Guernsey, la Giamaica d'Europa: è boom di Cannabis
Nell'arcipelago britannico dove si trovano ben tre cliniche private è boom di prescrizioni mediche. C'è chi chiede di allentare la legislazione e chi, per pagarsi la terapia, è costretto a venderla per arrotondare
13.200 prescrizioni in un anno per una popolazione di soli 65mila abitanti.
Sono questi i numeri del Guernsey, l’arcipelago dipendente dalla corona britannica che si trova nel canale della Manica, proprio davanti alle coste francesi. I dati mostrano che negli ultimi 12 mesi la cannabis è stata prescritta oltre 13.200 volte, ricordando che ogni prescrizione può richiedere svariati grammi di sostanza.
Il dato molto elevato può essere ricondotto a differenti cause.
Una di queste è sicuramente per la presenza di tre cliniche private sull'isola in grado di offrire il servizio. Le cliniche segnalano volontariamente il numero di prescrizioni emesse, ma non il numero di pazienti singoli. Il deputato Marc Leadbeater, che è anche direttore della società di cannabis medicinale House of Green, ha detto che l'industria ha bisogno di "investimenti massicci".
Rendere più semplice la regolamentazione
La coltivazione della cannabis medicinale è stata consentita su licenza a Guernsey dal luglio 2021. Leadbeater ha detto che le persone devono essere aperte mentalmente se l'industria vuole andare avanti: «Molti degli investitori storici della cannabis medicinale oggi sono cauti a causa degli sviluppi incerti della legislazione sulla cannabis in tutto il mondo. Credo che abbiamo bisogno di nuove persone che apprezzino l'industria della cannabis. Non si ha una chiara idea di quanti soldi possano essere fatti per Guernsey grazie alla Cannabis e quando lo dico non mi credono».
Questo avviene mentre è stato suggerito che più di 100 posti di lavoro potrebbero essere creati a Guernsey se venisse istituito un centro per la cannabis medicinale nell'isola. Due aziende di Guernsey, 4C Labs e Pura Health, hanno formato una partnership esclusiva per "offrire ai pazienti prodotti di alta qualità importati". Aaron Davies, responsabile dei servizi per l'infanzia presso l'ente di beneficenza Action for Children, ha chiesto una "regolamentazione rigorosa adeguata intorno alla cannabis medicinale", e "linee guida chiare sul suo utilizzo" per evitare che la sostanza finisca nelle mani dei giovani.
Ha detto a BBC Radio Guernsey: «Se è stata prescritta per soddisfare le esigenze di salute di qualcuno, va bene. Sappiamo però che si tratta di un medicinale con un costo significativo per i pazienti, quindi spesso una delle opzioni è vendere parte della prescrizione. È questo genere di cose che ci preoccupano davvero».
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