In Thailandia i box per fumatori di Cannabis

Marco Ribechi
25 Jan 2022

La proposta pensata per depenalizzare l'uso ricreativo prevede l'identificazione di appositi spazi dove poter liberamente consumare la propria marijuana


Non saranno dei coffee shop stile olandese ma piuttosto delle aree fumatori dove sarà possibile gustare la propria marijuana. Potrebbero arrivare presto in Thailandia le nuove sandbox per la Cannabis ricreativa. 

La proposta viene direttamente dal ministero della salute che ha proposto la legalizzazione della Cannabis ad uso ricreativo ma solamente in determinate aree identificate allo scopo. A renderlo noto il dottor Paisarn Dankum, segretario generale della Food and Drug Administration (FDA), «Il ministero vuole massimizzare i benefici della pianta dopo la sua rimozione dall'ultimo elenco di droghe proibite. Le proposte consentiranno l'uso della cannabis per scopi ricreativi in ​​aree sandbox designate».

Attualmente tuttavia non sono ancora state definite le indicazioni su come le sandbox saranno costruite e su come si potrà identificare queste aree Cannabis Free.

«Naturalmente, non apriremo presto dei caffè della cannabis, ma ci sono molti modelli diversi all'estero tra cui poter scegliere, che coinvolgono un uso ricreativo legale che riteniamo si adattino al nostro contesto sociale», ha affermato il dottor Paisarn aggiungendo che il comitato sulla cannabis presieduto dal segretario permanente del Ministero della salute pubblica prenderà le decisioni relative alle aree sandbox per uso ricreativo.

Per quanto riguarda l'uso domestico invece non ci saranno modifiche alla legge che vuole la Cannabis legale solo su prescrizione medica. Il Narcotics Control Board esaminerà l'ultima bozza dell’elenco delle sostanze stupefacenti per decidere se includere o meno la cannabis con concentrazioni di THC superiori allo 0,2% del peso totale. Il ministro della sanità pubblica Anutin Charnvirakul ha affermato che l'uso ricreativo non rientra nelle competenze del suo ministero mentre il Prof Ratsamon Kalayasiri, direttore del Center for Addiction Studies, ha affermato che, sebbene non sia contraria alla legalizzazione della cannabis medica, la liberalizzazione totale è un passo troppo avanzato. «Il THC nella cannabis ha molteplici effetti diretti sul nostro corpo e sul nostro cervello che possono causare problemi di salute mentale. Dovremmo essere estremamente cauti», ha detto.

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Marco Ribechi