South Park torna a parlare di cannabis: il nuovo bersaglio è Donald Trump

Maria Novella De Luca
01 Sep 2025

Il più irriverente dei cartoni animati è tornato. South Park, noto per il suo umorismo caustico e la sua audace satira politica, ha lanciato un nuovo attacco, e questa volta il bersaglio non poteva che essere lui: il presidente Donald Trump


La serie, che già in passato aveva utilizzato la fittizia fattoria di cannabis, la Tegridy Farm, per denunciare ingiustizie sociali intorno alla produzione e vendita di cannabis, torna a immergersi in questo mondo prendendo spunto dal comportamento delle ultime settimane del Presidente, che ha annunciato, a inizio agosto, di voler riclassificare la cannabis.

Una promessa non mantenuta della passata amministrazione quella di modificarne la classificazione come droga, passando dalla Tabella I, una categoria condivisa con sostanze pericolose, come l'eroina, alla Tabella III, riservata a farmaci meno rischiosi usati a scopo terapeutico.

Il nuovo episodio della ventisettesima serie, intitolato "Sickofancy", si apre con un'irruzione dell'Immigration and Customs Enforcement (ICE) nella Tegridy Farms, e prende in custodia tutti i suoi lavoratori. Un'evidente allusione al recente caso reale della Glass House Farms, colpita, il 10 luglio, da una brutale repressione proprio da parte dell'ICE. E così, come nella realtà, i lavoratori vengono arrestati e, presumibilmente, deportati. La serie ne approfitta per una sottile ma pungente critica al razzismo latente nel settore: Randy Marsh si riferisce ai suoi lavoratori, infatti, chiamandoli "i miei messicani", dimostrando una totale indifferenza per la loro sorte.

Nel nuovo episodio, la Tegridy Farm si ritrova al centro di un caos politico quando Randy Marsh, presentato come una parodia di un generico leader di azienda tech ossessionato dall'IA, chiede aiuto a ChatGPT e a Towelie, un asciugamano animato la cui più grande passione è fumare una canna. Towelie si reca in una Washington DC altamente militarizzata per presentare un ologramma di Marsh nell'ufficio presidenziale, nel tentativo di convincere il presidente a riclassificare la cannabis. A tal fine, Towelie suggerisce di "raggiungere un accordo reciprocamente vantaggioso" e offre se stesso come regalo. Si tratta, anche qui, di un sottile riferimento alle donazioni fatte da importanti aziende del settore della cannabis, alla campagna politica del presidente.

La puntata fa satira anche su come il presidente, dopo aver evitato la questione per anni, ora si dichiari un sostenitore della legalizzazione, promettendo di agire "entro poche settimane".

Sfortunatamente, il piano di Marsh se,bra fallire alla fine dell'episodio, quando esce da uno sballo indotto dalla ketamina e si rende conto che dovrà vendere la sua fattoria di cannabis. Marsh si lamenta dicendo "in questo momento non c'è posto per Tegridy". Tegridy è sia il nome dell'attività di Marsh sia un gioco di parole per "integrity" (integrità), una gag ricorrente nello show. Marsh viene anche mostrato mentre si disillude su ChatGPT, deridendo le sue risposte come "pappa accomodante".

Sarà questa la fine di Tegridy Farms? Solo il tempo potrà dircelo.

Intanto, con la sua inconfondibile audacia, South Park ha usato, ancora una volta, l'umorismo per mettere a nudo le ipocrisie del potere e farci riflettere su questioni sociali e politiche complesse. 

E tu, hai già visto la nuova puntata?

Leggi anche su Soft Secrets:

Cannabis: Trump apre alla riclassificazione, un segnale importante per il settore

Florida: Trump cambia posizione sulla marijuana

Biden manda in fumo Trump nella politica sulla marijuana

M
Maria Novella De Luca