Cannabis: aggiornamenti dal Mondo, focus sul Nordamerica

Soft Secrets
13 Nov 2018

Nel presente articolo riepiloghiamo diversi aggiornamenti riguardo la cannabis nel Mondo. Il nostro focus sarà indirizzato sul Nord America, dove molte novità si sono susseguite nelle ultime settimane nelle tematiche inerenti la legalizzazione della cannabis, sia dal punto di vista ludico che quello medico.


STATI UNITI: TRUMP ALLONTANA IL PROCURATORE GENERALE JEFF SESSIONS 

Le elezioni Midterm della scorsa settimana avranno importanti effetti a breve e lungo termine sulla politica della marijuana. Nel senso immediato, il Michigan è diventato il decimo stato a legalizzare marijuana per gli adulti, mentre le misure di scrutinio di successo in Missouri e Utah portano il numero totale di stati con le leggi sulla marijuana medica a 33. Numerosi candidati pro-legalizzazione sono stati anche eletti a governatorati e al Congresso, e i due rappresentanti più anti-cannabis non torneranno alla Camera nel 2019.

Ma uno dei più grandi cambiamenti - e forse quello con gli impatti a lungo termine più significativi per l'intero settore - è arrivato il giorno dopo le elezioni, quando il procuratore generale degli Stati Uniti Jeff Sessions si è dimesso su richiesta del presidente Trump. Con l'allontanamento di Sessions, il tavolo è stato autorizzato per Trump per selezionare un nuovo procuratore generale, che potrebbe essere molto buono o molto cattivo per l'industria della cannabis. Nonostante l'incertezza, tuttavia, c'è ancora motivo per essere fiduciosi.

Non sorprende che, viste le visioni proibizioniste esplicite e antiquate di Sessions (ha esclamato in modo terribilmente infamante che "le persone buone non fumano marijuana"), i titoli finanziari inerenti cannabis sono saliti in quanto gli investitori hanno visto la sua estromissione come un buon segno per l'industria cannabica. Gli uomini di Finanza hanno avuto ragione nel vedere questo come un buon segno. Mentre era in carica, Sessions ha fatto del suo meglio per ripristinare tutti i regressi possibili nella riforma della legalizzazione, inclusa la revoca del memorandum che aveva impedito al Dipartimento di Giustizia di interferire nei programmi di legalizzazione degli Stati singoli.

Fortunatamente, i suoi provvedimenti si sono rivelati inefficaci, dal momento che il suo conflitto con il Presidente Trump sull'indagine su Mueller ha legato le mani al procuratore. Mentre Trump pubblicamente in disaccordo con Sessions sulla politica della marijuana, dicendo che gli stati dovrebbero essere in grado di impostare le loro politiche, il loro disaccordo sull'indagine della Russia è stato apparentemente l'impulso per il licenziamento di Sessions.

Restiamo in attesa di conoscere il successore di Jeff Sessions, auspicando lo scenario migliore, ossia quello in cui il presidente Trump identifichi la legalizzazione della cannabis come una questione vincente con ampio sostegno popolare, nominando un procuratore generale pro-legalizzazione per capitalizzare a riguardo.

CANADA: VOLA, CON QUALCHE CRITICA, IL MERCATO DELLA CANNABIS LEGALE

A quasi un mese dall'avvento della legalizzazione della cannabis in Canada, si può iniziare a tirare su le prime stime in merito. Nei primissimi giorni di legalizzazione la cannabis ha avuto un exploit al punto tale che le riserve di produzione hanno superato la domanda dei consumatori canadesi. Aurora Cannabis Inc., uno dei maggiori produttori di cannabis con sede in Canada, ha riportato i dati sulle entrate più che triplicate nel  primo trimestre fiscale, fornendo al contempo una breve panoramica su come sono andate le vendite iniziali di cannabis ricreativa. Aurora ha dichiarato di aver incassato 29,7 milioni di dollari nel trimestre conclusosi il 30 settembre, segnando un'impennata del 260% rispetto all'anno precedente.

Sono arrivate anche delle critiche nelle scorse settimane da Stati come la Russia, per la quale si è espressa negativamente la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova: "Distruggendo deliberatamente il regime internazionale del controllo delle droghe, il governo canadese crea il più grande mercato al mondo di droga commerciale, che, nonostante tutte le assicurazioni e le misure programmate per impedire l'esportazione di marijuana oltre i confini nazionali, contribuirà certamente ad un forte aumento del suo traffico anche verso altri stati, stati che oltretutto rispettano rigorosamente alla lettera queste convenzioni.

La Russia e, probabilmente, altri paesi dovranno prendere ulteriori misure per frenare eventuali tentativi di contrabbandare cannabis e derivati ​​dal Canada". Il ministero degli Esteri canadese ha affermato che la legalizzazione non minerebbe la loro determinazione a rispettare gli obblighi delle convenzioni delle Nazioni Unite sulla droga e proteggere la salute e la sicurezza dei canadesi, affermando altresì che il Canada continuerà a combattere l'industria della droga con altri paesi.

MESSICO: DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE, UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS

Dopo le prese di posizione della giurisprudenza messicana, la senatrice Olga Sánchez Cordero, prossimo Segretario ali Interni, ha proposto un nuovo modello di regola per la regolamentazione e il controllo della cannabis. La sua proposta consiste nell’istaurazione di un istituto per la regolamentazione della cannabis come organo separato della pubblica amministrazione federale. Per quanto riguarda l’uso personale della pianta, in caso di approvazione della sua proposta, sarà possibile piantare, coltivare, sfruttare e preparare oltre a trasformare fino a 20 piante di cannabis per una produzione massima di circa 480 grammi all’anno solo per il consumo personale e con piante registrate prima dell’istituto di regolamentazione.

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