Sicilia e cannabis medica: erogazione gratuita in tutta la Regione
Curarsi con la cannabis terapeutica per molti malati di dolori cronici è fondamentale e in Sicilia, con il decreto dell'assessorato alla Salute del 2020, è possibile erogare gratuitamente farmaci a base di cannabis. Ma nuovi scenari si sono aperti in questi mesi con nuovi obiettivi da raggiungere, come l’aumento della produzione di cannabis, che non è sufficiente a dare una risposta esaustiva alla domanda crescente sul territorio e l’estensione della prescrizione di cannabis anche ad altre patologie, prima fra tutte l’epilessia.
Così, grazie a obiettivi chiari e impegno costante, come quello dei malati e del Comitato Pazienti Cannabis Medica che da anni si batte per i diritti dei malati, oggi la Regione Sicilia fa un altro balzo in avanti con l’erogazione gratuita di cannabis in tutte le Aziende Sanitarie Provinciali del territorio comprese quelle che fino ad ora non hanno rispettato i patti.
Infatti, in seguito a una nota inviata proprio dal Comitato pazienti cannabis medica che segnalava le Aziende Sanitarie Provinciali (ASP) ancora inadempienti nella distribuzione di cannabis terapeutica per i pazienti che ne hanno diritto, la Regione Sicilia ha comunicato che “le Aziende Sanitarie oggetto della segnalazione , alfine di assicurare l’erogazione a carico del SSN di tale galenico, hanno adottato nei mesi precedenti apposite delibere con farmacie aperte al pubblico o, nelle more della stipula della convenzione, hanno autorizzato la fornitura dei preparati contenenti cannabinoidi in caso di prescrizioni conformi alla vigente normativa”.
Lo ha comunicato lo stesso Comitato pazienti cannabis medica sul proprio sito Pazienticannabis.it e, oltre a questo ha anche presentato una mozione per l’ampliamento dell’erogazione gratuita per altri trattamenti e altre patologie oltre a quelli già previsti dal sistema sanitario regionale, come il trattamento del dolore cronico, per cui l’erogazione gratuita é prevista dal decreto dell’assessorato alla Salute del 17 gennaio 2020. In particolare, ora l’attenzione della mozione è rivolta all’epilessia.
La mozione risale all’agosto scorso, quando il Comitato pazienti cannabis medica si è rivolto all’assessore alla Salute Ruggero Razza per chiedere di estendere le indicazioni per l’erogazione gratuita dei preparati a base di cannabis terapeutica anche all’epilessia, farmacoresistente e non, una patologia per la quale a livello nazionale esistono già alcuni riscontri più che positivi. Ricordiamo infatti che il decreto firmato da Razza nel mese di gennaio prevede che il farmaco sia fornito gratuitamente ai pazienti affetti da dolore cronico e neuropatico e da spasticità da sclerosi multipla che si rivolgono alle strutture pubbliche.
La nuova richiesta inviata alla Regione Sicilia è stata affiancata da una relazione tecnica realizzata dal referente scientifico del Comitato, il dottor Carlo Privitera.
“L’epilessia è una tra le più frequenti patologie neurologiche”, si legge nella relazione. “Il 30%, 40% dei pazienti di nuova diagnosi ha difficoltà nel controllo delle crisi. Di norma, se un paziente mostra due o più crisi è avviato al trattamento con Farmaci Antiepilettici (FAE). Nonostante la disponibilità di oltre 20 farmaci antiepilettici per il trattamento sintomatico delle crisi epilettiche, circa un terzo dei pazienti con epilessia ha crisi refrattarie alla farmacoterapia”. Secondo la relazione, infatti, l’epilessia interessa circa 1 persona su 10 e si stima che in Italia ne siano affette tra le 500mila e le 600mila persone, spesso bambini. In molti casi, le terapie a base di cannabis medica sono economicamente insostenibili, da qui la richiesta del Comitato.
Nella relazione presentata il Comitato si chiede perché se il farmaco Epidiolex (a base di cannabis medica) ha ottenuto la mutuabilità per i pazienti affetti da sindrome di Lennox-Gastaut, non sia possibile estendere l'erogazione gratuita della cannabis medica a tutti i pazienti affetti da tutte le forme di epilessia.
Considerata la mancanza di normativa a livello nazionale, ma, al contempo, la validità in tutta l’Unione Europea del farmaco Epidyolex®, che è stato valutato favorevolmente in base al rapporto rischi e benefici ed è stato connotato dall’Agenzia Italiana del Farmaco come farmaco di Livello Essenziale di Assistenza (LEA), la Regione Sicilia ha affermato che “Epidyolex è stato inserito nel PTORS ed è quindi prescrivibile, a carico del SSN, nell’ambito delle condizione previste dall’AIFA su tutto il territorio regionale”.
A questo si aggiunge un’ulteriore conferma che permette alla Regioni di compiere un nuovo passo in avanti: “il Dipartimento valuterà tempestivamente eventuali nuovi ambiti di utilizzo della Cannabis ad uso terapeutico che il competente Ministero della Salute vorrà autorizzare”. Questa la risposta della Regione Sicilia.
“La Sicilia può proporsi come regione capofila per la stima dei fabbisogni di cannabis medica”, ha affermato Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia. “È tempo di avviare tutte le interlocuzioni necessarie in sede di Conferenza Stato-Regioni per aggiornare l’elenco delle patologie per le quali è previsto l’impiego di cannabis ad uso medico e superare lo stallo mantenuto inspiegabilmente dallo Stato in termini di produzione di cannabis medica. Tale situazione è una vessazione nei confronti delle migliaia di ammalati a cui viene solo formalmente consentito di curarsi”.
Questo nuovo risultato è una piccola “rivoluzione” sul tema della cannabis terapeutica, nonché un punto di arrivo di un lavoro portato avanti con fatica in questi anni soprattutto dai pazienti.
Ma non ci si può ancora fermare né arrendersi ,soprattutto dopo i risultati di questi ultimi giorni. L'impegno del Comitato pazienti cannabis medica continuerà per chiedere più produzione di cannabis e far fronte alla grande richiesta.
“Il problema è a livello ministeriale” dichiara Santa Sarta, vice presidente del Comitato in un’intervista rilasciata a La Gazzetta del Sud “Chiediamo che L’Azienza Sanitaria Provinciale di Messina si faccia portavoce, tramite la regione, per chiedere più fornitura di cannabis. Sappiamo che è stato approvato l’art.57 che poi è stato impugnato dal Consiglio dei Ministri e vorremmo che la Sicilia continuasse su questa strada. E vorremmo chiedesse le autorizzazione per coltivare anche qui, con i privati, i pubblici, le Università. Ma soprattutto chiediamo più informazione del personale sanitario, ma anche delle forze armate perché molte volte ci ritroviamo a essere controllati e non sanno bene qual è l’atteggiamento che devono avere con i pazienti”.
Mentre scriviamo una nuova bella notizia ci arriva proprio da Santa Sarta che ci aggiorna sulla risposta arrivata in mattinata dal Ministero della Salute in cui il Sottosegretario Andrea Costa, in relazione all’email del 26 Settembre inviata dal Comitato pazienti cannabis medica, fa sapere che la questione è alla sua attenzione ed anche alla Direzione competente del Ministero della Salute.
Ci auguriamo che i risultati raggiunti siano di buon auspicio e illuminino la via verso soluzioni più concrete per tutti i pazienti.