La Cannabis cambia tabella, per la DEA non è pericolosa
L'autorità che regola gli stupefacenti dopo 50 anni ha deciso di cambiare la tabella che ne regola usi e sanzioni, verrebbe da dire "Ve l'avevamo detto"
Decisione storica negli Stati Uniti: la Cannabis sarà spostata dalla Tabella I alla Tabella III.
La decisione della DEA (Drug Enforcement Administration) arriva dopo 50 anni di battaglie per far valere i diritti della pianta e dei suoi usuari dopo che la cannabis è stata elencata per la prima volta come droga severamente proibita, alla pari dell’eroina e definita come una sostanza senza valore medico noto e con un significativo potenziale di abuso.
Cosa cambia?
Lo spostamento della marijuana nella Tabella III comporta anche importanti implicazioni per le imprese di cannabis legali a livello statale. Se la decisione sarà portata a termine le aziende produttrici di marijuana potranno ufficialmente usufruire delle detrazioni fiscali federali a cui sono state escluse.
Il cambiamento di Tabella libererebbe anche le barriere di ricerca attualmente imposte agli scienziati che desiderano studiare le sostanze della Tabella I.
Tuttavia, spostare la cannabis in un altro programma non la renderà legale a livello federale, quindi i partecipanti ai mercati statali della cannabis continuerebbero a entrare in conflitto con la legge federale e le sanzioni penali esistenti per alcune attività legate alla marijuana rimarrebbero in vigore.
Uso medico comprovato
La DEA quindi ha generalmente accettato i risultati di una revisione scientifica sulla cannabis durata quasi un anno stabilendo che la cannabis "ha un uso medico attualmente accettato nel trattamento negli Stati Uniti e ha un potenziale di abuso inferiore rispetto ai farmaci o ad altre sostanze nelle Tabelle I e II". L’analisi ha rilevato che più di 30.000 operatori sanitari in 43 giurisdizioni statunitensi sono autorizzati a raccomandare l’uso medico della marijuana a più di sei milioni di pazienti registrati per almeno 15 condizioni mediche.
Sostanza sicura
In termini di sicurezza la revisione sanitaria federale ha concluso che "i rischi per la salute pubblica posti dalla marijuana sono bassi rispetto ad altre droghe d’abuso (ad esempio, eroina, cocaina, benzodiazepine)" di fatto accettando la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti che ad esempio in Italia ancora viene messa in discussione. Per quanto riguarda i decessi per overdose, la marijuana è sempre nella classifica più bassa tra i farmaci di confronto. La DEA ha subito notevoli pressioni da parte dell’amministrazione Biden affinché completasse la revisione in modo tempestivo.