Io Coltivo raggiunte le 50mila firme, ora va in Senato
Ad annunciarlo il 20 aprile Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale
Legalizzazione in Italia, raggiunto l’obiettivo delle 50mila firme, ora la proposta dovrà essere discussa in Senato.
A comunicarlo è Antonella Soldo, coordinatrice dell’associazione Meglio Legale, che ha dato la bella notizia durante l’incontro pubblico "Un giorno legale" organizzato a Roma per celebrare il Cannabis day del 20 aprile. «Avevamo sei mesi di tempo per raccogliere le firme - ha dichiarato dal palco Antonella Soldo - però vi dobbiamo dire una cosa, le abbiamo già raggiunte grazie alle centinaia di banchetti e iniziative organizzate dai volontari, grazie a tutti».
Di nuovo, dopo le oltre 600mila raccolte per il Referendum Cannabis, gli italiani hanno manifestato chiaramente e fermamente la loro posizione sul tema. Si calcolano infatti oltre 6 milioni di italiani che fanno uso abituale di Cannabis nel nostro paese. Ora spetterà alla politica, in particolare alla democrazia, la capacità di poter attuare un reale processo di discussione, così come avvenuto in Germania, oppure se violare di nuovo i diritti dei cittadini.
La proposta infatti è in linea con quella tedesca da poco entrata in vigore e prevede la possibilità di coltivare in casa fino a 4 piante di cannabis esclusivamente per uso personale. Allo stesso tempo, prevede la creazione delle Associazioni di Coltivatori (Cannabis Social Club) con lo scopo della coltivazione della cannabis e della sua distribuzione solamente ai membri. Inoltre, la proposta prevede la decriminalizzazione dell’uso personale. Ciò vuol dire che sarà consentito il trasporto fino a 30 grammi e le sanzioni amministrative oggi previste, come il ritiro della patente e del passaporto, verranno abolite.
La proposta va nella direzione di ottenere delle leggi chiare e puntuali che permettano la creazione di un sistema in cui la Cannabis non sia più discriminata. «Si tratta di una battaglia giusta - dicono i membri dell’associazione - siamo sicuri che l’Europa non porrà ostacoli. Desideriamo riaprire il dibattito sulla Cannabis in Italia».
Le firme saranno depositate in Senato dove c’è l’obbligo di discussione, cosa che non esiste per la Camera. Attualmente, nonostante la quota sia stata raggiunta, si sta cercando di oltrepassarla di almeno un 5%, quantità che statisticamente potrebbe essere scartata dal totale per errori di forma.
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