Nutrizione e qualità dell'acqua per la coltivazione della cannabis

Soft Secrets
06 Apr 2019

Per far crescere le piante come progettato, è necessario creare condizioni ideali per le stesse. Fra gli aspetti più importanti figurano nutrienti adeguati e acqua di elevata qualità. Questi due elementi sono strettamente legati. Senza l'acqua, le piante non sarebbero in grado di assorbire le sostanze nutritive e, oltre a ciò, la qualità dell’acqua potrebbe anche incidere sul substrato o sui fertilizzanti in un modo o nell'altro


 

Come le piante assorbono i nutrienti

Le piante ottengono i nutrienti attraverso le radici, anche se in una certa misura e possono assorbirle anche attraverso le foglie. Ogni pianta ha bisogno di un apparato radicolare adeguatamente sviluppato e sano per poter ricevere nutrienti a sufficienza. È inoltre importante che il substrato sia adatto all’assorbimento e allo stoccaggio di sostanze nutritive. Per quanto riguarda la coltivazione idroponica, il substrato così come è non contiene sostanze nutritive. Le piante ricevono quindi i nutrienti direttamente dalle soluzioni nutritive. Quando vengono coltivate nel terreno, i nutrienti sono contenuti nel substrato. Dopo l'irrigazione, alcuni nutrienti si sciolgono in acqua permettendo alle piante di assorbirli attraverso le radici. Si può notare come l'acqua incida in modo significativo sul processo di nutrimento delle piante. Ecco perché la sua qualità è così importante. Le radici sane sono la pietra angolare di un buon raccolto. Non dimenticate mai di tenerle in condizioni di vita appropriate. Le radici si sviluppano al meglio e riescono ad assorbire il maggior numero di nutrienti a temperature che si aggirano attorno ai 20°C. Hanno anche bisogno di ossigeno, che assorbono e utilizzano per prevenire il marciume radicale e altri patogeni. Se non hanno accesso all'ossigeno, le radici iniziano a marcire e non sono in grado di assorbire i nutrienti dal substrato. L'acqua per l'irrigazione, così come la soluzione nutritiva, dovrebbero essere entrambe ossigenati. È possibile utilizzare un compressore da acquario oppure lasciare che una piccola pompa di circolazione faccia il tutto. Non appena l'acqua inizia a muoversi, viene automaticamente leggermente ossigenata.

Importanza di pH ed EC

Anche il pH e l'EC dell'acqua e del substrato hanno un grande impatto sull'assorbimento dei nutrienti. Se i valori di pH o EC sono troppo bassi o troppo alti, le piante non riescono ad assorbire le sostanze nutritive come accadrebbe in circostanze ottimali. Il valore del pH indica quanto sono acidi o alcalini l’acqua, la soluzione nutritiva o il substrato. Alcuni elementi, come calcio e magnesio, sono più accessibili alle piante quando il valore del pH è più elevato, mentre altri elementi, come ferro o zinco, sono più accessibili quando il valore del pH è inferiore. Affinché la cannabis assorba tutti gli elementi necessari nelle quantità ottimali, si consiglia di mantenere il pH tra 5,5 e 6,3 per la coltura idroponica e tra 5,8 e 6,5 per la coltivazione in terra. Se il pH diventa notevolmente più basso o più alto, le piante non assorbono le sostanze nutritive in modo uniforme, il che fa accumulare le sostanze inutilizzate nel substrato, mentre le piante soffrono a causa della carenza di tali sostanze nutritive. Può verificarsi il cosiddetto blocco dei nutrienti (è una situazione in cui i nutrienti sono presenti, ma la pianta non riesce ad assorbirli), che può comportare squilibri nelle sostanze, formazione di sostanze tossiche e creazione delle condizioni ottimali per i patogeni. Un controllo regolare del livello di pH ottimale è assolutamente fondamentale per il successo della coltivazione. L'acqua del rubinetto in genere è un po' alcalina, il che significa che il suo pH è superiore a 7. L'acqua di pozzo o l'acqua piovana sono generalmente neutre, oppure un po' acide, con un pH compreso fra 6,5 e 7. Se si utilizza un misuratore elettronico del pH, non va dimenticato di calibrarlo regolarmente ogni mese. Neanche gli elettrodi pH durano all’infinito e dovrebbero quindi essere sostituiti almeno una volta l'anno. Si tratta di una manutenzione onerosa, ma vale la pena sostenere tale spesa. In effetti, la misurazione del pH è praticamente inutile se non è accurata. Un altro fattore fondamentale per l'assorbimento dei nutrienti è la conduttività elettrica - CE. Questo valore indica quanti nutrienti sono contenuti nell'acqua, nel substrato e nella soluzione nutritiva. Le piante di cannabis possono assorbire i nutrienti disciolti con un valore CE che arriva a 2,4 μS/cm2 oppure a 1200 ppm (a seconda dell'unità di misura prescelta). La conversione da CE a ppm può essere effettuata facilmente moltiplicando il valore CE per 500. Se l'acqua non purificata della fonte prescelta ha una CE di 0,3 μS/cm2, si possono somministrare alle piante fino a 2,1 μS/cm2 di nutrienti nelle proporzioni necessarie. Tuttavia, se l'acqua della fonte prescelta ha una CE di 0,7 μS/cm2, è possibile somministrare alle piante solo 1,7 μS/cm2 di nutrienti. Se si vogliono conoscere le sostanze nutritive contenute nell’acqua non purificata, è necessario esaminarla in laboratorio. Non potrà comunque mai avere una composizione della stessa qualità dell'acqua che potreste preparare voi stessi per le piante. Di conseguenza, minore è la CE dell’acqua non purificata, migliori saranno le soluzioni nutritive che potrete ottenere.

