Moby Dick CBD

Soft Secrets
19 Oct 2018

La famosa Moby Dick, varietà Dinafem, è stata immessa sul mercato nel 2005 e da allora rappresenta uno dei fiori all’occhiello della grande banca dei semi spagnola. Si è inoltre fregiata di numerosi premi, tutti meritati: un vero fenomeno, risultante dall’incrocio fra la fuoriclasse White Widow e la Haze.


Poiché questa varietà ha ormai conquistato il titolo di prodotto iconico, una scelta quasi obbligata da parte di Dinafem era d’introdurre in commercio altre versioni di questa stessa genetica. Una di queste è Moby Dick CBD, creata da una progenitrice CBD dominante, appositamente selezionata dal team CBD. Nel realizzare la variante CBD di Moby Dick, Dinafem ha pensato, in particolare, al mercato mondiale dei coltivatori e consumatori di cannabis ad uso medico, senza però perdere di vista quel segmento di piccoli produttori in proprio e utilizzatori a scopo ricreativo che, pur tollerando meno la cannabis ad alto tenore di THC, non vogliono però rinunciare al piacere e ai vantaggi di questa varietà di cannabis premium, quali la notevole produttività di bud densi e resinosi, l’elevata resistenza a funghi e fitopatologie, il gradevolissimo e intenso aroma e il caratteristico gusto, con note di limone, cedro, incenso ed altre spezie. Per il suo retaggio sativa-dominante (60%), questa pianta presenta una distanza internodale alquanto ampia e foglie strette, tali da creare poca ombreggiatura e favorire la circolazione dell’aria e l’evaporazione dell’umidità risultante dalla traspirazione. Tale caratteristica, a sua volta, limita l’insediamento di spore fungine. Moby Dick CBD, insomma, è una scelta ideale anche per colture esterne, persino in climi freddi e umidi. Per la sua imponenza la pianta ha un grande appetito e richiede dosi di fertilizzante superiori alla media. Il coltivatore, però, dovrà esaminare da vicino ogni singolo esemplare e decidere se somministrarne di più o di meno. Se coltivata all’interno, per evitare problemi di spazio occorre ricordare che si tratta di una varietà sativa-dominante, con forte tendenza a crescere in senso orizzontale e verticale durante la fioritura. A circa 70 giorni dalla prima fioritura i cannabicoltori possono ottenere abbondanti rese, fino a 650g al metro quadro (o fino a 600-900g per pianta in colture esterne). Moby Dick CBD ha un rapporto THC/CBD pari a 1:2 (mediamente 5% di THC e 10% di CBD). L’elevato contenuto di CBD e la ridottissima quantità di THC permettono di ottenere ottime proprietà antinfiammatorie, antiepilettiche, antidepressive e antiossidanti. Pur in presenza di una certa psicoattività, causata dal THC, l’effetto è sempre quello di un lieve alterazione lucida della percezione, tipico da sativa, che si conclude con un piacevole rilassamento fisico. Il coltivatore Ellis D., forte della sua esperienza, ha testato Moby Dick CBD insieme a un esemplare di Cheese CBD (un’altra varietà Dinafem) in una coltura sperimentale, in cui ha fatto geminare due semi feminizzati di questa varietà. Ci sono voluti meno di 2 giorni e mezzo perché le piantine spuntassero dal sostrato di terra per restare poi esposte a un primo ‘bagno’ di luce artificiale, sotto lampade a LED. A distanza di una settimana, Ellis D. le ha ripiantate in vasi da 11 litri. Durante le tre settimane di crescita vegetale previste dal test, le piante hanno sviluppato svariate ramificazioni laterali, alquanto robuste. In entrambi gli esemplari si notavano foglie di color verde oscuro, anche se uno di questi aveva foglie più ampie rispetto all’altro. Il caso ha inoltre voluto che la struttura di quest’ultima pianta fosse anche più cespugliosa. Gli esemplari del test avevano, rispettivamente, una taglia di 30 e 39cm quando Ellis D. li ha trasferiti nella sala di fioritura. Le piante hanno risposto prontamente al cambio del ciclo luminoso. Già al sesto giorno Ellis D. ha notato la comparsa dei primi fiori femmina. Dieci giorni dopo, le estremità dei germogli apparivano ricoperte da uno strato denso di resina e la formazione dei bud aumentava sempre più. Alla quarta settimana di fioritura, Ellis D. ha potuto annotare sulla sua agenda: “La crescita dello stelo soddisfa le aspettative, con un’altezza più che raddoppiata. Fra breve Moby Dick CBD dimostrerà d’essere, come previsto, una vera e propria bomba d’infiorescenze: infatti i tralci finora formatisi sulla pianta hanno già raggiunto un volume eccezionale, il che fa sperare in un raccolto ricco di bud spessi e succulenti. La presenza dei fiori si nota, in particolare, non solo