Semi di canapa: proprietà e benefici
Da sempre considerati un prodotto "povero", i semi di canapa sono stati recentemente rivalutati al punto che oggi, in virtù delle loro proprietà nutrizionali, sono considerati alla stregua di un vero e proprio integratore alimentare. Infatti, i semi di canapa sono davvero una medicina naturale e un'assunzione costante può contribuire a mantenere in buona salute diverse ghiandole e muscoli e rinforzare il sistema nervoso.
Le proteine che assumiamo attraverso la dieta sono scomposte dall'organismo in aminoacidi che, terminato il processo digestivo, vengono riassemblati per costituire un nuovo tessuto proteico: il fine principale della sintesi proteica è quello del rinnovo cellulare.
Gli aminoacidi carenti possono essere generalmente sintetizzati dallo stesso organismo, ma questo non vale per gli 8 aminoacidi definiti essenziali, che devono essere introdotti attraverso il cibo e che sono tutti presenti nei semi di canapa. I semi di canapa, infatti, sono tra i cosiddetti alimenti “proteici completi” proprio perché contengono tutti gli aminoacidi essenziali e questo fa di loro un prodotto dal valore nutrizionale davvero completo e unico rispetto ad altri alimenti di origine vegetale. Valido è anche il loro apporto vitaminico, soprattutto per la vitamina E, e di sali minerali come calcio, magnesio e potassio. La parte lipidica dei semi di canapa è prevalentemente composta da grassi insaturi: i famosi omega 6 e omega 3, molto utili, ad esempio, in caso di artrite.
Una dieta sana ed equilibrata dovrebbe prevedere l'assunzione di questi acidi grassi in proporzioni precise: il rapporto ottimale omega 6/omega3 dovrebbe essere 5:1, ma le cattive abitudini alimentari del mondo contemporaneo hanno alterato questa proporzione fino a toccare rapporti del 20:1. Nei semi di canapa il contenuto di acidi omega 6 e omega 3 rispetta appieno il rapporto ottimale che regola correttamente l'attività metabolica.
Ma da dove arrivano questi piccoli concentrati di salute?
Arrivano indubbiamente dalla pianta di canapa, sulla quale però va chiarita la differenza tra quella sativa e la indica. Per canapa, si intende una pianta appartenente ad un gruppo botanico della Famiglia Cannabaceae, Genere Cannabis; da qui, la differenziazione delle varie tipologie di canapa risulta più complessa e, in base al metodo di classificazione, se ne possono distinguere specie e sottospecie e varietà. Probabilmente, la classificazione più attendibile si basa sull'inquadramento di una sola Specie (Cannabis sativa) e la conseguente differenziazione in moltissime varietà (erratica, doetes, lupulus, macrosperma, gigantea, excelsa, compressa, sinensis). Solo quella indiana (Cannabis indica) "potrebbe" essere considerata una Specie differente dalla Cannabis sativa.
La canapa indiana, non coltivabile in Italia, è nota per le sue proprietà stupefacenti.
La canapa sativa invece è quella utilizzata per la produzione di tessuti, di olio e di mangimi. Quella che si presta maggiormente alla produzione di semi (quindi, anche di olio e mangimi) è una varietà "nana"; mentre quella più indicata alla produzione tessile è quella definita "gigante".
Oltre ai benefici nutrizionali, alcune ricerche hanno evidenziato come i semi di canapa abbiamo una vasta gamma di effetti positivi sulla salute. In particolare: migliorano la salute del cuore e dell’apparato cardiovascolare, proteggono il cervello, riducono le infiammazioni, alleviano l’artrite reumatoide e migliorano la pelle.
E’ stato ampiamente dimostrato infatti, che l’elevato contenuto di omega-3 migliori la salute del cuore e riduca il rischio di aritmie e malattie cardiovascolari. I semi di canapa contengono, inoltre, alti livelli di arginina, un amminoacido che si trasforma in ossido nitrico, essenziale per la dilatazione delle arterie e delle vene, che aiuta a mantenere elastiche le pareti dei vasi sanguigni oltre che ridurre la pressione sanguigna
Il CBD contenuto nei semi, invece, può avere, secondo alcuni studi, effetti neuroprotettivi, antinfiammatori e aiutare il sistema immunitario, anche in condizioni neurologiche compromesse come: morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, sclerosi multipla e dolore neuropatico.
L’alto contenuto di omega 3 inoltre fungerebbe anche da protettore contro l’acne che, tra le altre cause potrebbe essere scatenata proprio da una carenza di questi acidi grassi. Ma l’alto potere antinfiammatorio di questi piccoli semi potrebbe aiutare anche in caso di dermatite atopica scatenata proprio da infiammazioni croniche.
I semi di canapa hanno un sapore molto gradevole e sono facilmente digeribili, per questo vengono utilizzati molto in cucina, impiegati come fossero un alimento intermedio tra la categoria della frutta secca e quella dei cereali. Come frumento, orzo e avena, i semi di canapa si possono consumare da soli (decorticati o integrali) in diverse ricette come primi piatti, insalate o piatti unici. Le fibre contenute nei semi di canapa sono abbondanti e lo sono ancor di più nei semi non decorticati, quindi integrali. Questa componente nutrizionale è molto utile per il corretto funzionamento dell'intestino, per la regolazione dell'assorbimento e per la prevenzione dei tumori del colon.
Dalla spremitura di questi semi si può ricavare, oltre che un ottimo olio vegetale dal gusto vagamente simile alla nocciola, anche il latte di canapa che potete utilizzare assoluto o per la preparazione di tante altre interessanti ricette. E ancora, dai semi di canapa si può ricavare la farina da utilizzare anch’essa per altrettante buone ricette, dal pane alla pasta fatta in casa o a gustosissimi biscotti e crostate.
Sta a voi sbizzarrirvi in cucina, dando sfogo a tutta la vostra fantasia e accontentando il vostro palato. Quello che sicuramente dovete tenere bene a mente mentre cucinate è che questi piccoli semi marroni sono un alimento completo e per questo ottimi alleati per il nostro benessere.