Milano dice sì alla Cannabis e dà la sveglia al Governo

Marco Ribechi
15 Mar 2022

Il Consiglio Comunale di Milano vota sì alla legalizzazione e chiede al Governo di promulgare leggi a sostegno della Cannabis


Con ventisei voti a favore, dieci contrari e due astenuti è stato approvato l’ordine del giorno promosso da Filippo Barberis, capogruppo Pd, con cui si chiede al sindaco e alla giunta «di attivarsi con il Parlamento e presso tutte le sedi opportune per sostenere la necessità di approvare un disegno di legge sulla legalizzazione della produzione e del consumo di cannabis e suoi derivati».

La proposta, più provocatoria che fattiva, difficilmente potrà cambiare qualcosa nella situazione di stallo del Paese, ma evidentemente il silenzio e l’immobilismo della politica nazionale di fronte a una tendenza globale al cambiamento ha reso necessaria una piccola presa di coscienza a livello locale, nella più importante città italiana.

Oltre alle forze in maggioranza la proposta ha avuto anche il sostegno di Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia, mentre la Lega ha continuato a sferrare la sua cieca e ideologica opposizione. 

Infatti, Deborah Giovanati della Lega, ha intimato di ritirare l'ordine del giorno, perché "non deve passare il messaggio della banalizzazione del consumo della cannabis", aggiungendo la richiesta, tramite emendamento, per fare ai colleghi favorevoli il test del capello, come se questo provasse alcuna condotta indecorosa. La provocazione della leghista ha subito destato la risposta di Carlo Monguzzi dei Verdi: "Questa è un'aula istituzionale e qui facciamo le cose serie, il test del capello chi vuole lo faccia dove vuole, non qui". Ancor meno diplomatica la risposta di Daniele Nahum, consigliere del Pd e tra i firmatari della proposta: "Se passerà questo emendamento illiberale mi accenderò una canna davanti a Palazzo Marino e ti regalerò una ciocca di capelli" avrebbe detto in aula alla collega.

Ciò che la Lega continua incessantemente a considerare una provocazione in realtà non è altro che un adeguamento che sta avvenendo a livello mondiale dopo che l'Oms - Organizzazione Mondiale della Sanità - ha rimosso la Cannabis dalla tabella IV della Convenzione unica sugli stupefacenti. Mentre sempre più paesi nel Mondo e in Europa guardano alla legalizzazione o alla depenalizzazione della Cannabis come un colpo alla criminalità organizzata, una fonte economica molto remunerativa, una riduzione del sovraffollamento delle carceri e, non ultimo, un tesoro da studiare da un punto di vista medico, in Italia si continua a discutere su posizioni ideologiche che non giovano a nessuno, tantomeno a i cittadini.

La proposta della giunta di Milano non nasce quindi dal nulla ma da una volontà popolare troppo spesso ignorata e che, forse, potrà trovare la strada della politica locale per forzare quella nazionale, in attesa di sapere quali saranno i prossimi sviluppi.

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Marco Ribechi