La Sardegna punta sulla canapa sativa per economia e agricoltura
La Sardegna punta sulla canapa sativa. La norma potrebbe permettere in futuro, se l’iter verrà portato a conclusione con successo, la produzione e la lavorazione della canapa sativa, ovvero con bassissimi livelli di THC
E’ stato approvato dalla Commissione regionale Attività Produttive il Testo unificato Sostegno e promozione della coltivazione e della filiera della canapa industriale.
Gli utilizzi per cui sarà possibile la coltivazione sono i più disparati, da materiale edile a elemento di lotta contro l’erosione del suolo fino al campo bioenergetico, considerando l’elevata biomassa contenuta nella pianta.
Il comparto della canapa in Sardegna vede tanti produttori pronti ad investire ed è già in crescita, per questo la legge è determinante per regolamentare le possibilità di coltivazione e i suoi utilizzi. Se sviluppato correttamente potrà permettere a tanti giovani di crearsi la propria occupazione in una regione che lo stesso onorevole Mario Perantoni, presidente della Commissione Giustizia alla Camera dei deputati, ha definito ideale per la coltivazione della pianta. La canapa sativa viene utilizzata anche in ambito alimentare per la produzione di oli e farine ma un’altra applicazione, forse meno conosciuta, riguarda la bonifica dei terreni inquinati.
Il presidente della Commissione regionale Piero Maieli ha dichiarato: «Molti giovani stanno cercando di sviluppare questo settore ma si scontrano con i problemi legati alla sua non regolamentazione, con la burocrazia e con eccessivi controlli. Spetta a noi fare chiarezza e permettere lo sviluppo del comparto». Ora manca solo l’approvazione in Consiglio Regionale.