"Cannabis proibita dal colonialismo" Kenya pensa green

Marco Ribechi
01 Feb 2022

George Wajackoyah candidato alle elezioni presidenziali con il partito Roots ha dichiarato: "La prima cosa che farò sarà legalizzare"


Legalizzare la cannabis per opporsi agli obblighi imposti dai colonizzatori bianchi. Soffia vento di depenalizzazione anche nel cuore dell’Africa, in Kenya, dove il professor George Wajackoyah, uno dei candidati alle prossime elezioni presidenziali con il partito Roots, ha affermato che nel caso in cui venisse eletto una parte degli impegni nella sua agenda servirà per legalizzare la marijuana.

Le dichiarazioni di Wajackoyah non hanno fatto attendere le reazioni dei kenioti che si sono riversati nella rete a sui social riaccendendo il dibattito attorno al consumo e alla produzione di Cannabis.

«Fumare erba è stato reso illegale dai colonialisti europei - ha detto Wajackoyah in un’intervista televisiva ormai diventata virale - che in compenso hanno venduto i loro whisky, la loro nicotina e i loro narcotici a scopo di lucro. Se sarò eletto prometto di legalizzare la pianta, depenalizzare ogni reato, permettere la produzione e l’esportazione per creare una nuova economia a beneficio del Kenya».

Alla base della proibizione della pianta quindi, secondo il professor George Wajackoyah, ci sarebbero solo interessi economici europei che ancora oggi gli africani stanno pagando: «Gli africani sono stati ingannati con la proibizione della marijuana, ma i colonialisti hanno mentito sul fatto che i loro whisky e sigarette con nicotina fossero molto migliori».

Ad esempio, sebbene sostenga di non essere un consumatore, Wajackoyah spiega che permette a suo figlio, un calciatore, di fumare Cannabis: «Perché dovrei punire mio figlio o cacciarlo perché è un fumatore? - conclude l’aspirante Presidente - abbiamo leader corrotti, truffatori e ladri tra di noi, possiamo dire che il nostro problema sia realmente la Cannabis? Sarò il primo presidente in Africa a legalizzare ed esportare la pianta. Affrontiamo la realtà, la marijuana e i prodotti da essa derivati sono una vera fonte di risorse. Possono essere utilizzati per scopi medici, cosmetici, come applicazioni industriali e molti altri. Ritengo sia assurdo rinunciare a tutta questa fetta di mercato per continuare a rispettare delle regole che non sono state dettate dai nostri cittadini». Il video con le affermazioni di George Wajackoyah ha raccolto migliaia di reazioni sui social media con molti elogi per il candidato presidenziale.

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Marco Ribechi