Cannabis: come influenza l'apprendimento

Maria Novella De Luca
08 Jun 2023

Per migliaia di anni gli esseri umani hanno utilizzato sostanze che alterano la mente, per tanti motivi differenti e ancora oggi alcune di queste sono radicate nella nostra vita quotidiana tanto che spesso dimentichiamo che modificano, in modi differenti, il nostro stato d'animo.


Il caffè al mattino o prima di iniziare una riunione, il tè del pomeriggio dopo una lunga giornata lavorativa, la sigaretta per spezzare. Le usiamo in molte attività e lo studio non fa eccezione.

Come non fa eccezione, da parte di alcuni studenti, utilizzare cannabis al posto di altre sostanze. E come qualsiasi altra sostanza, anch’essa agisce su ogni persona in modo diverso.

Ma l'erba, quindi, può aiutarci a studiare?

Purtroppo la risposta non è semplice e soprattutto non ne esiste solo una. Al di fuori dello studio, infatti, molte persone hanno un rapporto positivo con la cannabis, mentre altre si ritrovano immerse in uno stato di panico e paranoia. Quindi, prima di tutto, è importante capire come ti fa sentire la cannabis in generale, al di fuori dello studio.

Se tu e la cannabis lavorate bene insieme, allora vale la pena comprendere se può essere un valido aiuto anche nello studio. Quello che può accadere è provare una maggiore concentrazione o al contrario sentirti distratto e demotivato. Ovviamente il risultato dipende molto anche dalla dose e il tipo di impegno che si deve mettere nello studio.

Quasi tutti sperimentano l'uso di droghe ricreative all'università e la marijuana è senza dubbio una delle droghe più sicure che gli studenti possono consumare durante questo periodo, tuttavia potrebbe non andare sempre di pari passo con efficaci abitudini di studio.

In effetti, si è studiato per almeno cinquant’anni il fatto che la cannabis possa avere un impatto negativo sullo studio, e non è una sorpresa che i risultati siano misti. L’indebolimento cognitivo, infatti, varia tantissimo da individuo a individuo.

Ci sono alcuni aspetti in cui la cannabis potrebbe giovare allo studio come ad esempio nella concentrazione, nella creatività e nella flessibilità. Il comune denominatore tra il consumo di cannabis e la produttività, spesso è il vantaggio che fornisce alla creatività personale. Ad esempio in un contesto in cui devi fare un brainstorming di idee, sia per un progetto di gruppo che per un studio individuale, fumare erba a volte può aiutare a raggiungere idee geniali. Ma ci sono anche cose che potrebbero andare storte assumendo cannabis prima di iniziare una sessione di studio come la perdita di concentrazione e di motivazione, o ansia e paranoia dovute a una frequenza cardiaca elevata. Uno dei principali modi in cui l'uso della cannabis può influenzare il tuo apprendimento è la memoria compromessa e la difficoltà con il pensiero immediato e le capacità di risoluzione dei problemi. Questi effetti sono più comuni mentre si è direttamente sotto l'influenza della cannabis, ma possono anche svilupparsi con l'uso cronico in quanto possono influenzare lo sviluppo del cervello, specialmente con un inizio precoce dell'uso. Gli effetti negativi del consumo di cannabis sulla memoria e sull'apprendimento sono più comuni tra i consumatori cronici attivi di cannabis.

Il cannabinoide THC è alla base degli effetti psicoattivi fondamentali dell'erba. Lo fa legandosi a un recettore nel sistema nervoso centrale noto come CB1. All'attivazione di questo sito, le cellule cerebrali rilasciano un'ondata del neurotrasmettitore dopamina, quella sostanza chimica che svolge un ruolo chiave nel controllo motivazionale. Se vai d'accordo con la cannabis e trovi la tua dose, quindi, potresti scoprire che l'erba ti dà la spinta per studiare.

È bene considerare anche il fatto che come studente, nel corso degli anni di studio, sicuramente, sperimenterai momenti di ansia da moderata a estrema.  A volte lo stress degli esami può essere così opprimente che uno studio efficace diventa impossibile, e lo stress diventa di natura ciclica: ti preoccupi per l'esame di questa settimana perché non hai studiato, ma non riesci a concentrarti perché sei stressato per l’esame ma anche per altri pensieri che si ingigantiscono come pensare al tuo futuro, al lavoro, alle relazioni.

È qui che usare cannabis prima di una sessione di studio può essere di aiuto. Quando sei a quel punto estremo di studio ansioso, dove leggi, leggi ma nulla sembra restare nella mente, avere un po’ di cannabis da fumare può essere un buon decompressore.

Ma la cannabis non conduce tutti alla motivazione e alla concentrazione. Infatti, può produrre anche l'effetto opposto, soprattutto a dosi più elevate. Anche dopo aver fumato varietà presumibilmente energizzanti, alcuni fumatori sentono le palpebre appesantirsi e il gusto per lo studio svanire.

La cannabis ricca di THC, infatti, ha una lista di effetti collaterali negativi che possono scoraggiare anche lo studente più severo dallo studio fino a quando le sensazioni più brutte non passano. Questi includono una frequenza cardiaca elevata, paranoia, panico, ansia, memoria compromessa e un senso del tempo alterato.

Studiare con la cannabis potrebbe aiutarti a sviluppare una struttura per le tue giornate di lettura e ripasso. Invece di uscire per un caffè ogni due ore, puoi invece prendere intervalli di 10 minuti per liberare la mente e ricaricare il tuo sistema endocannabinoide prima di tuffarti di nuovo nel tuo lavoro. Ma ricorda che la cannabis ha un effetto negativo sulla memoria a breve termine, quindi usarne molta probabilmente renderà inutile qualsiasi tipo di revisione: una piccola quantità è buona per sciogliersi, ma esagerare potrebbe portare a un vero pasticcio.

Inoltre mentre alcune varietà aumentano la concentrazione, potresti finire per concentrarti sulla cosa completamente sbagliata, come video musicali stravaganti o il tuo feed sui social media alla ricerca di post per migliorare il tuo sballo.

Quindi, studiare da sballati funziona bene per alcuni consumatori di cannabis e non funziona affatto per altri. 

Il nostro consiglio, se vuoi provare, è quello di utilizzarne piccole quantità. Un solo tiro da una canna non ti manderà sulla luna, anzi, probabilmente non sentirai quasi nulla, ma anche poco THC può aiutarti a mantenere la concentrazione e ad appassionarti allo studio, senza compromettere le tue facoltà mentali o farti distrarre.

Cerca di fare un pasto adeguato prima di fumare e studiare, questo ti aiuterà anche a frenare la fame chimica, che molto probabilmente sarà il principale motivo che ti farà abbandonare la scrivania.

Come visto precedentemente, il THC può aiutare a motivare e ispirare, ma esagerare può rapidamente mettere un freno alla tua sessione di studio. Quindi considera l’opzione di utilizzare varietà con livelli più bassi di THC, o, meglio ancora, livelli più alti di CBD, per compensare alcuni degli effetti collaterali più indesiderati, come la paranoia. I cannabinoidi come il THC e il CBD dettano gli effetti principali di ogni cultivar, mentre i terpeni sono ciò che differenzia uno sballo sbalorditivo da uno energizzante. Se cerchi stimoli, seleziona varietà più ricche di limonene e pinene. Se vuoi rilassarti, opta per quelli con molto mircene.

Proprio come ogni cosa nella vita, ci sono pro e contro. Assicurati di essere ben informato e preparato prima di provare e buono studio!

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Maria Novella De Luca