Cloro nell’acqua

Se si utilizza l'acqua del rubinetto e non si dispone di alcun filtro speciale per l'acqua, è necessario tenere conto del fatto che questo tipo di acqua contiene cloro. Viene aggiunto come disinfettante per uccidere batteri, virus e altri agenti patogeni. È senz’altro positivo per ragioni igieniche, ma non per il substrato. Il primo problema sta nel fatto che il cloro può danneggiare le radici più deboli e sicuramente non volete che ciò accada. Un altro problema si verifica quando si utilizzano alcuni microrganismi benefici. Il cloro non uccide solo gli agenti patogeni, ma uccide anche tutte le muffe e i batteri salutari che avete allevato con cura nel vostro substrato. L'utilizzo di funghi micorrizici, tricoderma o nematodi contro i parassiti è quindi meno efficace. Poiché il cloro è un elemento gassoso, evapora lentamente. Molti produttori fanno affidamento su questo. Hanno semplicemente un serbatoio dell’acqua dove mettono l'acqua in anticipo e fanno evaporare il cloro. Ma quanto ci vuole prima che tutto il cloro scompaia? Sono sufficienti 24 ore? Non esiste una risposta chiara, perché le variabili sono numerose: le dimensioni del serbatoio, la temperatura della stanza, il livello dell'acqua e così via. L'evaporazione può essere accelerata utilizzando un compressore da acquario o una pompa di circolazione. Tuttavia, non si può mai essere certi che il cloro sia completamente assente. Se volete esserne certi al 100%, dovete filtrare l'acqua.

