Fine al caso Easyjoint, piena assoluzione per Luca Marola

Marco Ribechi
30 May 2025

Dopo sei anni di vicende il tribunale di Parma mette fine al caso giudiziario che ha riguardato l'azienda pioniere in Italia della Cannabis Light. "Potevo essere arrestato per spaccio invece siamo usciti vincenti. Subito al lavoro sul Decreto Sicurezza"


Finito il processo a Easyjoint, Luca Marola pienamente assolto. Si è concluso ieri il calvario giudiziario che ha visto il pioniere della Cannabis Light per sei lunghi anni sul banco degli imputati al tribunale di Parma. 

«Questo è il momento per festeggiare - ha dichiarato Marola all'uscita - Saranno altri i momenti e i luoghi per denunciare il comportamento del Procuratore di Parma Alfonso D’Avino e la sua responsabilità morale e professionale per questa incredibile vicenda, ciò che conta è che qualche minuto fa è terminato il processo con la piena assoluzione».

 Il processo, che negli anni ha prodotto oltre 7mila pagine di inchiesta e la distruzione di un intero magazzino di Cannabis Light per un valore superiore a 2 milioni di euro appartenenti azienda Easyjoint pioniera in Italia del settore della Cannabis Light fondata dallo stesso Luca Marola, può essere considerato un grande passo avanti per regolarizzare l'anomalia italiana.

«Se fossi stato condannato avrei rischiato almeno 6 anni per spaccio - prosegue Marola - invece l'assoluzione ha riconosciuto la liceità della vendita del fiore di canapa e del percorso virtuoso iniziato nel 2017 che ha generato un intero settore commerciale e agricolo che occupa circa 20.000 persone. Sono grato ai miei avvocati Nausicaa Turco, Giacomo Bulleri e Alessandro Gamberini per il lavoro svolto, orgoglioso di quanto fatto finora prima e durante il processo. Ora bisogna occuparsi subito del DL Sicurezza che sta per essere convertito».

 Il processo, consumato presso il Tribunale di Parma, è diventato emblematico di una situazione tutta italiana dove una legge poco chiara crea risultati devastanti per un intero comparto economico.

Nelle bacheche social di Luca Marola sono centinaia i messaggi di stima e di sostegno provenienti da colleghi e altri operatori del settore, vessati ingiustamente dal DL Sicurezza che proprio in questi giorni ha ottenuto il via libera definitivo alla Camera. Ora il testo, che oltre ad introdurre nuovi reati e aggravanti colpisce duramente il comparto della canapa, passerà al Senato dove dovrà essere convertito in legge entro il 10 giugno. 

«Le accuse rivolte a Luca Marola - spiega l’avvocato Giacomo Bulleri - erano analoghe a quelle messe in campo dal Decreto Sicurezza, per questo il peso mediatico del processo a Luca Marola, considerando anche il suo attivismo politico, potrebbe avere una portata più ampia». 

 

 

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Marco Ribechi