prodotti derivati, fino alla vendita al dettaglio. Inoltre, potrebbe essere favorito lo sviluppo di aziende specializzate nella ricerca e sviluppo di nuove varietà di cannabis, metodi di coltivazione innovativi e tecnologie avanzate per l'estrazione e la lavorazione dei cannabinoidi.
Un altro aspetto di cui si parla spesso è quello del turismo. Parliamoci chiaro: con l’erba legalizzata in Sardegna o in Sicilia chi andrebbe più a passare le proprie estati in Olanda? La legalizzazione della cannabis potrebbe quindi attrarre turisti interessati all'accesso legale alla cannabis ricreativa o terapeutica. Ciò potrebbe portare alla crescita del turismo legato alla cannabis, con visite a coltivazioni di cannabis, tour di dispensari, eventi legati alla cultura della cannabis e strutture ricettive che offrono esperienze legate alla cannabis. Questo settore potrebbe contribuire all'economia locale attraverso l'aumento delle prenotazioni di hotel, ristoranti e altre attività turistiche, sarebbe quindi un benessere diffuso sul territorio.
Ma il turismo spesso è anche abbinato alla salute e benessere, settore trainante in molte regioni italiane che potrebbe essere combinato con gli ultimi ritrovati in termini di Cannabis. La pianta infatti ha dimostrato potenziali benefici terapeutici per una serie di condizioni mediche. Con la legalizzazione, potrebbe svilupparsi un settore dedicato alla ricerca, allo sviluppo e alla commercializzazione di prodotti a base di cannabis per scopi medici. Ciò potrebbe includere farmaci a base di cannabinoidi, prodotti per la cura della pelle, integratori e altre formulazioni che sfruttano le proprietà terapeutiche della cannabis. Questo settore potrebbe creare nuove opportunità di occupazione per ricercatori, scienziati, medici e personale sanitario specializzato.
Un altro settore che trarrebbe infiniti benefici dalla legalizzazione è quello dell'innovazione nel campo delle tecnologie legate alla cannabis. Ci potrebbero essere sviluppi tecnologici in sistemi di coltivazione avanzati, come l'agricoltura indoor e la coltivazione idroponica, metodi di estrazione di cannabinoidi più efficienti e sostenibili, dispositivi per la vaporizzazione più sofisticati e software di gestione dell'industria della cannabis che consentono il monitoraggio e la tracciabilità dei prodotti. Questo settore potrebbe attirare investimenti in tecnologia e creare posti di lavoro altamente specializzati.
Infine, ovviamente, anche l’industria legata all’agroalimentare. La coltivazione della cannabis richiede terreni agricoli adatti e risorse specifiche. La legalizzazione potrebbe avere un impatto positivo sul settore agricolo, con un aumento della domanda di terreni agricoli per la coltivazione di cannabis. Ciò potrebbe incoraggiare l'espansione delle attività agricole esistenti o la creazione di nuove aziende agricole specializzate nella coltivazione di cannabis. Inoltre, potrebbe essere necessario sviluppare infrastrutture di supporto, come impianti di irrigazione, sistemi di gestione dei rifiuti e tecnologie per il controllo della qualità e la sicurezza dei raccolti.
Le sfaccettature date dalla liberalizzazione nella coltivazione della Cannabis sono quindi molteplici e difficili da afferrare tutte allo stesso tempo: l’Italia è uno dei paesi più turistici al mondo e il suo settore agroalimentare è la sua vetrina più importante. La combinazione di questi e altri elementi può aprire una infinità di nuovi percorsi che però, infelicemente, sono sotto gli occhi di tutti tranne che dei politici italiani.
Cosa aspettiamo ancora?