Chi fuma? Il puma

Soft Secrets
02 Apr 2019

Ho dovuto eliminare dalla mia quotidianità il fumare. Purtroppo una grave asma mi impedisce di fumare continuamente, come piacerebbe a me. Le buone abitudini cessano prima o poi perché o indebitano o ingrassano o uccidono, diceva qualcuno. Quando comunico la mia scelta trovo di fronte facce stupite ed incredule. Non fumo più, se non in rarissimi casi, e quasi nessuno mi crede finché non mi vede rifiutare l'ennesimo cannone o cyloom. Cessato lo stupore cominciano le domande e quella che più mi fa riflettere è: perché non vaporizzi allora?


È nata prima la canna o la pipa?

Inizialmente pensavo che lo svapo non c'entrasse nulla col fumare, forse dabbare lo è per via della sublimazione, ma senza combustione pensavo non fosse fumare. Poi, invece, ho riflettuto sul metodo di assunzione ed è il medesimo tra la combustione e la vaporizzazione: entrambe apportano principi attivi alle mucose delle vie aeree tramite l'inalazione di fumi o vapori. In entrambi i casi sono i polmoni ad essere la via d'accesso al nostro corpo. Quindi ho smesso di storcere il naso alla domanda "perché non svapi allora?" e ho ripensato alle differenze tra una svapata, una dabbata e il fumare. Non mi danno lo stesso grado di soddisfazione ma non sono neanche piaceri opposti. Anzitutto fumare è anche un rito sociale anche nel mondo occidentale come in ogni cultura sulla Terra. Ed è anche la pratica più diffusa: quasi subito si diffuse il fumo in pipa, assieme alla diffusione ambientale tramite incensiere sulle cui braci ardenti venivano gettati pezzi di hashish o charas (quello che al giorno d'oggi hanno ribattezzato "hotboxing"). Dopo la scoperta dell'America e la diffusione del fumo di tabacco arrivò in poco tempo il concetto di sigarette fumate quotidianamente e da lì alle canne il passo fu relativamente breve. Nel 1600 si consumava tabacco in pipe e sigari, nella prima metà del 1800 vennero inventate le sigarette e a fine secolo già se ne producevano a milioni, per ciò che era divenuto un vizio appannaggio delle masse. Chi non poteva permettersele doveva fumare dei sostituti trovati qua e là, e perché no della canapa - che all'epoca era diffusa e coltivata per le sue numerose risorse. Nel Novecento si assiste alla consacrazione del fumo come pratica quotidiana, con lo sdoganamento morale in pubblico anche per le donne che non erano ben viste se fumavano. Ma non è l'unica maniera di assumere cannabis coi polmoni. Parallelamente al fumo di sigarette e di canne si svilupparono altri metodi di assunzione: nella seconda metà del Novecento i viaggiatori riportarono dall'India le pipe tradizionalmente usate per fumare, chiamate cyloom. Qualche artigiano dell'argilla cominciò a produrre queste pipe tubolari anche fuori dall'India, contribuendo a diffonderle nella scena underground dei fumatori. E fu così che il consumo di erba, e derivati, in pipa si affiancò alle canne. I bong sono un derivato del Novecento dal narghilè, o più conosciuto come hookah, nome con cui si diffuse attorno all'anno 1500 nelle zone tra la Persia e l'India una pipa ad acqua su cui appoggiare del tabacco o più probabilmente della cannabis. Il tabacco venne introdotto quasi subito in India, dopo la scoperta dell'America però, portandoci a credere che consumassero cannabis o hashish in queste pipe. Sia ben inteso: fumare è un utilizzo recente... L'hashish potrebbe esistere dall'anno 1000 e sappiamo con certezza che veniva più spesso ingoiato che fumato, mentre la canapa è tra le prime piante ad essere state coltivate dall'uomo, ne abbiamo le prove grazie ai ritrovamenti archeologici. Solo recentemente invece si è diffuso un modo di assunzione polmonare più "sano" che è l'utilizzo del vaporizzatore, dove un getto di aria calda estrae i principi attivi dalla cannabis senza combustione. Ma vaporizzare non è soddisfacente come fumare uno spinello di fumo denso, secondo me. Forse sarà la dipendenza dalla nicotina del tabacco, forse il gesto di passare la canna ad un amico o forse entrambi. Fumare inoltre dà anche un gusto differente dal sapore dei fiori vaporizzati, ma rimane la mia opinione personale. L'ultimo ritrovato per assumere cannabis e derivati, in ordine di tempo, è la sigaretta elettronica caricata con estratto di cannabis. In commercio ce ne sono parecchie al giorno d'oggi, ognuna col sapore della varietà di cannabis da cui è estratta, ognuna con diverso contenuto di cannabinoidi. Al prossimo quindi che mi chiede perché non svapo gli risponderò che non mi dà la medesima soddisfazione. Peppino, presente in funzione di compagnia e sostegno morale con patatine e cioccolato fondente, si accende l'ennesima canna di Amnesia e dopo questo viaggio tra la storia del fumo ci ricorda che noi tutti appassionati siamo responsabili di questa cultura.

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