La Repubblica Ceca chiede di triplicare il livello di Thc

Marco Ribechi
21 Sep 2021

La Repubblica Ceca sta per varare un provvedimento per innalzare fino a tre volte il livello di THC nella Canapa industriale. Allo stesso tempo, lo stesso decreto, permetterà di semplificare il sistema di licenze per la produzione di Cannabis terapeutica.


Il paese, uno con le legislazioni più permissive in Europa, sta cercando di promuovere l’uso della Cannabis medica anche attraverso la prescrizione elettronica, un vero e proprio passo in avanti se pensiamo che la stessa attualmente in Italia è vietata e, proprio questo blocco, causa particolari difficoltà ai pazienti che utilizzano la pianta per curarsi. 

Per Canapa industriale si intende quella utilizzata per manufatti e materiali come ad esempio nel campo delle plastiche, delle stoffe e dei tessuti, del combustibile naturale. Se l’emendamento avrà successo e otterrà la firma del presidente Miloš Zeman potrebbe entrare in vigore già dal primo gennaio del 2022. La Canapa industriale attualmente ha un basso contenuti di THC, pari a circa lo 0,3 per cento e quindi l’emendamento lo porterà ad una soglia percentuale dell’1 per cento.

Il livello attuale è dettato dal mero e semplice pregiudizio nei confronti della pianta infatti, è proprio un principio attivo così basso che permette in Europa la distinzione tra sostanze lecite e proibite. Per contrastare questa scelta di facciata il Partito Pirata Ceco ha deciso di insistere sul cambiamento, per strappare la coltre di silenzio e di ipocrisia liberando la legislazione dal dogmatismo della politica. La scelta va anche nella direzione di sostenere i coltivatori di Canapa industriale che, nel caso, non dovranno più perdere tempo a provare inutilmente i bassi livelli di Thc all’Europa ma sarà sufficiente che dimostrino la provenienza del prodotto.

La diretta conseguenza di questa scelta sarà l’esclusione dalla categoria dei narcotici di tutti quei preparati che contengono Thc in basse quantità, poiché equiparati alla Canapa industriale. Un piccolo cambiamento dal punto di vista legale ma una vera e propria trasformazione sotto l’aspetto del giudizio sociale  e dell’operatività dei professionisti.

Per quanto riguarda la Cannabis medica invece si auspica la possibilità di produrla e distribuirla liberamente proprio come avviene con qualsiasi altro tipo di medicinale in commercio essendo fondamentale per combattere patologie che non trovano alleviamento in nessun altro preparato come: sclerosi, cancro, aids e dolore cronico. Il nuovo emendamento si auspica possa aumentare la competitività delle aziende e produrre quindi un abbassamento dei costi che, attualmente, sono per il 90 per cento a carico del sistema di salute pubblica. Secondo stime l’uso di Cannabis medica in Repubblica Ceca sta crescendo rapidamente con la somministrazione di circa 70 chili nel 2020 a confronto dei soli 17 nel 2019.

 

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Marco Ribechi