Amsterdam: "Coffeeshop vietati ai turisti"

Marco Ribechi
16 Apr 2022

La proposta di "Tenere alla larga i turisti che vengono solo per fumare" arriva dal sindaco della capitale olandese che vuole renderli accessibili solo per i residenti


Amsterdam, il sindaco Femke Halsema vuole permettere la vendita di Cannabis solo ai residenti. Una proposta degna del miglior proibizionismo quella lanciata dal primo cittadino della capitale olandese che ha proposto al consiglio di imporre ai coffeeshop il divieto di vendere erba ai turisti. Tramite una lettera inviata al consiglio comunale Femke Halsema ha spiegato che la regola di rendere i coffeeshop legali solo per i residenti è “necessaria” per mantenere sotto controllo il mercato della pianta, regolamentando la coltivazione e l'espansione delle scorte commerciali. Dopo decenni di turismo della Cannabis, con cui l’Olanda si è arricchita diventando una meta per viaggiatori di tutto il mondo che la raggiungevano prevalentemente con un solo interesse, ora quegli stessi turisti sono diventati scomodi tanto da voler attuare per loro delle regole speciali, che non si applicherebbero agli olandesi. 

«C'è una preoccupante interdipendenza tra il commercio di droghe leggere e pesanti: i soldi del redditizio commercio di cannabis trovano facilmente la loro strada nelle droghe pesanti» ha detto il sindaco ricalcando le ormai obsolete motivazioni dei più ciechi proibizionisti. Insieme alla sua comunicazione Halsema ha pubblicato una ricerca scientifica sul criterio dei soli residenti, in base al quale i coffeeshop possono vendere cannabis solo a persone registrate nei Paesi Bassi. Se la proposta fosse attuata ci sarebbero gravissime conseguenze finanziarie per i coffeeshop di Amsterdam, una delle principali attrazioni della città, costretti già a pagare degli affitti astronomici. Infatti, attualmente nella capitale si trovano 166 coffeeshop, nel caso in cui l’erba fosse vietata ai turisti è stato calcolato che ne basterebbero 66 per sopperire alla domanda interna, con probabili fallimenti e chiusure a causa degli alti costi di gestione e della riduzione del mercato.

Inoltre si prevede che gli spacciatori illegali, che ora vendono in prevalenza droghe pesanti, avranno vita facile nel vendere anche marijuana causando l’effetto opposto a quello scelleratamente proposto dal sindaco. Nonostante questo il sindaco, a cui fanno coro le forze di polizia, resta della convinzione che il criterio dei soli residenti sia "la migliore misura temporanea per rendere gestibile il mercato della cannabis" affermando anche che presenterà un piano di attuazione e applicazione entro la fine dell'anno.

Per fortuna, dall’altro lato, il consiglio comunale di Amsterdam non è affatto convinto della necessità di chiudere ai turisti i caffè della cannabis e temono un aumento del traffico di strada se il piano andrà avanti. Halsema ha affermato che la mossa è necessaria per combattere la criminalità e per assicurarsi che i turisti che vengono in città solo per fumare stiano alla larga. Evidentemente non è del tutto consapevole che è proprio questa una delle principali leve del turismo olandese. I consiglieri dei tre partiti in trattative per formare una nuova coalizione si sono opposti alla mossa, dicendo che sposterà solo il problema in strada.

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Marco Ribechi