Fumare sempre, una storia di fumo e di tabacco

Soft Secrets
03 May 2019

La storia inizia con una cartina, un filtro e l'impasto. Ai tempi bastavano 0,3 di fumo e mezza sigaretta, per riempire una kingsize arrotolata e la routine dei pomeriggi infrasettimanali si trasformava in una piacevole avventura. Eravamo ragazzini e con gli amici sperimentavamo le prime canne dopo la scuola. Era divertente imparare ogni giorno una parola nuova che descriveva un filtro o una maniera di rollare o più spesso una leggenda tramandataci dai più grandi


Scoprimmo subito che il fumo buono era ovunque, poveri illusi, mentre l'erba buona andava cercata attentamente per non ritrovarsi a fumare semi e rami dal sapore sgradevole. Le canne d'erba potevano anche essere composte di solo erba ma il risultato spesso portava ad attacchi di tosse e grattate di gola. Si trattava di erba umida o poco flushata, in ogni caso era erba coltivata male. Ma a questa conclusione ci arrivammo anni dopo grazie a internet, che ci permise di scoprire molto sulla cultura underground della cannabis e di sperimentare le nostre prime autoproduzioni. Con un blunt, cioé una foglia di tabacco trattata ed utilizzabile come una cartina, provavamo l'erba pura a mò di sigaro e la degustavamo. Fumando i nostri primi raccolti notammo la differenza con ciò che offriva il mercato nero. Il fumo soprattutto non era all'altezza delle nostre autoproduzioni. All'epoca si pensava che solo in campo aperto si potesse produrre l'hashish. Invece si può produrre anche indoor ma commercialmente non è detto convenga, ecco spiegato perché la maggior parte del fumo proviene da paesi dove si "possono" coltivare i campi a cielo aperto. Da uno dei primi trim disponibili decisi di viaggiare per scoprire il vero hashish, mi venne la curiosità facendo il primo Ice-o-Lator della mia vita. L'Ice-o-Lator andava mescolato con il tabacco o con l'erba, come si faceva con il fumo o con la Charas. La Charas, a proposito, all'epoca non l'avevamo se non raramente al ritorno di amici dall'India ed era un evento rarissimo poter fumare canne, o meglio cyloom, di questa pregeria indiana. Quando in piazza arrivò il nostro primo cyloom si dovette procedere alla sua sverginatura. All'epoca era un evento cominciare a fumare un cyloom, in quanto si cominciava con una carica di erba e fumo senza tabacco, per dare sapore allo strumento secondo le nostre idee. Non so chi ci raccontò questa storia ma oltre a grandi mal di gola e intensa tosse non ricordo altro... Tanti anni dopo in India vidi il cyloom fumato senza tabacco. Era stato caricato di solo Charas, una pasta molto asciutta e stagionata. All'epoca di quando ero un pischello sempre ci mescolavamo una sigaretta intera tostata e quantità esagerate di fumo. Ovviamente la leggenda di fumare solo cyloom di fumo arrivò anche nella nostra piazza e ci impedì di godere delle fumate di erba impastate con una sigaretta. Devo ribadire che si tratta di una leggenda in quanto anche Alverman in persona ha strabuzzato gli occhi stupito alla domanda se si potessero fumare i cyloom di erba. I cyloom sono sempre stati fumati anche con l'erba, d'altronde anche la chubanga si fuma carica d'erba. E la chubanga è una pipa come il cyloom. Ai giorni nostri c'è ancora chi immotivatamente storce il naso associando il cyloom all'India e alla Charas, se non è convinto da queste parole almeno deve riconoscere il diritto a ciascuno di fumare come meglio crede, se non vuole provare a caricarne uno con fiori ben coltivati. Devo specificare che i fiori devono essere ben coltivati, altrimenti ogni difetto dell'erba sarà evidente dal secondo tiro di cyloom. Dalle carenze agli eccessi della fertilizzazione, tutto sarà evidente dal secondo tiro. Il mio primo bong serio che ho apprezzato, cioè in vetro, è stato un Roor con la scritta gialla haze e la E capovolta. Come se fosse ieri ricordo ancora la Mendocino Madness X Sour Wonder che fumai quella sera a Roma tantissimo tempo fa. Ne riempivamo il braciere con un impasto di tabacco e Ice-o-Lator oppure erba. Fu micidiale quella serata su quel divano... Da allora fumare è stato un piacere quotidiano che ha scandito il tempo per tantissimi giorni. Mi ha portato a conoscere tanta nuova gente e a compiere esperienze altrimenti impensabili. Ho viaggiato il mondo, spesso alla ricerca di un fumare differente, che fosse tradizionale o innovativo. Un giorno sarà legale in tutto il pianeta e sarà sicuramente un altro mondo per i fumatori, rispetto a tanti anni fa quando c'era solo internet e bisognava pure stare molto attenti!

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