I 50 anni di Walter, un inno alla vita

Maria Novella De Luca
31 Aug 2021

La giornata di ieri servirà a ricordarmi la bellezza della vita scrive Walter De Benedetto sul suo profilo facebook il giorno dopo il suo cinquantesimo compleanno.


E noi, seppur con leggero ritardo, ci uniamo a queste parole per fargli arrivare anche i nostri più cari auguri, perché davvero, l'esistenza di Walter, è un inno alla vita. 

Walter è un combattente, sì, ma è anche una persona che soffre da molti anni. L’artrite reumatoide che gli hanno diagnosticato all’età di 16 anni lo ha lentamente cambiato, lo ha rimpicciolito, trasformato nell’aspetto fisico, l’ha reso disabile al 100% e dipendente da qualcuno.

Gli ha cambiato le abitudini ma non l’ha spezzato perché Walter ama la vita, nonostante tutto. La ama talmente tanto che ha fatto di tutto per continuare a viverla dignitosamente, giorno dopo giorno, battaglia dopo battaglia: ha provato molte cure, sopportato tante operazioni, messo protesi, fatto fisioterapia, ippoterapia, cambiato dieta,  e utilizzato la cannabis. Quella cannabis che due anni fa lo ha portato ad un processo, accusato di spaccio e poi assolto.

" Sarebbe alquanto paradossale, oltre che contrario ad ogni forma di umanità e di giustizia, che l'imputato debba essere punito per aver coltivato piante di cannabis con l'unico scopo di tutelare la propria salute e garantirsi in tal modo, condizioni di vita più dignitose" queste furono le parole del giudice che decise di scagionare Walter. Perché quella cannabis gli dava e tutt'oggi gli dà sollievo, lo aiuta a dormire e a sopportare i forti dolori. Le dosi prescritte dal medico non erano sufficienti e da anni chiedeva, invano, che fossero aumentate. Per questo aveva iniziato a coltivarla, in casa, con l’aiuto di amici, perché Walter non cammina e non muove le dita delle mani: “Il dolore non può aspettare” continua a ripetere dal suo letto dove è ormai costretto a trascorrere la maggior parte delle ore del giorno e della notte. 

E ieri, in quella casa dove i carabinieri sequestrarono la serra di cannabis, Walter  ha deciso di invitare tutti i suoi amici per festeggiare i 50 anni, come amava fare quando era più giovane e non era ancora debilitato dalla malattia. "L’amicizia è sacra e cinquanta anni sono una bella tappa. Apro le porte ai tanti amici conosciuti quando potevo fare sport, giocavo a rugby ad Arezzo, facevo judo e ne combinavo di tutti i colori” racconta al quotidiano Il Corriere di Arezzo a cui confida anche che, il regalo più bello per i suoi 50 anni sarebbe avere una cura efficace per se e per tutti quelli che soffrono come lui.

Nell'attesa di una legge italiana che riconosca il valore della cannabis terapeutica Walter oggi è impegnato in una nuova battaglia, quella per l'eutanasia legale, accanto ai radicali. Siamo sicuri che come sempre metterà in questa nuova sfida, tutto se stesso.

Tanti Auguri Walter!

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Maria Novella De Luca