Olio di Cannabis in valigia: star NBA rischia 10 anni
La cestista americana Brittney Griner, già due volte oro olimpico, è stata arrestata a Mosca con l'accusa di possesso di sostanza stupefacente. Il funzionario dell'ambasciata USA: "Le sue condizioni sono rassicuranti"
Star del basket americano trovata con olio di Cannabis in Russia rischia fino a dieci anni di carcere. “Le sue condizioni di salute sono rassicuranti” ha spiegato il funzionario dell’ambasciata americana che ieri ha potuto incontrare per la prima volta la cestista Brittney Griner, detenuta nelle carceri russe dal 17 febbraio perché trovata in possesso di olio di Cannabis, sostanza proibita nella Federazione russa.
Griner, già due volte medaglia d'oro olimpica, è una giocatrice della WNBA dove milita nei Phoenix Mercury. Allo stesso tempo però, durante la bassa stagione negli Usa, Griner gioca per la squadra russa UMMC Ekaterinburg. A febbraio in un aeroporto di Mosca è stata trovata in possesso di una quantità di sostanza proibita punibile con una pena fino a 10 anni di reclusione.
La vicenda, a causa delle tensioni tra Russia e Ucraina, era stata tenuta nascosta fino ad inizio marzo per la paura che un’eccessiva esposizione mediatica potesse minare le trattative di rilascio. Il tribunale di Mosca ha inoltre annunciato l’intenzione di prolungare il periodo di detenzione fino al 19 maggio per poter svolgere adeguatamente le indagini in corso. Per molti americani si tratta di una falsa accusa, come sostiene anche il professore di diritto all'Università dell'Illinois ed esperto di codice civile russo Peter Maggs. Anche l'ex first lady Hillary Clinton si è pronunciata in favore della Griner condividendo un articolo con la didascalia "Free Brittney" in un post su Twitter. La moglie di Griner, Cherelle Griner, ha pubblicamente chiesto il rilascio di Brittney condiviso da molte star dello sport a stelle e strisce.
La cestista quindi sembra finita all’interno di un caso di diplomazia internazionale più grande di lei dove la Cannabis viene usata solamente come scusa per complicare le relazioni tra due paesi già ai ferri corti.
Il "caso Griner" ha portato alla luce inoltre anche il problema della differenza di salario all'interno degli sport americani, dove la forbice retributiva tra uomini e donne è estremamente elevata. Griner negli Usa guadagna circa 220mila dollari annui (a fronte di una paga media di 130mila dolllari) mentre in Russia guadagna più di un milione di dollari a stagione.