sull’estremità dei rami, ma anche su tutta la loro lunghezza. Inoltre sui calici e sulle foglioline dei fiori è apparsa una prima brina luccicante, che si estende dai tricomi, davvero bella da vedere: un chiaro segno della genetica White Widow”. In seguito, già alla settima settimana di fioritura, Ellis D. scrive entusiasta: “E vai! Questa fioritura esplosiva mi riempie di gioia. Come normalmente avviene per i semi regolari della Moby Dick, le mie due CBD stanno ora formando dei corposi tralci di fiori, davvero stupefacenti. Pur essendo in apparenza alquanto simili, si notano, fra i due esemplari, delle minime differenze: uno è più compatto e di altezza più contenuta, per la minore distanza internodale; i peli sui fiori sono più lunghi e conferiscono ai bud un aspetto più ‘selvaggio’. Inoltre sembra che questa Moby Dick sia destinata a diventare ancora più appiccicosa della sua sorellina, già tanto resinosa.” La pianta di taglia relativamente più corta, con altezza finale di 68cm, era maturata dopo 67 giorni e, alla fine, presentava una cappa di resina multistrato stupefacente, tanto bella da ricordare da vicino la White Widow. Il secondo esemplare, coltivato fino a un’altezza di 82cm, aveva bisogno di altri cinque giorni per essere pronto. La cappa di resina formata dai tricomi (ghiandole della resina) era anch’essa molto attraente, ma non altrettanto copiosa come nell’altra pianta. In quanto all’aroma, non si notava quasi nessuna differenza fra i due esemplari, i cui bud sprigionavano un bouquet aromatico di spezie e frutta. Infine, nel pesare i bud essiccati, il coltivatore ha potuto costatare che, con un peso rispettivamente di 69 e 80 grammi, il volume del raccolto secco era commisurato alla taglia delle piante. Grazie a una lieve fermentazione, Ellis D. ha potuto caratterizzarne l’aroma in modo più puntuale, rilevando un forte profumo d’incenso, una punta di cannella e una spruzzata d’agrumi: “Un bouquet di aromi contrapposti, ma non per questo meno accattivanti, anzi”, ha commentato Ellis D. Per testare gli effetti medicinali di Moby Dick CBD, Ellis ha poi somministrato circa due grammi di quest’erba a un suo conoscente cinquantottenne, affetto da ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) moderatamente grave, diagnosticatogli in fase avanzata. Occasionalmente il paziente interrompeva l’assunzione delle pillole Medikinet a lui prescritte, nel tentativo di farne a meno, ma i sintomi si ripresentavano, segno che ormai il farmaco era per lui indispensabile. Non aveva mai usato cannabis in vita sua e desiderava sapere se una varietà CBD dominante, come Moby Dick CBD, avrebbe potuto rappresentare una valida alternativa. Ha quindi cominciato a tirare 2-3 boccate profonde di questa varietà da un vaporizzatore, per tre volte al giorno. Si è facilmente abituato all’effetto leggermente psicoattivo constatando, con sollievo, che la sua sintomatologia migliorava con estrema rapidità: “Mi sento più rilassato e, contemporaneamente, più concentrato; il mio pensiero è più strutturato, mi è più facile focalizzare l’attenzione. Un altro aspetto importante è che non agisco più d’impulso come facevo prima; mantengo la calma quando qualcuno m’importuna e non tendo più ad attaccare briga. Insomma mi comporto in modo più socialmente accettabile! Un altro cambiamento in positivo è che non mi sveglio più di notte ripetutamente e, quando questo accade, mi riaddormento subito. Se proprio ne ho bisogno, tiro una o due boccate dal vaporizzatore. Insomma i risultati sono finora stati davvero sorprendenti e spero di poter continuare a usare quest’alternativa erboristica, praticamente esente di effetti collaterali.” Lo stesso Ellis D. apprezza molto la dolce euforia causata da Moby Dick CBD, tipica da sativa: “Quest’erba mi rande attivo e intraprendente, migliora l’umore senza annebbiarmi la mente. L’effetto stimolante non dura a lungo ma, per quanto mi riguarda, è meglio così. Uso infatti Moby Dick CBD come ‘attivatore’, ad esempio quando devo pulire il mio appartamento e non ne ho tanta voglia. In realtà stimola ogni tipo di attività, oltre ad essere una vera delizia con il suo gusto dolciastro e multi-speziato: una vera chicca da degustare a casa o anche fuori. Insomma, questa sublime varietà CBD dominante è senz’altro all’altezza della sua famosa progenitrice. Moby Dick CBD è una graziosa orca verde, con proprietà curative che, cavalcando un’enorme ondata di fiori, mi è venuta incontro pinneggiando.” Green Born Identity – G.B.I.

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