Stati Uniti, la Camera ha votato sì per la rimozione della cannabis dalle sostanze controllate a livello federale

04 Dec 2020

Quindici stati USA e il Distretto di Columbia hanno legalizzato l'uso ricreativo della cannabis, oltre 30 stati consentono l'utilizzo terapeutico. Le vendite di cannabis negli Stati Uniti hanno raggiunto dei numeri da record durante il recente weekend del Thanksgiving Day. Tuttavia il divieto federale ha continuato a persistere, creando numerosi conflitti con le leggi statali e limitando l'accesso delle aziende di cannabis a servizi bancari e finanziamenti.


Negli Stati Uniti alla Camera dei Rappresentanti è stata votata la rimozione della cannabis dalla legge federale sulle sostanze controllate.

La giornata di oggi è stata storica per il mondo della cannabis. La Camera ha votato il Marijuana Opportunity Reinvestment and Expungement Act (ribattezzato MORE Act), che depenalizza la cannabis a livello federale e apre la strada alla cancellazione delle condanne federali di lieve entità collegate alla marijuana. Tuttavia, con la maggioranza repubblicana attuale, risulta al momento difficile che il Senato approvi questa legge. Per l'approvazione definitiva del provvedimento, quindi, sarà necessario attendere il cambio delle camere previsto per il mese di gennaio 2021, con l'insediamento del nuovo Presidente Joe Biden.

Il More Act votato nella giornata odierna prevede quanto segue:

  • impone che siano pubblicati regolarmente dati demografici su proprietari di aziende e dipendenti del settore della cannabis,
  • istituisce un fondo fiduciario per sostenere vari programmi e servizi per individui e imprese nelle comunità colpite dalla cosiddetta War on drugs,
  • introduce una tassa del 5% sui prodotti a base di cannabis e richiede che le entrate siano depositate nel fondo fiduciario nazionale,
  • rende disponibili prestiti e servizi finanziari di microcredito per aziende o fornitori di servizi legittimi legati alla cannabis,
  • vieta la negazione di benefici pubblici federali a una persona sulla base di condanne legate alla cannabis,
  • vieta la negazione di benefici e protezioni ai sensi delle leggi sull'immigrazione sulla base di un evento correlato alla cannabis (sia amministrativo che penale),
  • stabilisce un processo per cancellare le condanne e condurre udienze di revisione delle sentenze relative ai reati federali sulla cannabis;
  • incarica l'ufficio governativo contabile di studiare l'impatto sulla società della legalizzazione della cannabis.

Il voto di oggi ha rappresentato la prima volta assoluta che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha affrontato la questione della depenalizzazione federale della cannabis. Il conteggio finale dei voti ha riportato 228 deputati favorevoli e 164 contrari all'approvazione della legge.

Dopo la svolta all'ONU degli scorsi giorni, quanto accaduto oggi negli USA rappresenta un altro importantissimo tassello per il progresso del movimento cannabico a livello mondiale, con un futuro che si prospetta di crescita esponenziale.

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