Cannabis sempre meno droga: gli Usa cambiano la tabella

Marco Ribechi
01 Sep 2023

Dopo aver completato una revisione scientifica sulla cannabis su direttiva del presidente Joe Biden l'anno scorso, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti sta ora comunicando alla Drug Enforcement Administration (DEA) di ritenere che la marijuana dovrebbe essere collocata nella Lista III del Controlled Substances Act (CSA)


Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) ha raccomandando che la marijuana sia spostata dalla Lista I alla Lista III secondo la legge federale.

Uno sviluppo storico che significa che l'agenzia sanitaria principale non considera più la cannabis una sostanza ad alto potenziale di abuso e senza valore medico.

La parola finale alla DEA Dopo aver completato una revisione scientifica sulla cannabis su direttiva del presidente Joe Biden l'anno scorso, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti sta ora comunicando alla Drug Enforcement Administration (DEA) di ritenere che la marijuana dovrebbe essere collocata nella Lista III del Controlled Substances Act (CSA).

 

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COSA CAMBIA

Come sostanza in Lista III, la cannabis rimarrebbe ancora vietata a livello federale. Tuttavia, la ri-classificazione avrebbe importanti implicazioni per i ricercatori che hanno da tempo criticato la classificazione in Lista I in quanto crea significativi ostacoli all'accesso agli studi.

Spostare la cannabis in Lista III sbloccherebbe anche opportunità fiscali per l'industria della marijuana attualmente non disponibili. «Possiamo confermare che la DEA ha ricevuto una lettera dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani con le sue conclusioni e raccomandazioni sulla classificazione della marijuana, in conformità con la richiesta del presidente Biden di una revisione», ha dichiarato un portavoce.

RICERCA E INDUSTRIA

Ci sarebbero implicazioni sia pratiche che politiche per una ri-classificazione in Lista III se la DEA accogliesse la raccomandazione dell'HHS. Per i ricercatori, ciò significherebbe che non dovranno più sottostare al gravoso processo di registrazione presso la DEA per poter accedere alla cannabis per gli studi come sostanza in Lista I. Per l'industria, la ri-classificazione consentirebbe di effettuare deduzioni fiscali federali che attualmente sono proibite per le imprese coinvolte nella vendita di sostanze in Lista I o II. A causa di questa proibizione, l'industria della cannabis ha affrontato un tasso fiscale effettivo significativamente più alto, e i governi statali si sono assunti la responsabilità di fornire agevolazioni fiscali a livello statale per i loro mercati regolamentati.

 

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LA POLITICA

Dal punto di vista politico, spostare la marijuana dalla Lista I alla Lista III consentirebbe al presidente di affermare di aver contribuito a realizzare una riforma importante, facilitando una revisione amministrativa che potrebbe portare a una ri-classificazione a più di 50 anni dalla collocazione della cannabis nella categoria più restrittiva quando il governo federale ha lanciato la guerra alle droghe. Ciò potrebbe anche rafforzare il momentum per gli sforzi del Congresso per ulteriori riforme delle leggi federali sulla cannabis. Naturalmente, le speranze più alte dei sostenitori vanno nella direzione di una eliminazione totale della marijuana dalla tabella, questo permetterebbe di trattarla allo stesso modo dell'alcol. 

 

FONTE: https://www.marijuanamoment.net/top-federal-health-agency-says-marijuana-should-be-moved-to-schedule-iii-in-historic-recommendation-to-dea/

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Marco Ribechi