Cannabis terapeutica: puoi portarla in vacanza con te?

Maria Novella De Luca
23 Jul 2023

Finalmente è tempo di vacanza, di relax, distrazioni e viaggi. C’è chi scegli la montagna e chi il mare, chi decide di non lasciare l’Italia e godere dei tanti posti magnifici che il nostro paese offre, e chi invece ha già acquistato da tempo un biglietto aereo per qualche mare cristallino o città europea. Ma chi si cura con cannabis terapeutica, può portarla con se in viaggio senza incorrere in problemi con la giustizia?


In effetti bisogna fare molta attenzione. Anche se la cannabis terapeutica è ora legale e facilmente acquistabile in molte Paesi europei, questo non vuol dire che ci siano leggi comuni all’interno dell’UE che permettano di viaggiare in sicurezza con la propria erba. Purtroppo, c’è ancora molto lavoro da fare in questa direzione. Potete portare la cannabis in Europa con voi, ma ricordatevi che è vostra responsabilità conoscere le leggi dei paesi in cui state andando e assicurarvi di avere tutti i documenti necessari e di essere in regola con le leggi di ogni nazione che visiterete.

Diverso è se si resta all’interno dei nostri confini nazionali. Infatti, per un paziente italiano che effettua un viaggio all’interno del Paese, non ci sono problemi: dovrà semplicemente portare con sé la prescrizione che lo autorizza a possedere la cannabis terapeutica.

Per chi vuole andare oltre confine, invece, è bene ricordare che esistono regole diverse per gli Stati membri che sono firmatari dell'accordo di Schengen (che comprende 27 Paesi europei che hanno abolito le frontiere interne) e per quelli che non lo sono. Per chi viene in Italia, o esce dai confini nazionali andando in un paese in cui la cannabis medica è legale ed è all’interno dello spazio Shenghen, deve portare con sé un modulo, firmato dal medico prescrittore, che lo autorizza.

 

Per i pazienti italiani che viaggiano all’estero si può anche far riferimento a quanto si legge sul sito del Ministero della Salute, dove però, parlando di farmaci stupefacenti si fa riferimento a oppiacei, bennzodiazepine e barbiturici, ma non alla cannabis: “In Italia il decreto del Ministero della salute 16 novembre 2007 fornisce le modalità che i viaggiatori in uscita o in entrata dal territorio nazionale devono rispettare qualora abbiano necessità di trasportare medicinali a base di sostanze stupefacenti o psicotrope, inclusi quelli per le proprie necessità terapeutiche, nel corso del momentaneo allontanamento.

Queste modalità prevedono, per il cittadino che ha necessità di recarsi all’estero e di proseguire la terapia con medicinali stupefacenti o psicotropi, il possesso di una specifica certificazione medica, come da modello allegato al decreto ministeriale (allegato n.1), rilasciata dal medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta convenzionati con il Servizio sanitario nazionale (SSN) o dal medico dipendente dallo stesso SSN.

Anche il cittadino residente all’estero che intende recarsi in Italia deve essere munito, per poter proseguire la terapia con medicinali stupefacenti o psicotropi, di certificazione o prescrizione medica riportante le informazioni richieste nel decreto.

Per chi invece, viaggia al di fuori degli Stati Schengen è richiesto un documento medico scritto in inglese, che rimane valido per 1 anno.

Ricordiamo che gli stati di Schengen, oltre l’Italia, sono: Belgio, Lussemburgo, Danimarca, Malta, Germania, Olanda, Estonia, Norvegia, Finlandia, Austria, Francia, Polonia, Grecia, Portogallo, Ungheria, Slovenia, Islanda, Slovacchia, Spagna, Lettonia, Repubblica Ceca, Liechtenstein, Svezia, Lituania e Svizzera. 

Qui potete trovare altre informazioni utili su tutto ciò che c'è da sapere e fare per organizzare al meglio il vostro viaggio. 

Detto questo, quindi, prendetevi del tempo e non organizzate il viaggio all’ultimo minuto se volete portare la vostra cannabis con voi, in sicurezza, perché ci vorranno circa 4 settimane per processare la vostra richiesta.

Il nostro consiglio, oltre a quello di contattare sempre il vostro medico e pianificare insieme il viaggio, è anche quello di contattare per tempo l’ambasciata del paese in cui avete deciso di viaggiare. Tutto questo può sembrare una gran scocciatura, ma vale la pena pensarci prima per non rovinare una bella vacanza con una brutta esperienza con le forze dell’ordine. Molti consumatori di cannabis terapeutica, se non possono portare la propria erba con sé, semplicemente non viaggiano, oppure organizzeranno le loro vacanze in base alla legalità della cannabis nel paese che desiderano visitare.

In alcuni paesi dell'Unione Europea, in effetti, ci sono leggi più rilassate e quindi si potrebbe optare per quelle mete.

In Spagna c’è un network di social clubs che vendono cannabis a prezzi ragionevoli, dopo l’iscrizione. La regione di Barcellona è particolarmente ben fornita di simili club. L’Olanda è una delle destinazioni più tradizionali e famose per gli amanti della cannabis. In particolare, nell’area di Amsterdam ci sono molti coffee shop di tutto rispetto, noti per avere cannabis della migliore qualità. I consumatori di cannabis che viaggiano in Nord America troveranno un ambiente ospitale in Canada, dove l’erba terapeutica e quella ricreativa sono legali. Negli USA, la cannabis terapeutica/ricreativa è stata legalizzata in quasi metà degli stati ma viaggiare negli Stati Uniti con cannabis medica è legale se esiste un programma di reciprocità. Gli stati con la reciprocità della carta per la cannabis terapeutica riconoscono e aderiscono alle leggi reciproche, quindi la vostra carta MMJ sarà valida in uno stato di reciprocità. Tuttavia, l'elenco degli stati con reciprocità è piccolo e la maggior parte degli stati, inclusi Florida e New York, non riconosce le carte mediche fuori dallo stato. 

Se state andando in uno stato con reciprocità della marijuana medica, controllate c’è bisogno di iscriversi al programma di cannabis medica del vostro stato di destinazione per usarla legalmente. In Arkansas, ad esempio, i visitatori devono iscriversi al programma sulla marijuana medica con trenta giorni di anticipo e pagare una quota non rimborsabile di $ 50.

Sperando di essere stati utili all’organizzazione del vostro prossimo viaggio, non ci resta che augurarvi buone vacanze e buon divertimento.

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Maria Novella De Luca