Pesce d’aprile, o forse no?
La notizia che abbiamo pubblicato ieri, d’accordo con i ricercatori di GianTec era uno scherzo, un simpatico pesce d’aprile, come tradizione comanda.
I pesci ovviamente non hanno cambiato colore diventando verdi, ma nello scherzo era comunque svelata una grande e importante novità : il nerolidolo, uno degli oltre 40.000 terpeni presenti in natura, che si trova in molte specie vegetali che producono aromi floreali. Anche i tricomi dei fiori di cannabis producono questo terpene, che caratterizza il gusto e l'aroma soprattutto di varietà come la Jack Herer, le Royal Skunk, e la Skywalker OG. Il nerolidolo appartiene alla famiglia chimica dei sesquiterpeni, un gruppo di composti meno volatili e più pungenti di altri terpeni, dall’odore forte ma molto gradevole. È proprio questo particolare odore che ha attirato l’attenzione di Costantino, uno dei ricercatori del laboratorio GianTec, che continuando a sentirlo durante le distillazioni, ha voluto approfondire con appropriate analisi scoprendo che in alcune delle frazioni che stavano distillando era presente ben il 10%di nerolidolo e solo lo 0,1 o 0,2 % di altri terpeni.
“Questo terpene sembra essere fortemente sottovalutato quando invece presenta diverse interessanti proprietà. Nelle nostre ricerche, ad esempio, abbiamo notato che unito al cannabinolo (CBN), aumenta l’effetto sedativo di quest’ultimo. La nostra idea è quella di inserire il nerolidolo come terpene aggiunto per la nostra linea dedicata al riposo e al sonno. Dobbiamo ancora testarlo bene e continuare a studiare gli effetti ma ci stiamo concentrando su questo percorso”.
Ci spiega inoltre che il nerolidolo ha una spiccata proprietà antimiotica e antibatterica e se miscelato con altri terpeni o cannabinoidi, aderisce all’effetto entourage, ovvero quel lavoro sinergico tra fitocannabinoidi e terpeni della cannabis, che può rafforzare l'indice terapeutico dei preparati e allargare così il campo d'utilizzo.
“Viene già utilizzato nell’aromaterapia per il suo effetto armonizzante, rilassante e anticonvulsivo” continua Costantino “ ma l’altra cosa che interessa molto il nostro laboratorio e su cui stiamo concentrando i nostri sforzi è che si presume che il nerolidolo, in combinazione con il cannabinolo, potrebbe sostituire in alcune patologie, il Lorazepam, una benzodiazepina molto forte che crea dipendenza. Questo sarebbe interessante, nonché molto importante come alternativa all’utilizzo di un oppiaceo che presenta anche molte controindicazioni”.
C’è ancora molto da studiare per confermare come questo terpene possa agire sull'uomo, ma i primi risultati stanno soddisfacendo molto i ricercatori di GianTec per la visione interessante che stanno offrendo su possibili future applicazioni in campo terapeutico e della cosmesi. Con la loro costante ricerca in ambito estrattivo, infatti, stanno affinando uno specifico programma di estrazione e distillazione di questo terpene per poterlo neii loro prodotti di cosmetica.
Grandi novità sono in arrivo quindi, e questa volta non è uno scherzo!