La legalizzazione in Europa parte dal Lussemburgo
Il Lussemburgo sta per diventare la prima nazione europea a legalizzare la coltivazione e l'uso della cannabis ad uso ricreativo: lo ha annunciato il governo in una dichiarazione pubblica lo scorso 22 ottobre.
Secondo quanto proposto dalla legge a breve in discussione in Parlamento, i lussemburghesi sopra i 18 anni saranno autorizzati a usare la cannabis e a coltivare fino a quattro piante. Per i coltivatori domestici lo spazio per le loro piante sarà limitato al luogo di residenza. Resta il divieto di consumo e trasporto in pubblico e il commercio. Ma anche queste regole si ammorbidiranno perché non sarà più considerato un reato portare con sé una quantità pari o inferiore ai 3 grammi. Le multe per l'illecito amministrativo saranno ridotte a soli 25 euro rispetto alle cifre precedenti, che andavano dai 251 a 2.500 euro.
Sarà inoltre autorizzato il commercio dei semi senza alcun limite alla quantità o ai livelli di THC: il governo ha precisato che sarà possibile acquistare semi nei negozi, importarli o acquistarli online. C'è anche l'intenzione di consentire la produzione domestica di semi per scopi commerciali, ma i piani sia per una catena di produzione nazionale che per la distribuzione regolamentata dallo Stato sono stati ritardati dalla pandemia.
A quanto affermano le fonti del governo poi, i ricavi delle vendite al dettaglio verranno investiti principalmente nella prevenzione, nell'istruzione e nell'assistenza sanitaria nel vasto campo delle dipendenze. La nuova legislazione lussemburghese sulla cannabis ha il sostegno della coalizione di governo, ma un voto in parlamento è ancora necessario per confermare le nuove proposte. Questo mette comunque il Lussemburgo, un piccolo paese senza sbocco sul mare con una popolazione di poco più di 600.000 persone, all'avanguardia di un crescente movimento in tutto il continente per ripensare completamente la legislazione sulla cannabis. "Abbiamo pensato di dover agire. Abbiamo un problema con le droghe e la cannabis è quella più utilizzata, occupando una grande parte del mercato illegale", ha detto la ministra della Giustizia Sam Tanson.
Secondo l'ultimo report del ministero della Salute, la cannabis va per la maggiore soprattutto tra i 15 e i 34 anni e vietarla "l'ha resa solo più attraente per i giovani", aveva detto il ministro della Salute Etienne Schneider quando nel 2019 aveva annunciato al quotidiano americano Politico il grande piano del Lussemburgo. L'obiettivo era quello di far approvare la proposta di legge entro due anni, cosa non difficile visto che tutti e tre i partiti che formano la coalizione di governo erano favorevoli alla legalizzazione. Un obiettivo quindi centrato in pieno e che potrebbe rappresentare un apripista per gli altri Stati membri dell'Unione Europea. In Germania il nuovo governo parla infatti di legalizzazione e anche da noi la società civile si sta organizzando per provare a bypassare una politica sempre più distaccata dalla realtà del Paese e indire un referendum popolare per depenalizzare una volta per tutte la cannabis. L'anno che verrà si annuncia denso di avvenimenti per la nostra amata pianta. Ci auguriamo che anche in Europa cominci a soffiare il vento della legalizzazione che ha già liberato la cannabis oltreoceano.
Giovanna Dark