Fertilizzazione

A questo punto, nessuno probabilmente dubita dell'importanza della qualità dell'acqua per la coltivazione. Non importa se si coltiva idroponicamente o nella terra. Quando si vuole una soluzione nutritiva adeguata e si vuole permettere alle piante di assorbire questi nutrienti, si deve misurare il pH e la CE dell’acqua fresca e poi gli stessi valori dell'acqua contenente i fertilizzanti e a volte anche i valori dell'acqua che fuoriesce dal substrato. Misurate il pH e la CE ogni giorno oppure ogni due. Questo vi darà una buona panoramica di quante sostanze nutritive somministrate alle piante e di quante di queste vengono utilizzate. Qualsiasi deviazione dal pH e dalla CE ideali può essere rettificata in poco tempo. Lasciate che aggiunga qualcos’altro sulla fertilizzazione. Come affermato in precedenza, le piante riescono ad assorbire fino a 2,4 μS/cm2 di nutrienti. Non dimenticate tuttavia che i nutrienti non possono rimanere troppo a lungo nel substrato. È necessario lavare via i nutrienti rimasti inutilizzati da un po’ di tempo e fare spazio per quelli nuovi. Se coltivate in vaso, dovete innaffiare le piante in modo che un terzo del liquido fuoriesca: in questo modo sostituirete tutta l'acqua contenente i nutrienti disciolti. Innaffiate le piante in questo modo almeno una volta la settimana. Se coltivate in idroponica, a prescindere che si tratti di vasi da fiori o di sistemi di coltivazione diversi, dovreste sciacquare con regolarità l'acqua usando acqua pulita con pH modificato. Tale controlavaggio dovrebbe essere effettuato ogni sette o dieci giorni, come avviene per la sostituzione completa della soluzione nutritiva nel serbatoio. Livelli di CE costantemente elevati e il mancato controlavaggio portano a un calo della qualità dell'ambiente nel substrato, il che impedisce al sistema radicolare di crescere ulteriormente e provoca danni allo stesso. Inoltre, il pH cambia molto velocemente, comportando altri problemi.

Trattamento dell’acqua

Ora esamineremo come rettificare in modo attivo l’acqua. Dovreste aver sentito parlare di filtraggio, osmosi inversa e radiazioni UV. Tutti e tre i metodi migliorano la qualità dell'acqua, ma ciascuno di essi ha utilizzi e risultati diversi. La filtrazione dell'acqua è un metodo di trattamento dell’acqua piuttosto economico, che elimina la contaminazione meccanica e chimica. Un filtro adeguato può anche eliminare subito il 99% del cloro di cui abbiamo parlato. In caso di problemi con acqua impura o clorata, il sistema di filtrazione è una soluzione affidabile ed economica. Si può agevolmente collegare il filtro alla fonte da cui si pompa l'acqua per le piante. Un sistema di questo tipo per una stanza di coltura domestica di piccole dimensioni costa circa come dieci grammi di hashish di buona qualità. Le cartucce del filtro devono essere sostituite due volte l'anno, ma non è un grosso problema, se si tiene conto dei benefici prodotti sulle vostre piante. La filtrazione eliminerà il cloro e le impurità, ma se si verificano problemi dovuti a livelli elevati di CE in acqua non purificata, è necessario passare al livello successivo. Una volta che la CE dell’acqua raggiunge 0,5 μS/cm2 e più, è già troppo. Se l'acqua della vostra fonte ha una CE superiore a questa, dovreste cominciare a pensare all'osmosi inversa. In questo caso, l'acqua viene spinta ad alta pressione attraverso diversi strati di membrana sottile, che filtra le impurità fino a 0,0001 micron, metalli pesanti, sali e altre sostanze chimiche. Il livello di CE è ridotto fino a zero o a un valore molto vicino allo zero; ciò dipende dalla qualità dell'acqua e dal sistema utilizzato. Un altro vantaggio dell'osmosi inversa è che l'acqua rettificata ha un pH che si aggira attorno a 6,5, che è un ottimo punto di partenza per la coltivazione della cannabis. In generale, l'osmosi inversa consente di controllare appieno le sostanze nutritive – quante e in quale concentrazione ne somministrate alle piante. Naturalmente, dovrete pagare un extra per un sistema di questo tipo. È possibile imbattersi in un altro problema che riguarda la qualità dell'acqua. L'acqua può contenere quantità indesiderate di batteri e altri agenti patogeni organici. Questo problema è più diffuso se si utilizza l'acqua di pozzo. La radiazione UV è un ottimo strumento per uccidere i batteri. Vengono utilizzati tubi speciali: basta collegarli fra di loro alla fonte dell'acqua e il gioco è fatto. All’interno si accende una lampada UV che irraggia l'acqua che scorre, ma la luce non arriva fuori dal sistema. Questo metodo di trattamento dell’acqua consente di uccidere i batteri nocivi senza utilizzare soluzioni chimiche. Prima di utilizzare la radiazione UV, dovreste far esaminare l’acqua per scoprire la quantità di batteri presenti al suo interno, per evitare di spendere soldi inutilmente. Vi auguro coltivazioni di successo e alla prossima sulla rivista Grow!.

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