Facciamo Rete: attivisti in piazza per cannabis e altri diritti negati (VIDEO)
Mentre il Governo è impegnato ad affrontare il suo fallimento e i partiti a preparare le rispettive campagne elettorali per le prossime elezioni a settembre, c’è chi riflette sulla disfatta totale di questa legislatura in materia di diritti.
Nessun passo in avanti è stato fatto, infatti, sulla cannabis ma anche su matrimonio egualitario, ius scholae, eutanasia, immigrazione, ambiente, partite iva, giustizia sociale.
Per questo ieri Meglio Legale, organizzazione no profit che da anni si occupa di legalizzazione della cannabis e della decriminalizzazione dell’uso delle altre sostanze, ha chiamato a raccolta in un’assemblea pubblica, le più grandi organizzazioni italiane che si occupano di diritti per un confronto, per riflettere e discutere insieme del lavoro fatto in questi anni, per condividere gli obiettivi raggiunti ma soprattutto per capire cosa ha impedito il raggiungimento di molti altri traguardi.
“È arrivato il momento di confrontarci tutti insieme, perché i diritti che vogliamo conquistare riguardano la vita di milioni di persone e siamo stanchi di sentirci dire: "adesso non c'è tempo per voi" si legge sulle pagine social di Meglio Legale.
“Facciamo rete” è il nome dato a questo incontro che si è tenuto ieri 28 Luglio a Roma, presso il Monk e che ha accolto la partecipazione di tantissime associazioni. Oltre a Meglio Legale, hanno partecipato l’Associazione Luca Coscioni, Open Arms, Famiglie Arcobaleno, Forum droghe, Italiani senza cittadinanza, 6000Sardine, Gioventù federalista europea, Generazione, A buon diritto, Gaynet Italia, Libera di abortire, Società della ragione, Giovani democratici Roma, Giovani Socialisti, Eumans, Spini nel fianco, Lega antivivisezione (Lav) e Ultima generazione.
Nel dibattito di ieri si è sottolineata l’importanza e l’obbligo di discussione delle leggi di iniziativa popolare, perché ne sono state firmate decine in questa legislatura, tantissimi cittadini si sono espressi e sono rimasti inascoltati. Il Presidente Roberto Fico, come ha ricordato la Soldo, ha una responsabilità enorme su questo, perché nel suo discorso di insediamento, aveva promesso che sarebbe stato suo impegno discutere le leggi di iniziativa popolare ma non le ha discusse neanche per un minuto. E questo va ricordato soprattutto ora in apertura della nuova campagna elettorale.
“Sulla legalizzazione della cannabis abbiamo proposto un referendum, abbiamo mandato avanti una proposta di iniziativa popolare, abbiamo organizzato centinaia di manifestazioni in ogni piazza italiana, abbiamo cercato interlocuzioni con ogni parlamentare e alla fine ci siamo trovati come i fratellini ingenui da accontentare con la rassicurazione che se ne parlerà nella prossima campagna elettorale” ha spiegato Antonella Soldo di Meglio Legale in apertura dei lavori.
“Il prossimo Parlamento sarà ancora più chiuso con meno parlamentari e meno rappresentanza, sarà ancora più difficile trovare rappresentanza. Non possiamo negare che con alcuni parlamentari abbiamo fatto un ottimo lavoro di sponda sulla legalizzazione della cannabis, continua la Soldo, “con Riccardo Magi di + Europa, con il Presidente della Commissione Giustizia Perantoni del Moviemnto 5 Stelle, con altri del PD, ma troppo pochi per poter convincere le loro aree progressiste. Quindi ci siamo stancati di essere una minoranza perché sappiamo che rappresentiamo milioni di persone. Ma ora basta. Non staremo ad aspettare che questi temi vengano ancora dimenticati: vogliamo che siano punti centrali e chiari della nuova campagna elettorale” ha continuato la Soldo.
Si chiede ai politici un’assunzione di responsabilità che è mancata su temi come la cannabis, che riguardano la vita delle persone e il futuro di un’intera generazione.
“Se la politica non si occupa di questo di che cosa si deve occupare”? È la domanda che si pone Antonella Soldo lasciando la parola alle associazioni intervenute al dibattito pubblico.