La Colombia "cambia bandiera": Cannabis invece che coca

Marco Ribechi
31 Mar 2022

Durante un dibattito all'Università Externado de Colombia tra i cinque candidati alle prossime elezioni presidenziali è stato affrontato il tema Cannabis che potrebbe rappresentare una vera rivoluzione per il Paese


Cannabis al posto della coca per rendere legale il lavoro dei contadini e c'è chi vuole addirittura di inserire una foglia sulla bandiera della Colombia. La proposta che punta a sconfiggere il mercato illegale a favore di una coltivazione redditizia e controllata arriva da Gustavo Petro e Luis Pérez, entrambi candidati alle elezioni presidenziali. Durante un dibattito all'Università Externado de Colombia dove erano presenti cinque candidati per le prossime elezioni, i due politici hanno esternato di voler proseguire la battaglia alla droga non con repressione e violenza ma sostituendo semplicemente una coltivazione con l’altra. 

«Attualmente le piantagioni di coca vengono distrutte con fumigazione al glifosfato e con repressione - ha detto Gustavo Petro che ha vinto le primarie per la sinistra - Ritengo però più interessante promuovere l'industrializzazione e l'esportazione della cannabis e di utilizzarla contemporaneamente come economia di "sostituzione" per le colture di foglie di coca, attraverso una riforma agraria che permetta l'agroindustrializzazione dei prodotti dei contadini nelle mani e nelle proprietà degli stessi contadini».

Attualmente sembra che in Colombia si trovino oltre 245mila ettari coltivati a coca (foglia) che fanno del paese il maggior produttore. 

Ma l’altro candidato Luis Perez, uomo d’affari, si è spinto addirittura oltre affermando di voler sfruttare la Cannabis come volano per creare nuovi posti lavoro, liberalizzando anche l’uso ricreativo: «Se ci darà tre milioni di posti lavoro così come stimato dovremmo chiamarla Foglia Nazionale e inserirla sulla bandiera - ha detto il candidato mostrando una bandiera colombiana con una foglia di Cannabis - l'economia verde della Cannabis sarà la rivoluzione di questo paese».

cinque candidati
I cinque candidati presenti al dibattito. Da sinistra: Enrique Gómez, Luis Pérez, Ingrid Betancourt, Gustavo Petro y John Milton Rodríguez

Oggi in Colombia è già approvato l'uso e la coltivazione di semi di cannabis per scopi medicinali e scientifici la cui produzione è regolata dal Governo. Per questo gli imprenditori della Cannabis stanno ardentemente aspettando la liberalizzazione dell'esportazione del fiore essiccato, che potrebbe arrivare a breve. 

Anche la candidata Íngrid Betancourt del partito Verde Oxigeno è a favore dello sviluppo dell'industria della cannabis che dovrebbe essere spinta verso l’esportazione, cosa per cui il paese oggi è in forte ritardo. Betancourt ha fatto della depenalizzazione delle droghe un suo cavallo di battaglia per le elezioni proponendo anche un accordo che attraversi tutta l’America, dal Canada alla punta più estrema dell’Argentina, idea che attualmente sarebbe impossibile da attuare.

Infine, anche un quarto candidato presente al dibattito ha fatto sentire la sua voce riguardo al tema droga, sempre fortemente dibattuto in Colombia. Enrique Gómez ha indicato che la Colombia dovrebbe valutare se la guerra alla droga ha funzionato prima di promuovere altri passi in questa direzione.

In Colombia, oltre 100mila famiglie sono legate a un programma di sostituzione illecita delle colture nell'ambito dell'accordo di pace firmato nel 2016 tra lo Stato e la guerriglia estinta delle FARC. Le famiglie hanno sostituito le colture illecite con quelle legali come caffè, banana e cacao.

 

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Marco Ribechi