Le voci del Pantheon contro il proibizionismo (VIDEO)
Il 13 Luglio scorso, giorno in cui alla Camera dei Deputati sarebbero dovute iniziare le votazioni per la proposta di legge per la legalizzazione della coltivazione domestica di quattro piante di cannabis, Meglio Legale e l’Associazione Luca Coscioni, non avendo potuto manifestare sotto il palazzo al quale si rivolgono, ovvero il Parlamento a Montecitorio, hanno organizzato un presidio a Piazza del Pantheon per rilanciare il provvedimento.
“Il rinvio della proposta è un delitto perfetto compiuto da due complici: l'ostruzionismo delle destre e la poca convinzione di Pd e Movimento 5 Stelle nel chiedere una settimana in più di lavoro” scrive Meglio Legale sui suoi canali social, chiedendo che si arrivi subito al voto e non si rinvii tutto a settembre. “Noi continueremo a batterci per portare a casa almeno questo primo, piccolo, passo in avanti verso la legalizzazione della cannabis”.
Dopo il giorno dell'arrivo in Aula della proposta di Legge, infatti, il 29 Giugno scorso, si attende ancora che la discussione venga ripresa per arrivare al voto. La crisi di governo in atto in questo momento non aiuterà sicuramente la ripresa dei lavori, soprattutto su un argomento su cui la volontà politica mancava già in precedenza. Per tenere alta l'attenzione su un tema così importante, Meglio Legale e l'Associazione Luca Coscioni hanno deciso di dare voce a tutte quelle storie di ragazzi e ragazze vittime del proibizionismo, storie taciute e dimenticate soprattutto dalle istituzioni che dovrebbero farsene carico.
In Piazza anche Benedetto Della Vedova che con +Europa ha sempre sostenuto il governo Draghi sulla sua agenda interna ed internazionale continuando, però, costantemente a chiedere di andare avanti sulla cannabis.
In Piazza ha ribadito il passo avanti fatto da molti Paesi degli Stati Uniti che hanno legalizzato la cannabis, ha parlato dell'importante esempio che ci arriva da un Paese come il Canada, e l’arretratezza del nostro Paese. “In Italia non solo si è fermato tutto ma si sono fatti addirittura dei passi indietro” spiega sottolineando che bisognerebbe iniziare a occuparsi d’altro, bisognerebbe consentire a chi vuole di coltivarla e a chi vuole consumarla di comprarla all’interno di una filiera legale.
Salvini e Meloni ripetono gli stessi fallimentari stereotipi proibizionisti di trent’anni fa.
“Tren’anni fa dicevamo le stesse cose, parlavamo degli stessi ragazzi e delle storie che abbiamo sentito oggi, molti di loro non erano ancora nati. Nel mondo, in questi trent’anni, è cambiato tutto e molto rapidamente”.
Continuiamo a vedere intorno a noi Paesi che si attrezzano, fanno passi avanti come la Germania dove la maggioranza socialdemocratici, liberali e verdi si appresta a legalizzare la cannabis. Questi dovrebbero essere degli esempi anche per noi che però continuiamo a voltare la testa dall'altra parte e a rimandare un problema ormai evidente che necessita assolutamente di nuovi provvedimenti.