Piante di canapa nell'orto biologico di Paul Mc Cartney

Maria Novella De Luca
12 Oct 2021

La leggenda della musica, Paul Mc Cartney, membro della mitica band The Beatle, si gode la pensione in una fattoria situata a Peasmarsh, in Inghilterra, dove nel suo orto biologico ha iniziato a coltivare anche la canapa.


“Coltiviamo colture biologiche, mi piace piantare cose come il farro, la segale, coltiviamo i piselli. In realtà stiamo iniziando a coltivare anche la canapa” ha rivelato l'ex Beatle durante un'intervista per il podcast londinese The River Cafe Table 4.

“Sono passato al biologico più di 20 anni fa. Quando ho comprato la fattoria c'erano dei campi dove i miei ragazzi dicevano: 'Non ci sono vermi in questi campi. Non c'è vita'. E ricordo che ho detto loro: "Questo perché hanno sempre usato pesticidi e fertilizzanti". E ho pensato: 'Ok, questa è una sfida, diventiamo organici'".

Mc Cartney ha confessato che, tra le specie preferite nel suo giardino, c'è la canapa perché è una pianta con caratteristiche ecologiche, poiché consuma poca acqua ed è anche in grado di assorbire CO2 dall'ambiente. Il Beatle non è nuovo a esperienze con la canapa, seppur in passato siano state più rocambolesche e molto diverse da questa poiché in quel caso gli procurarono non pochi problemi con la legge. Era il 20 settembre del 1972, infatti, quando ci fu il primo dei tanti guai, la polizia scoprì, una coltivazione di marijuana dei coniugi McCartney all’interno di una fattoria in Svezia dove si erano trasferiti.

Al suo patologico chiodo fisso per la cannabis, sono legati anche alcuni dei più eclatanti fatti di cronaca come l'arresto in Giappone nel 1980, quando all'aeroporto di Tokyo venne fermato con 219 grammi di fresca e profumata maria. Paul ce la mise tutta per convincere gli ufficiali della dogana che quegli innocui 219 grammi erano la sua dose personale per una settimana di tour nel paese nel Sol Levante, ma non gli credettero e fu sbattuto in galera. Dieci giorni di carcere e divieto di tornare in Giappone fino a tempi più recenti.

McCartney ha dichiarato che la prima esperienza con la marijuana l’ha avuta nel lontano 1964, con la complicità di Bob Dylan. Un rapporto amore-odio, che nel 1997 ha raggiunto il suo apice con le dichiarazioni del Beatle: “Le persone continueranno a fumare in ogni caso e renderli dei criminali per questo è una cosa sbagliata”.

Ma anche le più belle storie hanno una fine e ormai, dal 2012, McCartney non fa più uso di marijuana. La verità è che non volevo essere un cattivo esempio per i miei figli e per i miei nipoti. E’ una decisione a cui sono arrivato ragionando dal punto di vista di un genitore” ha rivelato infatti tempo fa.

Oggi racconta una storia completamente diversa, molto lontana da quella passione-dipendenza avuta in passato per la marijuana, legata soprattutto alla pianta e alle sue caratteristiche biologiche e spiega che per avere la canapa nella sua casa, ha dovuto richiedere un permesso alle autorità, poiché nel Regno Unito la pianta di cannabis non psicoattiva può essere coltivata purché siano soddisfatti determinati requisiti. "La cosa divertente con i regolamenti governativi è che devi tenerla in un posto dove le persone non possono vederla perché tutti i giovani vengono e la rubano", ha detto Mc Cartney a conclusione della sua intervista.

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Maria Novella De Luca