La Thailandia è il primo Paese del sud-est asiatico a legalizzare la cannabis terapeutica
Le tigri d'Asia segnano la svolta
I fanalini di coda del 2018 hanno portato al regalo di Capodanno che passerà alla storia per la Thailandia, legalizzando la cannabis per fini terapeutici. È il primo Paese dell'area del sud-est asiatico a legiferare in questo senso nella storia.
La Thailandia è diventata ufficialmente la prima nazione nel sud-est asiatico a legalizzare la marijuana medica. Con un voto unanime di 166-0 il giorno di Natale, il parlamento ha emendato ufficialmente il Narcotic Act del 1979, che attualmente criminalizza ogni uso e possesso di marijuana e kratom (un'altra erba locale con effetti simili a stimolanti).
Al Dipartimento della sanità pubblica è stato assegnato il compito di stabilire i dettagli e la legge dovrebbe entrare in vigore entro 60 giorni, secondo quanto riferito da Thairath. Il legislatore Somchai Sawangkan, il principale sostenitore dell'emendamento, ha dichiarato che considera l'approvazione come regalo di Capodanno ai cittadini thailandesi.
"Il parlamento voleva agire perché diventasse il regalo di Capodanno ai cittadini thailandesi. In precedenza, siamo stati in contatto con famiglie di pazienti oncologici, perché questa legge sarà utile a loro ", ha detto Somchai ai giornalisti. La legge richiede l'uso legale di marijuana e kratom per scopi medici e di ricerca e la produzione, l'importazione, l'esportazione e il possesso delle piante saranno rigorosamente sotto la supervisione del Narcotics Control Board.
Il possesso di marijuana per scopi diversi dai rigidi limiti delineati sotto la legge rimane passibile di azioni legali, punibili fino a 15 anni di carcere. La marijuana medica è stata anche un tema scottante negli ultimi giorni nelle Filippine, dove il presidente Rodrigo Duterte è stato registrato come sostenitore della legalizzazione e un portavoce presidenziale ha recentemente affermato che firmerà "qualsiasi proposta di legge" coerente con tale posizione.
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