Cannabis: le opinioni dei partiti impegnati nella campagna elettorale

Maria Novella De Luca
22 Sep 2022

Mancano pochi giorni alle elezioni politiche per il rinnovo di Camera e Senato. Tutti gli ultimi sondaggi prima delle votazioni sono stati resi noti, ma noi ci chiediamo quali sono le posizioni dei principali partiti in corsa per il Parlamento riguardo il tema della Cannabis.


Ci eravamo lasciati alla fine di Giugno con la discussione alla Camera sull’unica proposta di legge arrivata nella scorsa legislatura, quella sulla coltivazione domestica di 4 piante avanzata da Riccardo Magi, che mirava a modificare la disciplina sulla Cannabis. Il testo, era sostenuto dal centrosinistra e dal M5s mentre era osteggiato da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Poi tutto si è fermato a causa dell'ultima crisi di governo, per cui gli italiani sono chiamati a votare anticipatamente il prossimo 25 settembre per rinnovare il Parlamento.

E ora, in vista del voto, le posizioni espresse allora dai principali partiti, in merito al tema della regolamentazione della Cannabis, non sono cambiate di molto.

La legalizzazione della Cannabis risulta inserita nei programmi di governo di + Europa, PD, Unione Popolare, Movimento 5 Stelle, Verdi e Sinistra Italiana. Resta ostile a qualunque proposta la Lega, che si esprime solo in merito ai minorenni per i quali prevede campagne di prevenzione "sui pericoli della cultura della droga, con particolare attenzione alle conseguenze sullo sviluppo cognitivo dei giovani derivanti dall'uso abituale di Cannabis".

Molto vago l’approccio di Forza Italia che liquida l’argomento proponendo la lotta allo spaccio e alla diffusione delle droghe con ogni mezzo, anche attraverso campagne di prevenzione e informazione.

Anche Fratelli d’Italia si limita a parlare di “stili di vita sani” con cui combattere l’utilizzo di droghe, la dipendenza dal gioco e il bullismo.

Nessuna menzione all’argomento cannabis nel programma della coalizione Azione - Italia Viva - Calenda il cui leader, Carlo Calenda, favorevole alla legalizzazione fino a poco tempo fa, oggi si dichiara favorevole alla depenalizzazione ma non alla legalizzazione.

È +Europa invece, coerentemente con l’impegno preso da tempo in merito all’argomento cannabis, a prevedere un programma più concreto e dettagliato in cui la legalizzazione della Cannabis è inserita nel paragrafo del programma relativo a diritti e cittadinanza, inquadrata come un percorso graduale che parta dalla regolamentazione della coltivazione domestica. +Europa e il suo leader Benedetto Della Vedova, che rivendicano da sempre posizioni antiproibizioniste e liberali, ribadiscono inoltre il loro impegno a incentivare gli interventi di riduzione del danno.

Il Partito Democratico, il cui leader Enrico Letta non si è mai espresso in merito, propone di legalizzare l’autoproduzione di Cannabis per uso personale e di rafforzare le iniziative di prevenzione e informazione per una sensibilizzazione sui rischi legati a ogni forma di abuso e dipendenza, anche quelli derivanti da sostanze già legali.

Un buon proposito che si deve al lavoro di mediazione di esponenti come Walter Verini e Marco Furfaro, che segna una piccola apertura per un partito che formalmente non ha preso posizione. Infatti, anche se nella legislatura che si sta per concludere, il PD ha sostenuto il disegno di legge Magi-Licatini sulla coltivazione domestica di 4 piante, ha sempre avuto una posizione abbastanza moderata sul Referendum Cannabis.

Regolamentare legalmente produzione, distribuzione e vendita per gli adulti, permettendo inoltre la coltivazione per uso personale favorendo la nascita dei Cannabis Social Club, inquadrati come "ambiti non profit di condivisione collettiva" è quello che propone l’alleanza fra Verdi e Sinistra Italiana. Il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha sempre sostenuto la regolamentazione della Cannabis, che definisce, infatti, un grande patrimonio contro la malavita.

Arrivare a una totale regolamentazione e togliere alle mafie un mercato redditizio, investendo in politiche sociali, sanitarie e educative per la riduzione delle droghe pesanti è ciò che propone Unione Popolare, partito formato da Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e DemA, che da anni sostengono la necessità di una riforma radicale delle politiche sulla Cannabis.

Il tema della regolamentazione della cannabis è trattato invece in maniera molto sintetica dal Movimento 5stelle che parla di legalizzazione della coltivazione personale, di lotta alle mafie e di tutela dei diritti dei pazienti senza però specificare le modalità di coltivazione, né altre motivazioni a sostegno della misura. Non possiamo però dimenticare il grande impegno, durante la scorsa legislatura, di Mario Perantoni, Presidente della Commissione Giustizia e di altri esponenti del M5S nel supportare il disegno di legge sulla coltivazione domestica.

“Crediamo che votare sia importante come crediamo che sia altrettanto importante informarsi nel migliore possibile dei modi” scrivono gli attivisti di Meglio Legale sulla loro nuova newsletter antiproibizionista alla quale abbiamo attinto per le informazioni sui programmi elettorali. Ci uniamo al loro pensiero e al loro impegno, ancora una volta, per fare chiarezza su un argomento così delicato in un momento importante per il nostro Paese.


 


 

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Maria Novella De Luca