Guyana, canapa per uscire dalla povertà

Marco Ribechi
14 Mar 2022

Secondo il presidente la coltivazione della canapa legale potrebbe diventare uno dei motori economici del paese


 Lo ha annunciato il presidente Irfaan Ali che ha espressamente richiesto un incontro con tutti i produttori di marijuana per incoraggiarli a dedicarsi alla coltivazione della canapa industriale.

«Ho intenzione di tenere il prima possibile un incontro con tutti i coltivatori di marijuana in questo paese. Intendo far loro capire che c'è un futuro fattibile nell'industria della canapa e quindi portarli in quella direzione, allo stesso tempo allontanandoli dalla marijuana che ha conseguenze sociali e che rientra in una dimensione economica tradizionale, rurale, quindi senza grande impatto a livello nazionale e con scarsi ritorni».

Mohamed Irfaan Ali, dopo essere stato ministro del turismo, è presidente della Guyana dal 2 agosto 2020 è Presidente della Guyana. È il primo presidente musulmano di un Paese occidentale e il primo alla guida di un Paese del Sud America. Nel 2017, il 41% della popolazione della Guyana viveva al di sotto della soglia di povertà, con meno di 5,50 dollari al giorno, per questo, le prospettive di uso commerciale della canapa potrebbero davvero fare la differenza per un paese che basa la sua economia sull'agricoltura commerciale di canna da zucchero, banane, agrumi, palma da cocco e frutti tropicali vari.

Proprio lo scorso anno l’'unità doganale antidroga (CANU) ha sequestrato circa due milioni di chilogrammi di marijuana e distrutto almeno 10 acri di coltivazioni. 

«Sarebbe realistico - ha spiegato il presidente - piuttosto che tentare un salto nel buio con l’economia illegale, entrare nel business della canapa legale e industriale, così gli agricoltori potrebbero raccogliere milioni di dollari in prodotti per l'industria farmaceutica e delle costruzioni». In particolare il Presidente ha sottolineato in particolare l’esperienza accumulata dagli agricoltori che avrebbero già le capacità tecniche per ottenere prodotti di alto livello. I coltivatori di marijuana della Guyana non sono organizzati sotto l'egida di un'associazione, a differenza degli stati vicini di St Vincent e Grenadine, infatti, diverse isole dei Caraibi hanno iniziato a produrre marijuana medicinale per l'esportazione in Nord America ed Europa. Il governo della Guyana quest'anno dovrebbe presentare una legislazione per regolamentare l'industria della canapa al fine di mettere in atto misure per garantire che gli agricoltori non usino la canapa per mascherare produzioni di Cannabis con Thc.

Il ministro degli interni Robeson Benn aveva affermato durante il dibattito sul bilancio nazionale del 2020 che un certo numero di lavoratori dello zucchero in riduzione si erano spostati sulla marijuana come mezzo per guadagnarsi da vivere.

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Marco Ribechi