La Cannabis ha una data di scadenza?

Marco Ribechi
23 Mar 2023

La cannabis, come qualsiasi altra pianta, si deteriora col tempo. Quando la cannabis viene esposta all'aria, alla luce e all'umidità, le sue proprietà chimiche possono essere alterate, il che può influire sulla sua efficacia. Tuttavia, non esiste una data di scadenza universale per la cannabis, come accade per i prodotti alimentari o i farmaci


Ci sono molte variabili che possono influire sulla durata della cannabis, come la qualità della pianta, la modalità di conservazione e l'uso che se ne fa. In genere, la cannabis conservata correttamente può durare dai sei mesi a un anno, a seconda della sua varietà e delle condizioni di conservazione.

Una delle principali preoccupazioni quando si conserva la cannabis è l'umidità. L'umidità eccessiva può causare la crescita di muffe e funghi, che possono danneggiare la cannabis e renderla insicura da usare. D'altra parte, se la cannabis viene conservata in un ambiente troppo secco, può diventare fragile e priva di potenza.

Per garantire che la cannabis mantenga la sua potenza il più a lungo possibile, è importante conservarla in un luogo fresco e asciutto, preferibilmente in un contenitore ermetico. Inoltre, l'uso di disidratatori o di altri prodotti simili può aiutare a mantenere la cannabis asciutta e conservata al meglio.

Esistono studi e ricerche che hanno analizzato il deterioramento del THC nel tempo in relazione alla conservazione della cannabis. Tuttavia, non esiste un rapporto matematico universale che descrive esattamente come il THC si deteriora nel tempo.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pharmacy and Pharmacology, il THC può degradarsi a un tasso di circa il 16% dopo un anno di conservazione a temperatura ambiente. Tuttavia, questo tasso di deterioramento può variare a seconda delle condizioni di conservazione e della qualità della cannabis. Inoltre, è importante notare che la conservazione della cannabis può influenzare anche la conversione degli acidi cannabinoidi, come il THCA, nel THC. In condizioni di conservazione inadeguate, il THCA può essere convertito in THC e quindi degradarsi più rapidamente nel tempo.

canna

Purtroppo, non esiste un modo per riattivare la cannabis scaduta. Quando la cannabis si deteriora, il THC e altri cannabinoidi si degradano e perdono la loro efficacia. Consumare cannabis scaduta potrebbe quindi essere totalmente inutile. Tuttavia, esistono alcune alternative per utilizzare la cannabis scaduta in modo sicuro ed efficace. Ad esempio, è possibile utilizzare la cannabis scaduta per fare estratti come il burro di cannabis o l'olio di cannabis. Questi estratti possono essere utilizzati per creare prodotti come biscotti, torte, caramelle e altri prodotti commestibili a base di cannabis. Inoltre, la cannabis scaduta può essere utilizzata per fare tisane o infusi a base di cannabis. In questo modo, si possono ancora sfruttare le proprietà terapeutiche della cannabis anche se il suo contenuto di THC si è degradato.

Un discorso totalmente diverso è quello relativo ai prodotti commestibili a base di cannabis perché contengono ingredienti alimentari e quindi hanno una data di scadenza come qualsiasi altro prodotto. La data di scadenza può variare ma, in generale, i prodotti commestibili a base di cannabis si deteriorano più rapidamente rispetto alla cannabis essiccata a causa della loro composizione. 

Ciò può comportare una riduzione dell'efficacia e della qualità del prodotto nel tempo, il che può influire sulla sua capacità di produrre gli effetti desiderati. Il tempo di conservazione dei prodotti commestibili a base di cannabis dipende da diversi fattori, tra cui la quantità di THC o CBD contenuta nel prodotto, l'uso degli ingredienti, la modalità di conservazione e le condizioni di conservazione. Quindi, se possibile, oltre alla data di scadenza sarebbe opportuno controllare anche la data di confezionamento.

M
Marco Ribechi