Adios Pepe Mujica, il presidente che cambiò il mondo

Marco Ribechi
14 May 2025

Si è spento ieri all’età di 89 anni José Mujica, il presidente che legalizzò la cannabis e cambiò il mondo.


Ex presidente dell’Uruguay e figura iconica della politica progressista globale era conosciuto come "Il Presidente Povero" per il suo stile di vita estremamente sobrio e anti-convenzionale, in netto contrasto con quello di molti altri capi di Stato.

 Infatti donava circa il 90% del suo stipendio da Presidente (equivalente a circa 12.000 dollari al mese) a organizzazioni benefiche, in particolare a progetti di edilizia popolare e sostegno alle persone svantaggiate. Viveva con circa 1.000 dollari al mese, quanto dichiarava essere "più che sufficiente" per vivere bene. 

La sua eredità più rivoluzionaria probabilmente è stata quella di aver trasformato l’Uruguay nel primo paese al mondo a legalizzare completamente la cannabis a fini ricreativi, segnando una svolta epocale nel dibattito internazionale sulle droghe leggere. 

Un presidente fuori dagli schemi, ex guerrigliero dei Tupamaros, Mujica trascorse oltre un decennio in carcere durante la dittatura militare, spesso in isolamento. 

Una volta libero, abbracciò la democrazia e fu eletto presidente nel 2010. Rifiutò i lussi del potere: viveva in una modesta fattoria alla periferia di Montevideo, guidava un vecchio Maggiolino e donava gran parte del suo stipendio. La sua autenticità lo rese un simbolo mondiale di leadership etica e coerente. 

La legalizzazione della cannabis: un modello globale 

Nel 2013, sotto la sua guida, l’Uruguay divenne il primo Stato a legalizzare la produzione, la vendita e il consumo di cannabis. 

La legge prevedeva: - Autocoltivazione fino a sei piante per uso personale. - Club di coltivatori con un massimo di 99 piante per uso condiviso. - Vendita in farmacie autorizzate, con un limite mensile di 40 grammi per utente registrato. L’obiettivo era sottrarre il mercato alla criminalità organizzata, ridurre i danni sociali e promuovere un consumo responsabile. 

Come dichiarò Mujica: "La tossicodipendenza è una malattia, guai a confonderla col narcotraffico". 

La riforma uruguaiana ha ispirato dibattiti e iniziative legislative in tutto il mondo, dimostrando che un approccio pragmatico e regolamentato alla cannabis è possibile. 

Mujica ha mostrato che il coraggio politico e la volontà di innovare possono portare a cambiamenti significativi nella società. Oggi, mentre il mondo ricorda José Mujica, il suo lascito vive nelle politiche progressiste che ha promosso e nell’esempio di integrità e umanità che ha incarnato. 

Un leader che ha dimostrato che un altro modo di fare politica è possibile. 

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Marco Ribechi