I Deftones lanciano la loro linea di Cannabis

Da stelle del Nu Metal a produttori di Cannabis. Era la metà degli anni ‘90 quando i Deftones, band originaria di Sacramento, lanciavano in rapida successione due dischi destinati ad entrare nella storia della musica di fine millennio: Adrenaline del 1995 e Around the Fur nel 1997. Il nuovo sound, che derivava dall’heavy metal con influenze hip hop, era condiviso con un’altra band storica del periodo, i Korn. Fu così che si iniziò a parlare di Nu Metal, un nuovo genere musicale spesso osteggiato dai puristi del metallo ma con cui ciascun gruppo avrebbe dovuto fare i conti da lì in avanti.

Oggi, a distanza di oltre 20 anni, i pionieri Deftones tornano ad anticipare le tendenze, non più in fatto di rock ma riguardo alla marijuana, lanciando la propria linea di Cannabis personalizzata. Mentre molte star investono sui bitcoin altri preferiscono investire i propri soldi in qualcosa di più utile. Proprio in questi giorni infatti è stato pubblicato un video promozionale in cui la band presenta il suo “The passenger box”, una confezione deluxe per ora acquistabile sono in nove distributori della California con all’interno germogli, concentrati, liquidi per vaporizzatore e varie preparazioni commestibili. Considerando il vento di legalizzazione che sta soffiando da parecchio tempo negli States, i Deftones, imitando altre star come Snoop Dogg o Justin Bibier (per quest’ultimo solo Cbd), sono entrati nel business della Cannabis con una propria varietà certificata da loro stessi, infatti promettono che la Cannabis contenuta nel box possiede un odore molto forte fedele al suo effetto.

“Durante la nostra intera carriera abbiamo seguito la missione di fornire ai nostri fans prodotti di qualità - ha affermato la band - ovunque c'è musica, birra o tequila (i Deftones producono anche alcolici) dedichiamo del tempo e risorse per essere sicuri di consegnare del merchandise controllato da tutti noi. Il passo successivo ovviamente non poteva che essere la Cannabis“. 

I Deftones, così come altri musicisti o personaggi famosi, da buoni cultori del rock prendono in considerazione soprattutto l’aspetto ricreativo della Cannabis ma comunque il loro coinvolgimento non può che essere di buon auspicio poiché consente al movimento di legalizzazione americano di poter contare su testimonial davvero famosi e conosciuti, probabilmente molto più capaci di influenzare il dibattito rispetto ai politici di turno e fungendo da amplificatore per il cambiamento. Dal mondo dello spettacolo, alla musica, allo sport (ricordiamo il caso della Richardson) sono in molti i vip che si stanno movimentando compatti negli U.S.A. per spingere verso un cambiamento, anche in questo la società americana si dimostra molto più versatile di quella italiana dove solo pochi impavidi vengono allo scoperto in supporto degli attivisti legati soprattutto al consumo medico e terapeutico.